28/02/2019 - 11:19

Il governo deve rinnovare la convenzione con Radio Radicale. E’ impensabile che un servizio prezioso per la democrazia grazie alle dirette dalle sedi istituzionali, dalle attività politiche e sociali e grazie a uno straordinario archivio si spenga per la miopia di questa maggioranza. Per questo il Gruppo del Partito democratico della Camera, come ha annunciato il capogruppo Graziano Delrio, aderisce con convinzione al gruppo interparlamentare a sostegno della storica emittente radiofonica.

27/02/2019 - 19:46

"Un governo che delega la propria politica estera facendo stabilire a Fratelli d’Italia e Forza Italia la strategia sul Global Compact mentre la maggioranza scappa dalle decisioni è l’ennesima prova di una situazione di sbandamento che non può non allarmare chi ha a cuore il presente ed il futuro del Paese. Questo mentre continuano a sommarsi gli indicatori negativi sulla condizione dell’economia, dell’industria e dell’occupazione e nell’esecutivo è aperta una sorta di caccia al titolare dell’Economia “reo” di aver messo in guardia dai gravissimi rischi per la credibilità internazionale dell’Italia dal rifiutare di rispettare i trattati internazionali sottoscritti come nel caso della Torino – Lione. Al presidente del Consiglio che ritiene il 2019 un anno “bellissimo” occorre ricordare che procedendo in questa direzione stanno guidando l’Italia verso una fase di grave crisi economica e sociale del resto già evidente dalla recessione in cui siamo precipitati da quando governano Lega e Cinquestelle".

Lo ha dichiarato il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio.

27/02/2019 - 19:45

“Il Ministro della Giustizia ancora una volta non difende il principio dell’indipendenza della magistratura dagli attacchi di un personaggio come Salvini, che usa come una clava -  con cinismo e nessun rispetto istituzionale - il suo ruolo di Ministro dell’Interno. Attacca la magistratura quando questa interviene con sentenze ed esecuzioni sui 49 milioni rubati dalla Lega. Sfida i magistrati ( e scappa dai processi ) quando questi indagano sulle sue violazioni di diritti umani di persone disperate e sfrenate. E oggi manganella la magistratura quando questa esprime contrarietà a un provvedimento pericoloso e incostituzionale come quello sulla legittima difesa. E il Ministro Bonafede, che dovrebbe tutelare autonomia e indipendenza della magistratura, che fa? Abbozza, fa finta di non sentire, copre gli attacchi, diventandone complice”.

Così il deputato democratico Walter Verini.

27/02/2019 - 19:33

Autonomia sì, autonomia no, Tav si, Tav no. Nel governo, e nella maggioranza politica che lo sostiene, emergono tutte le contraddizioni di un’alleanza disegnata per la spartizione di poltrone invece che sui programmi per migliorare le condizioni di vita dei cittadini.

La Lega in Veneto dice una cosa mentre a Roma ne fa un’altra: il ministro Salvini, calendario alla mano, sposta a fine anno il termine per la firma dell’intesa tra stato e regioni e non dice nulla al presidente  Zaia, primo alfiere di un’autonomia sempre più immaginata che concretizzata; intanto, i Cinque Stelle del Veneto strappano documenti contro il federalismo regionale redatti e presentati dai Cinque Stelle del sud. L’unica certezza, come ha ribadito il ministro Stefani stamattina in commissione bicamerale per le questioni regionali è ‘il principio dell’invarianza del bilancio statale’. Infine il ministro contro le infrastrutture, Toninelli, si scaglia contro la pedemontana.

Ribadiamo, la nostra posizione su entrambi i punti:

a) l’autonomia delle Regioni va portata avanti, sgombrando il campo dagli equivoci relativi a residuo fiscale e compartecipazione delle imposte. Autonomia significa maggiore responsabilità per gli amministratori locali e la possibilità di gestire funzioni e competenze in modo più efficiente ed efficace, quindi anche prevedendo risparmi di spesa pubblica. Per attuare questo tipo di autonomia serve però stabilire costi e fabbisogni standard, da Pantelleria al Brennero, come è stato correttamente spiegato in un recente documento dell’Università Federico II di Napoli e da Unindustria Napoli;

b) vanno realizzate tutte le opere che servono, su questo siamo tutti d’accordo. Ma non possiamo lasciare aperte ferite immani sul territorio di strade o ferrovie i cui cantieri sono avviati da anni. Avremmo la tripla beffa di infrastrutture incompiute, dello scempio ambientale e dei soldi inutilmente spesi. L’Italia, in particolare il nord afflitto da traffico e da inquinamento, ha estrema necessità di spostare merci e passeggeri dalla gomma al ferro e questo si può fare solo aumentando i chilometri di ferrovie e velocizzando e specializzando quelle esistenti. 

Dichiarazione degli on.li del Pd  Roger De Menech e  Diego Zardini.

27/02/2019 - 19:20

“Il Governo annuncia oggi il più grande cantiere contro il dissesto idrogeologico, dimenticando che l’unica cosa vera fatta fin qui dal Governo del cambiamento è stato affossare Italia Sicura e rallentare il lavoro di programmazione e esecuzione degli interventi già in corso da anni”. Lo dichiara Chiara Braga, capogruppo Pd in Commissione Ambiente alla Camera, a proposito del piano 'Proteggi Italia' presentato dal premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi.

“Leggiamo numeri e cifre – continua - riferite alle risorse destinate al contrasto del dissesto idrogeologico e alla riparazione dei danni subiti dai territori colpiti da calamità nei mesi scorsi. Molte di queste derivano dalle scelte di programmazione fatte dalle leggi finanziarie degli anni scorsi dai Governi Pd. Prendiamo atto invece che per il Ministro Costa il criterio di priorità di finanziamento degli interventi di prevenzione non sarà più quello della esposizione al rischio della popolazione, perseguito con il sistema Rendis che viene archiviato, ma chissà quale altro”.

“Non vorremmo che il ‘cambiamento’ annunciato a gran voce fosse quello di tornare a un passato che speravamo chiuso per sempre, in cui i fondi erogati dal Ministero vengono distribuito con ampia discrezionalità, anziché sulla base delle urgenze reali del Paese”, conclude.

27/02/2019 - 19:03

All’Onu aveva assicurato sostegno dell’Italia al Global compact

“Grazie all’astensione del Movimento 5 stelle e della Lega è passata la mozione di Fratelli d’Italia che impegna il Governo a non sottoscrivere il Global Compact su migrazioni e rifugiati su cui il presidente Conte si era impegnato a livello internazionale annunciandone il sostegno nel corso del suo intervento all’Onu nel novembre 2018”. Così il capogruppo democratico nella commissione Affari europei di Montecitorio, De Luca che aggiunge: “Non c’è poi da stupirsi se all’estero il nostro presidente del consiglio venga quotidianamente paragonato a un burattino nelle mani di Di Maio e Salvini”.

Ecco cosa diceva il presidente Conte solo pochi mesi fa (https://www.youtube.com/watch?v=JlA_erggXmQ): “Sosteniamo il global compact su migrazioni e rifugiati, si tratta di una sfida che può e deve essere accolta con un approccio di responsabilità condivisa in una logica di partenariato tra paesi di origine, transito e di destinazione dei flussi”.

27/02/2019 - 19:00

“L’idea della Lega di aumentare i limiti di velocità sulle autostrade italiane è una follia”. Lo dichiarano Raffaella Paita, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera e Alessia Rotta, vice-presidente vicario del gruppo Pd alla Camera, a proposito delle parole del deputato leghista Alessandro Morelli sulle modifiche al Codice della strada.

“E’ statisticamente provato – spiegano che l’innalzamento dei limiti di velocità comporta un aumento dei rischi e degli incidenti. La proposta della Lega significa creare in modo consapevole le condizioni per aumentare il numero di incidenti mortali sulle nostre strade. Tutto questo mentre sia Francia che Spagna vanno nel senso esattamente opposto di una riduzione e un recente studio dell’Etsc, l’Istituto europeo per la sicurezza dei trasporti, ha dimostrato che 10 km/h in meno si traduce in 2000 vite salvate ogni anno. Morelli ha voluto strumentalizzare in modo volgare le importanti indicazioni fornite da Asaps nel corso delle audizioni”.

“Con questa sua proposta la Lega dimostra ancora una volta una notevole dose di irresponsabilità”, concludono.

27/02/2019 - 18:21

Sostenere filiere che non sfruttano produttori

“Da una nuova inchiesta pubblicata da Internazionale viene alla luce che, mentre i pastori sardi protestavano per il latte, un grande gruppo della GDO lanciava un’asta per aggiudicarsi al minor prezzo possibile una partita da diecimila quintali di pecorino romano”. Così Susanna Cenni, vice-presidente della Commissione Agricoltura alla Camera, commenta l’articolo pubblicato sul sito di “Internazionale” sull’offerta, al massimo ribasso, per una fornitura di pecorino romano a opera di un grande gruppo della GDO.

“Un fatto grave – continua - ma non nuovo che gioca ancora una volta sulla pelle dei produttori di latte ovino. Il tutto mentre in Commissione Agricoltura della Camera sono in corso le audizioni ed è stato aperto un tavolo per cercare una soluzione a quella che è una profonda crisi economica e sociale. La pratica delle aste al doppio ribasso è inaccettabile, contraria ai principi di trasparenza, equità e rispetto dei diritti dei lavoratori. E non si parli di regole di mercato perché altri soggetti della GDO hanno invece fatto offerte importanti sul prezzo del latte nei giorni scorsi. Per fermare questa spirale di sfruttamento e illegalità il Pd ha depositato una proposta di legge, a mia prima firma, che vieta le aste e propone l’istituzione di etichette trasparenti”.

“Ora speriamo solo che il percorso di legge, che dovrebbe iniziare a marzo, possa trovare un’accelerazione e soprattutto dare un segnale concreto a sostegno delle filiere che non sfruttano i produttori”, conclude.

27/02/2019 - 18:15

“Sulla vicenda del voto dell’Aula della Camera sul Global Compact avevamo già un triste precedente, e cioè la scelta di sbugiardare il già annunciato Sì del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, affermato in sede Onu, con l’approvazione di una mozione dal titolo ‘vedremo in futuro che fare’. Oggi, con il governo che non dà indicazione di voto e con la maggioranza che si astiene, a quel ridicolo si aggiunge il tragico: Montecitorio approva la mozione di Fratelli d’Italia, con Meloni in diretta Facebook, in cui si afferma il definitivo No dell’Italia alla firma di quell’importante accordo internazionale. E’ la pietra tombale della politica estera italiana e l’ennesimo autogoal del M5s”.

Così la capogruppo Dem in commissione Esteri alla Camera, Lia Quartapelle.

27/02/2019 - 18:06

“E’ stupefacente come il governo in Aula alla Camera dimostri ancora una volta di non avere una politica estera e lasci che questioni delicate come la firma del Global Compact siano dettate dal voto di Fdi e Forza Italia. Un’altra prova dello sbando di questo esecutivo che, oltre a bloccare il Paese e mandarlo in recessione, lascia che a rinnegare formalmente gli impegni presi in sede internazionale dal presidente del consiglio sia un voto in Parlamento dove la maggioranza incredibilmente si astiene in blocco e a determinare la politica estera del Paese siano le opposizioni di centrodestra”.

Lo dichiara il deputato dem Ivan Scalfarotto.

27/02/2019 - 18:00

“Sulla vicenda Valtur non basta certo l’annuncio di una generica disponibilità del Mise ad avviare un confronto tra le parti a rassicurare i lavoratori licenziati. Il ministro Di Maio deve riconvocare subito il tavolo di crisi a supporto di una reindustrializzazione dello storico marchio italiano anche in un’ottica di riavvio dei villaggi rimasti chiusi e della rioccupazione degli ex dipendenti. Le organizzazioni sindacali Filcams, Fisascat e Uiltucs, hanno chiesto reiteratamente l’aggiornamento del tavolo di crisi, dopo che lo stesso è andato deserto il 26 luglio scorso. La nostra interrogazione parlamentare, che chiedeva al governo parole chiare sulle iniziative svolte o da svolgere nei confronti del Gruppo Nicolaus, che ha acquisito il marchio, è rimasta invece senza risposte. Ancora una volta l’esecutivo M5s-Lega e in particolare il capo politico grillino fanno gli struzzi, fuggendo dinnanzi alle loro responsabilità. Non si tratta più solo di incapacità, ma di miopia, poiché Di Maio non sa neppure quali siano gli interessi strategici del nostro Paese, di cui il turismo è certo uno dei principali”.

Così Sara Moretto, capogruppo Pd in commissione Attività produttive alla Camera, e la deputata Dem, Alessia Morani.

27/02/2019 - 15:55

“Anche oggi, al termine dell’Ufficio di presidenza della Commissione Finanze alla Camera, non è stata fissata la seduta per valutare i requisiti del Prof. Savona per la nomina di presidente della Consob”. Lo dichiarano in una nota Claudio Mancini, Massimo Ungaro e Gian Mario Fragomeli, deputati Pd in Commissione Finanze alla Camera.

“Il termine ultimo è fissato per venerdì 8 marzo e, a meno dieci giorni dalla scadenza, ci troviamo di fronte a una situazione di stallo che sta, di fatto, paralizzando un’Autorità di garanzia di rilievo come la Consob”, conclude.

27/02/2019 - 15:07

“Perché il Ministro dell’Interno non sta concedendo alla regione Piemonte il via libera per poter effettuare, nell’Election day di maggio, il referendum sulla Tav? Sta forse restituendo il favore al M5S ed al collega Di Maio, in caduta libera nei voti e nei sondaggi, da sempre contrari al voto popolare sulla Torino–Lione?”. Lo dichiara Davide Gariglio, deputato Pd in Commissione Trasporti alla Camera, sull’ipotetico accorpamento della consultazione referendaria con il voto per le elezioni regionali e quelle europee.

“Oggi l’ambiguità della Lega ha raggiunto comunque i massimi livelli con il sottosegretario alle Infrastrutture Rixi che ha avuto il coraggio di suggerire a Telt di effettuare i bandi dopo che il suo partito in Parlamento ha bocciato una mozione del Pd che aveva come obiettivo proprio lo sblocco dei lavori della Torino–Lione. E’ chiaro che Salvini e i suoi peones siano allo sbando”, conclude.

27/02/2019 - 14:58

“Oggi Di Maio si vanta di aver abbassato il costo del lavoro alle imprese, ma l’abbassamento delle tariffe Inail è stato fatto sulla pelle dei lavoratori. A fronte del taglio da 1,5 miliardi, per non danneggiare le finanze dell’Istituto, con il comma 1126 della Legge di Bilancio, il governo ha modificato il testo unico Inail abbassando i risarcimenti spettanti ai lavoratori, peraltro tornando a una legislazione dichiarata incostituzionale dalla Consulta già nel 1991”.

Lo dichiara la vice capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Gribaudo.

“Noi siamo sempre stati d’accordo ad abbassare il costo del lavoro - aggiunge la deputata Dem - ma è inaccettabile farlo tagliando i risarcimenti delle vittime di infortunio e gli investimenti per la sicurezza sul lavoro. Abbiamo già interrogato il ministro del Lavoro, il 23 gennaio scorso nell’Aula della Camera, e non è riuscito a trovare una giustificazione per questo scempio”.

27/02/2019 - 14:39

Una ferita la chiusura del quotidiano campano. Da governo disprezzo per libertà di stampa e pluralismo.

In un’interrogazione al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, i deputati del Partito democratico Piero De Luca e Filippo Sensi chiedono in che modo intenda intervenire il governo per scongiurare la chiusura del quotidiano salernitano ‘La Città’.

“Dopo quasi 23 anni chiude sotto i colpi dei tagli all’editoria voluti dal governo Lega-Cinque Stelle una delle testate più radicate nel territorio della provincia di Salerno”, sottolinea De Luca, capogruppo Pd in Commissione Affari europei. “Un segnale preoccupante - aggiunge - che colpisce non solo i lavoratori e le loro famiglie, ma i lettori e tutti i cittadini di una area e di una comunità che vive come una ferita questa chiusura”.

“Il caso de ‘La Città’ è emblematico - prosegue Sensi - della falcidie portata avanti da questo esecutivo nei confronti di testate, emittenti e di tanta editoria locale, messa in ginocchio dai tagli decisi a Palazzo Chigi, nel disprezzo più evidente della libertà di informazione e del pluralismo delle voci in questo Paese”.

“Per questo - concludono i due parlamentari ribadendo la solidarietà e la lotta al fianco della redazione de ‘La Città’ - abbiamo chiesto un intervento urgente per sanare la situazione drammatica della testata salernitana e, più in generale, a sostegno di tutte quelle realtà editoriali, da ‘Radio Radicale’ ad ‘Avvenire’, passando per giornali e redazioni diffuse su tutto il territorio nazionale, che rischiano di sparire per un tratto di penna di Conte, Salvini e Di Maio”.

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