30/11/2018 - 13:02

“La battaglia per dare una risposta positiva alle emergenze delle zone terremotate sta proseguendo in queste ore anche durante la discussione alla Camera sulla Legge di Bilancio. Dopo le tante promesse tradite da M5s e Lega in questi mesi, il nostro impegno è ora massimo nel tentativo di far approvare un pacchetto di emendamenti attesi da cittadini, imprese, enti locali. Stiamo parlando, riguardo il cratere 2009: della questione del de minimis, della soluzione della vicenda della restituzione delle tasse sospese per le aziende o almeno della loro proroga visto che il 1 gennaio le imprese senza ulteriore proroga sarebbero costrette a svenarsi per restituire l’ingiusto 100%, della stabilizzazione del personale della ricostruzione; del sostegno dei bilanci dei comuni messi a rischio per le minori entrate e le maggiori spese. Mi riferisco, in merito al cratere 2016/17, alla proroga della zona franca per lo sviluppo economico delle aree terremotate; inoltre propongo, così come per il terremoto del 2009, lo storno del 4% dei fondi ricostruzione indirizzati allo sviluppo sociale ed economico.  Infine, con un emendamento chiediamo il ripristino dei fondi alle sperimentazioni del 5G, che coinvolge la stessa L’Aquila, una scelta miope che finisce col rendere meno moderno e competitivo il Paese, negando tutte le importanti potenzialità prospettate da questa tecnologia. Questi sono alcuni degli emendamenti presentati per la ricostruzione e su ognuno di essi faremo la nostra incessante battaglia”.

Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

30/11/2018 - 13:01

Non accadeva da oltre 4 anni.

Nel III trimestre del 2018, l'Italia è tornata in recessione: -0,1% il Pil.

E, sempre oggi, torna ad aumentare la disoccupazione per il secondo mese consecutivo, cioè da quando esiste il decreto dignità.

Ma tranquilli. Sia Di Maio che Salvini sono sereni e contenti.

Volevano la decrescita (felice). Ci stanno riuscendo.

Lo ha scritto su Facebook il Vice Presidente della Camera, Ettore Rosato.

30/11/2018 - 12:37

"Spero che con i dati Istat di oggi il ministro Di Maio si renda conto che la sua cura sta uccidendo il paziente. Con il decreto dignità è riuscito a invertire un trend positivo per l'occupazione che durava da anni e oggi scopriamo che in un solo trimestre perdiamo 40mila posti di lavoro, la disoccupazione torna a salire e anche tra i giovani la situazione peggiora. Adesso vogliono abbattere la discussione sulla manovra quando ancora non hanno inserito una sola misura per il lavoro e la crescita. Questo governo ci sta portando nel baratro della recessione”.

Lo dichiara la deputata Chiara Gribaudo, vice capogruppo del Pd alla Camera.

“Ormai - aggiunge la deputata Dem - è evidente a tutti: prima dei gialloverdi il Paese cresceva e creava posti di lavoro, poi un mix di sfiducia, leggi suicide, stop alle infrastrutture, annunci fuori luogo ha invertito tutti i trend. Il ministro Di Maio ormai non sa più che inventarsi, è un mentitore seriale che non ha più alcuna credibilità nel mondo del lavoro. Se il governo ha davvero a cuore gli interessi del Paese - conclude Chiara Gribaudo - nella maggioranza si dovrebbe aprire una riflessione seria sull’opportunità che continui a guidare due ministeri così importanti come il Lavoro e lo Sviluppo Economico”.

30/11/2018 - 12:35

"Se, come dice il refrain che si sente ripetere alla Camera, non ci sono le condizioni per aumentare la spesa corrente, nemmeno quella sanitaria, perché allora si sottraggono al bilancio dello Stato i 177 milioni di euro del condono a vantaggio dei produttori di sigarette elettroniche previsti dal Decreto fiscale?". Lo dichiara Elena Carnevali, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito della legge di Bilancio. 

"La giustificazione del governo - continua  - è la necessità di intervenire sugli investimenti, utilizzata anche per rispondere ai rilievi dell'Unione europea. 

Ed è anche la motivazione che spinge, per salvare più l’apparenza che la sostanza, a raddoppiare il fondo per la realizzazione della piattaforma informatica per un CUP nazionale, portandolo da 50 a 100 milioni di euro.

Un cup nazionale è uno strumento utile per la centralizzazione delle prenotazioni - e, speriamo, per i controlli. Ma questo non risolve affatto i problemi legati alle code e alle liste d'attesa. Per farlo bisognerebbe, piuttosto, affrontare la questione del personale e il rafforzamento della medicina di territorio, oltre al doveroso rinnovo dei contratti della dirigenza per non mortificare oltre chi sostiene il Ssn". 

"La verità è che su una spesa complessiva in deficit di oltre 21 euro di euro, si è voluto privilegiare altre priorità, come il condono per le sigarette elettroniche. Evidentemente per Lega e M5S la sanità non rientra tra queste priorità. E i due miliardi per edilizia sanitaria saranno disponibili solo dal 2021", conclude.

30/11/2018 - 11:59

“L’ineffabile Toninelli colpisce ancora. Questa mattina il ministro dei Trasporti annuncia ai microfoni di Radio1 Rai che a dicembre arriverà il preliminare dell’analisi costi benefici sulla Tav Torino-Lione. Intanto segnaliamo che Toninelli, ancora una volta, diserta le aule parlamentari per dare presunte informazioni. Nel merito, invece, sottolineiamo due aspetti veramente inquietanti: il primo, del dicembre di quale hanno parla il ministro, visto che la commissione tecnica non è ancora neanche insediata? Il secondo, quali sono i criteri che si stanno seguendo per questa fantomatica valutazione, se non sono stati mai auditi né il commissario straordinario per la Tav,Paolo Foietta, né il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino? Toninelli faccia il favore di smetterla, per il rispetto della dignità della carica istituzionale che rappresenta, ma soprattutto per il rispetto dei cittadini italiani”.

Così Silvia Fregolent, capogruppo Dem della commissione Finanze della Camera.

30/11/2018 - 11:58

Tolgono il futuro a donne e giovani

“L’Istat ci consegna una fotografia drammatica. Dall’introduzione del decreto dignità la disoccupazione continua a crescere e a farne le spese sono soprattutto donne e giovani”.

- così Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, commenta i dati su occupati e disoccupati diffusi oggi dall’Istituto di Statistica –

“Il tasso di disoccupazione sale al 10,6%, con una percentuale su base mensile maggiore per le donne, quello giovanile – sottolinea la deputata Dem - aumenta e arriva al 32,5%. Diminuiscono gli occupati tra i 15 e i 49 anni, dunque proprio tra chi dovrebbe rappresentare il futuro del Paese”.

“Dopo anni in cui i governi a guida Pd hanno lavorato per fermare la disoccupazione, combattere la precarietà, dare speranza a giovani e donne, questo governo getta nel baratro il mercato del lavoro e impedisce a molti di immaginare un futuro nel nostro Paese. L’esecutivo giallo verde termini la sua propaganda sulla pelle degli italiani e – conclude Rotta - se veramente crede nella dignità delle lavoratrici e dei lavoratori si fermi ora”.

30/11/2018 - 11:18

"Con Lega e M5S dopo anni di nuovi posti di lavoro, torna a crescere la disoccupazione. Risale al 10,6% mentre quella giovanile cresce al 32,5%.

‪A ottobre, dice l'Istat, perdono il lavoro 64 mila persone. Le prime vittime del decreto disoccupazione a firma Luigi Di Maio". Lo scrive su Twitter Luciano Nobili, deputato del Partito democratico,  a proposito dei dati sull'occupazione diffusi oggi dall'Istat.

30/11/2018 - 11:17

“Abbiamo un problema. Dopo anni di continua diminuzione, la disoccupazione riprende a crescere. Un'inversione di rotta e un cambiamento che preoccupano. Questo è il vero conto che gli italiani (il popolo) stanno pagando per gli errori del governo Lega-5stelle”.

Così la capogruppo dem in commissione Finanze Silvia Fregolent.

29/11/2018 - 20:18

“L’emendamento con cui i 5 Stelle vogliono rendere nominale i biglietti per i concerti dal vivo rappresenta non solo un grave rischio per le vendite nel settore ma anche un’assurda ‘schedatura’ che viola la privacy del pubblico”. Lo dichiarano i deputati della Commissione Cultura della Camera, a proposito della legge di Bilancio.

“Si fa fatica - spiegano – a comprendere quale possa essere il senso della modifica proposta dal deputato grillino Battelli. Quale l’utilità può avere legare il biglietto di un concerto dal vivo al nome del fruitore? La situazione dei concerti dal vivo non è certo assimilabile a quella degli stadi, l’altro ambito in cui si è ricorsi a un provvedimento del genere. E’ difficile immaginare delle esigenze di sicurezza. Quindi, la norma si tradurrebbe, unicamente, in un’insensata intrusione nella privacy dei fruitori. I quali potrebbero sentirsi scoraggiati all’acquisto, con conseguente danno economico per il settore. D’altronde, l’emendamento Battelli colpisce solo i concerti dal vivo, dal momento che gli altri generi spettacolari sono esentati dall’obbligo di biglietto nominale”.

“Prima di assestare un grave danno al settore della musica dal vivo e ai tanti giovani appassionati che la seguono, il governo ci ripensi. L’emendamento di M5S crea problemi ma nessun vantaggio”, conclude.

29/11/2018 - 20:13

“Vi ricordate ‘il Parlamento deciderà se l’Italia aderirà o meno al Global Compact?’. L’incontro sarà 10 e 11 dicembre. La maggioranza ha deciso che il parlamento discuterà del Global Compact il 17/12. Chissà che ne pensa il presidente della Camera Roberto Fico di questa presa in giro?”. Lo scrive su Twitter Lia Quartapelle, capogruppo Pd in Commissione Esteri alla Camera, a proposito del Global Compact dell’Onu.

29/11/2018 - 20:05

"Se le accuse del collega Anzaldi sugli ostacoli a lui opposti per la consultazione degli atti della Vigilanza, il comportamento del presidente della Vigilanza Barachini sarebbe sconcertante". Lo dichiara Carla Cantone, componente Pd in Commissione Vigilanza Rai, a proposito dello scontro tra il presidente e il segretario della Vigilanza Rai, in merito al voto su Foa a presidente dell’’azienda.

"Non faccio parte dell'ufficio di presidenza della Vigilanza - spiega - e dunque non posso sapere quello che è successo.  Tuttavia, se fosse vero quello che sostiene il collega Anzaldi, il comportamento del presidente Barachini sarebbe grave e fuori da ogni logica istituzionale. Se infatti si nega la visione degli atti a un deputato, per giunta segretario della Commissione, chi altri potrà consultare quegli atti? Baracchini è stato tra l'altro eletto nelle fila dell'opposizione per poterle garantire. Ma non c'è niente di più lontano dalla garanzia che la decretazione, di fatto, di un atto parlamentare".

"Nell'epoca della trasparenza e dello streaming quella di Barachini è una scelta davvero difficile da spiegare ai citradini", conclude.

29/11/2018 - 18:27

“Accogliamo con soddisfazione il fatto che il governo, seppure con un certo ritardo, abbia deciso di procedere alla ripartizione delle risorse per le mense scolastiche stanziate nella precedente legislatura”. Lo dichiara Maria Chiara Gadda, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura alla Camera, a proposito del decreto che ripartisce 10 milioni di euro alle Regioni, nel cui territorio sono dislocate le mense iscritte nell’elenco del Mipaaft

“Si tratta di un altro importante tassello, che valorizza il lavoro di molti produttori e la sensibilità dei cittadini nei confronti di questi temi. Questa buona notizia, che dà così concreta attuazione al lavoro svolto dal Pd nella precedente legislatura, si aggiunge alla legge-quadro che abbiamo presentato e che il settore attende da anni. L’iter della Pdl in commissione agricoltura procede veloce, e non possiamo che esserne soddisfatti”, conclude.

29/11/2018 - 18:25

“Sul trasferimento ad Anagnina dei terminal di Tiburtina degli autobus regionali la giunta Raggi è stata costretta a rimangiarsi la decisione presa. La Stazione Tiburtina resta centrale. Si tratta di un successo importante, frutto di un lavoro che abbiamo portato avanti con grande determinazione coinvolgendo i sindaci, i governatori regionali e le associazioni dei cittadini. Vorrei ricordare che siamo arrivati a questa decisione del Campidoglio partendo da una situazione di completa chiusura dell’amministrazione capitolina. Raggi neanche voleva ricevere gli amministratori locali che intendevano segnalargli come questa scelta avrebbe penalizzato le decine di migliaia di pendolari che giungono a Roma dall’Abruzzo e non solo. Vorrei ringraziare tutte le forze politiche che hanno voluto sostenere questa mozione unitaria. Resta ora l’obiettivo di migliorare l’attuale area dei capolinea e rafforzare il servizio pubblico di trasporto”.

Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, in Campidoglio poco dopo l’approvazione all’unanimità della mozione che impegna la Giunta Raggi.

29/11/2018 - 18:09

“Oggi abbiamo cercato di far luce sulla questione delle fantomatiche tessere per il reddito di cittadinanza, che secondo Di Maio sarebbero in fase di stampa, con una visita al ministero del Lavoro. Per il momento ci sono stati opposti rifiuti di vario genere alla visione dei documenti con cui il ministro avrebbe dato avvio alla stampa delle tessere. Ma non ci arrendiamo e non ci muoveremo di qui finché non ci avranno fatto vedere le carte”. Lo dichiarano Alessia Morani e Luciano Nobili, deputati del Partito democratico.

“Dopo averci fatto aspettare per oltre un’ora – spiegano – fuori dall’edificio di Via Veneto, e solo grazie alla nostra insistenza, ci è stato permesso di entrare. Una volta varcata la soglia del palazzo, ci è stato tuttavia annunciato che non avremmo potuto consultare alcun atto perché, per farlo, è necessario fissare un appuntamento attraverso l’invio di un’email. La macchinosità del meccanismo non ci ha però fatto scoraggiare. L’unica soluzione è restare qui dentro finché non ci sarà permesso di visionare l’atto con cui Di Maio ha dato mandato di stampare le tessere per il reddito di cittadinanza, una misura che comunque al momento non esiste”.

“Il sospetto che quella delle tessere sia l’ultima e più vergognosa delle bugie che Di Maio si è inventato per prendere in giro le persone in difficoltà, è sempre più forte. Presto sapremo se non è un sospetto ma una certezza”, conclude.

29/11/2018 - 17:20

“Il ministro Salvini non perde occasione per sfruttare politicamente vicende tragiche, che meriterebbero più rispetto e pudore. Questa volta utilizza l'episodio di San Savino per lanciare qualche slogan sulla riforma della legittima difesa, che serve solo a eccitare gli animi, non a risolvere i problemi”. Lo dichiara il capogruppo pd in commissione Giustizia Alfredo Bazoli.

“È bene riportare il ministro, che evidentemente ha scarsa dimestichezza con il diritto – continua Bazoli - alla semplice realtà. Ovvero che mai, in nessun caso, riforma o non riforma, a fronte della morte di una persona, un magistrato non aprirà un fascicolo per accertare la dinamica dei fatti, indagando chi abbia sparato. Così accade oggi, così accadrà anche domani dopo la riforma. E già oggi, nella stragrande maggioranza dei casi di indagine per eccesso colposo di legittima difesa, l'imputato viene assolto. Vendere dunque la riforma della legittima difesa come un passo avanti per garantire la sicurezza è un grande inganno”.

“La sicurezza si garantisce con seria prevenzione ed efficace repressione, non alimentando l'idea di una giustizia privata e fai da te. Salvini faccia dunque il ministro – conclude -,si occupi di garantire la sicurezza degli italiani, e la smetta di sfruttare ogni tragico episodio pur di garantirsi qualche voto in più”.

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