22/06/2018 - 15:30

“Stupisce il neo ministro Bonafede, che dice di voler bloccare il provvedimento sulle intercettazioni”. Lo dichiara David Ermini, capogruppo Pd in Commissione Giustizia alla Camera, a proposito delle parole del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede sulle intercettazioni.

“Il blocco – continua - servirà soltanto a lasciare le cose come sono. Cioè, senza tutela per i cittadini onesti e perbene che, pur non essendo coinvolti nelle indagini, si troveranno sbattuti in prima pagina e continueranno ad avere la loro vita privata rovinata senza che nessuno ne risponda mai. Sarebbe gravissimo. A chi giova che le cose rimangano così come sono? Il presentatore alla Raggi di Lanzalone, secondo la stessa sindaca, risponde alle esigenze dei cittadini o pensa di continuare a promettere tutto a tutti come faceva dall’opposizione? Si bloccano le riforme alla prima richiesta e a Bari invece di trovare soluzioni si blocca tutto”.

“Quando si governa si devono trovare soluzioni e si deve sapere cosa si vuole, se si è capaci. Si parte davvero male. Molto male”, conclude.

22/06/2018 - 15:29

Le parole del ministro dell'Interno sui vaccini non fanno altro che generare paura e disinformazione. E' da irresponsabile dichiarare che i vaccini sono inutili o dannosi. Parole da incosciente sulla popolazione più giovane ed esposta, cioè i bambini. Mettere in discussione un provvedimento che ha permesso di raggiungere una soglia di sicurezza quasi vicina all'immunità di gregge è veramente fuori da ogni logica politica ed elettoralistica. E' semplicemente da incoscienti. 

La sua  furia  propagandistica non risparmia nessuno producendo un danno faticosamente riparabile e smontando la dura battaglia contro la disinformazione scientifica,  con parole sconsiderate. Mentre noi combattiamo le fake news giorno dopo giorno.  E visto  che non manca giorno di ricordarci che è un padre amorevole, taccia su un argomento che non conosce. Mi auguro, per il bene del Paese, che la ministra Grillo, come d'altronde ha già fatto nei giorni scorsi, lo sconfessi pubblicamente e che la classe medica e la comunità scientifica si facciano sentire altrettanto.

Lo afferma Elena Carnevali, della presidenza del Gruppo Pd della Camera.

22/06/2018 - 15:27

“Non abbiamo chiesto e non chiederemo le dimissioni di Chiara Appendino per gli incidenti di Piazza San Carlo”. Lo scrive su Facebook Silvia Fregolent, deputata del Partito democratico, a proposito del rinvio a giudizio della sindaca di Torino Chiara Appendino.

“Quando un sindaco viene rinviato a giudizio per omicidio, lesioni e disastro colposo per l’organizzazione di una festa, senza chiarire in 12 mesi il suo ruolo e le sue responsabilità con la magistratura, ogni decisione va affidata esclusivamente alla propria coscienza ed alla propria dignità”, conclude.

22/06/2018 - 14:44

“Tutelare i lavoratori delle imprese contoterziste in crisi che appartengono all’indotto di aziende che hanno delocalizzato pur ottenendo finanziamenti pubblici”: è quanto chiede al Ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico la deputata del Pd Lucia Ciampi, in una interrogazione sottoscritta anche dai colleghi Pd Susanna Cenni e Stefano Ceccanti. L’atto parlamentare vuole fare luce sulla crisi di Tmm di Pontedera (in provincia di Pisa), storico stabilimento di produzione di marmitte per veicoli oggi sull’orlo del fallimento anche a causa del calo delle commesse garantite fino agli scorsi anni dal Gruppo Piaggio.

“Il Ministro Di Maio ha più volte annunciato che il governo varerà un decreto dove verranno inserite norme per disincentivare le delocalizzazioni delle imprese che hanno ricevuto fondi pubblici. Si passi ora dalle parole ai fatti. Sono necessari provvedimenti urgenti per salvaguardare i livelli occupazionali dell’indotto dei grandi gruppi industriali che, per ottenere maggiori profitti, stanno trasferendo gli ordinativi verso siti produttivi esteri”, dichiara Lucia Ciampi.

“Ai dipendenti di Tmm che da mesi cercano pacificamente di far valere i propri diritti va tutto il nostro appoggio e la nostra solidarietà, mentre condanniamo con forza la decisione della proprietà che ha addirittura chiesto i danni ai lavoratori accusandoli di boicottare la liquidazione dell’azienda”, conclude la deputata dem.

22/06/2018 - 14:05

Estendere e potenziare il Reddito di inclusione

“Il governo del cambiamento sbandierato da Di Maio si rivela un ritorno al passato. Il reddito di cittadinanza, con cui ha illuso migliaia di cittadini, si sta rivelando in realtà un ritorno ai lavori socialmente utili. Invece di perseverare nella sua inutile propaganda, Di Maio prenda atto che la sua proposta non solo non era sostenibile economicamente, ma era addirittura profondamente sbagliata nei contenuti”

Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico.

“Il Reddito di inclusione, prima misura nazionale di carattere strutturale per il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale nella storia repubblicana varato dal governo a guida Pd, sta dando i primi importanti risultati. Nei primi cinque mesi dall’entrata in vigore – spiega la deputata Dem - sono state più di 380 mila le domande presentate. Sarebbe folle e irresponsabile dal parte del governo gialloverde cancellare una riforma così importante.

“Il ministro Di Maio faccia un passo indietro e – conclude Rotta -  investa per potenziare ed estendere il reddito di inclusione. La nostra proposta e il nostro impegno sono già in campo”

22/06/2018 - 13:43

"L’apprendista stregone Salvini una ne fa, ma cento ne pensa. Dopo i migranti, i nostri partner europei, le Ong, i Rom, la scorta di Saviano… oggi è invece la volta dei vaccini. Ci troviamo purtroppo a commentare parole gravissime e pericolosissime. La propaganda sulla salute dei bambini sarebbe un orrore se a praticarla fosse un politicante qualsiasi, ma se a farlo è il vicepremier e ministro dell’Interno, allora diventa anche inquietante".

Così il deputato Dem Vito De Filippo, capogruppo del Pd in commissione Affari sociali.

22/06/2018 - 13:36

“Di Maio continua a prendere in giro gli italiani. Questa volta lo fa sul reddito di cittadinanza. Ha fatto campagna elettorale promettendo cose che non poteva mantenere e oggi ripropone i lavori socialmente utili di antica memoria. Altro che governo del cambiamento, così torniamo indietro di 10 anni”

Lo dichiara Chiara Gribaudo, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico.

22/06/2018 - 13:35

“Serve una rivolta morale, oltre che politica in questo Paese. Un leader politico come Matteo Salvini che pensa di essere diventato proprietario dello Stato, vuole impartire lezioni di medicina a chi a questa ha dedicato gli studi e la vita. Basta sconti. #nomedioevo #medicalfacts”. Lo scrive su Twitter Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

22/06/2018 - 13:26

"L’essere centrali o il contare in Europa si misura sui risultati a favore dell’Italia negoziati nei summit europei. Non siamo disponibili a farci prendere in giro da questo governo. All'Italia serve la riforma di Dublino e più solidarietà europea con il ricollocamento dei migranti negli altri Paesi membri. O il premier Conte porta a casa questi risultati, oppure avremo la prova provata che il governo in questi giorni ci ha preso in giro con la retorica del "battiamo i pugni sul tavolo".

Lo afferma Lia Quartapelle, capogruppo del Pd in commissione Esteri della Camera.

22/06/2018 - 11:51

Grave chiusura e licenziamento dipendenti

"Quanto sta succedendo alla Bekaert di Figline Valdarno (Firenze) non è solo grave, ma soprattutto non in linea con quanto aveva inizialmente stabilito il Mise, ossia l'apertura di un tavolo di contrattazione con i sindacati per evitare la chiusura dell'impianto e il licenziamento di 318 dipendenti, che significa abbandonare al proprio destino 318 famiglie". Lo dichiara la capogruppo Pd in commissione Attività produttive di Montecitorio, Sara Moretto.

"I sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil - spiega Sara Moretto - avevano inviato lettera al Mise con data 8 giugno in cui chiedevano si facesse seguito agli impegni assunti dal Ministero il giorno 29 marzo 2018 sulla convocazione e aggiornamento di un tavolo per discutere delle condizioni economico-finanziarie e del piano industriale dell'azienda Bekaert".

"Chiediamo con estrema urgenza che vengano mantenuti dal Mise gli impegni presi e che dunque venga al più presto convocato un tavolo con i vertici aziendali e i sindacati e ribadiamo la nostra solidarietà ai lavoratori dell'azienda condividendo le preoccupazioni loro e delle loro famiglie", conclude la deputata dem.

22/06/2018 - 11:13

“La scoperta di una rete di caporali che smistava braccianti in tutto il sud del Piemonte ci dimostra che la legge contro il caporalato è più che necessaria. L’idea di Matteo Salvini di abolirla non ha senso e svilisce il lavoro delle forze dell’ordine, che invece dobbiamo ringraziare per un’operazione come questa”.

Così la deputata Dem Chiara Gribaudo, vice capogruppo Pd alla Camera, dopo l’operazione “Caporalato Black&White” condotta dai carabinieri del comando provinciale di Alessandria anche nelle province di Asti e Cuneo.

“Si parla spesso del caporalato come di una piaga del sud Italia e ci si dimentica che anche al nord esiste questo fenomeno di sfruttamento - prosegue la deputata cuneese - che si insinua anche nei settori di eccellenza come quello della viticoltura. In una terra come la nostra, che ha visto la lotta al bracciantato per i diritti dei lavoratori e dei contadini, credo che da parte di tutto il tessuto agricolo ci debba essere maggiore attenzione e responsabilità nel respingere il caporalato e i suoi metodi criminali. Per le nostre aziende è una questione di reputazione - conclude Chiara Gribaudo - ma per noi tutti è una questione di civiltà”.

21/06/2018 - 20:20

Ma @luigiDi Maio, @RobertoFico, @aledibattista, @g_brescia, @beppegrillo, a voi stanno bene le parole che @matteosalvini ha indirizzato a @robertosaviano? Perché a noi sembrano intollerabili le sue parole, ma anche il vostro silenzio.

Cosi su witter  Emenuele  Fiano della Presidenza del gruppo Pd alla Camera.

21/06/2018 - 19:23

“Forse se avesse avuto la scorta Giancarlo sarebbe ancora vivo”

“Se andiamo al governo a Saviano gli leviamo l’inutile scorta” diceva Salvini l’8 agosto del 2017. È quindi inutile che adesso il ministro dell’interno e i suoi fedelissimi cerchino di nascondere questo obiettivo: la dichiarazione di Salvini di questa mattina dà seguito alla minaccia fatta in campagna elettorale (http://www.lapresse.it/salvini-contro-saviano-se-andremo-al-governo-gli-toglieremo-la-scorta.html  https://tuttosalvini.info/index.php/2017/08/11/toglieremo-la-scorta-a-saviano/)”.

Così il deputato democratico eletto a Napoli Paolo Siani, che in post su FB aggiunge:
“Caro Ministro, la lotta alle mafie è una cosa molto seria, la si affronta con coraggio e fermezza. 
Noi, uomini e donne del Sud, conosciamo molto bene questa lotta, spesso impari,  alla violenza e alle complicità che le mafie mettono in campo. Nessun giornalista,  magistrato o cittadino  sceglie di avere la scorta, e certamente non è contento quando l’ufficio centrale interforze per la Sicurezza personale  gliela assegna. 
Chi lotta in prima linea le mafie  comprende bene, e con lui tutti i suoi familiari, quando la sua vita sia in grave pericolo. Solo chi sfida le mafie conosce questa terrificante sensazione. E la vita di Roberto Saviano è evidentemente in pericolo.  
Come tutti i familiari di vittime innocenti delle mafie, mi sono sempre chiesto cosa sarebbe cambiato se Giancarlo, nel suo impegno quotidiano di giornalista contro i clan della camorra, avesse avuto la scorta. Forse sarebbe ancora vivo.
Quando le mafie , tutte le mafie, saranno sconfitte è certo che nessuno più avrà bisogno di scorta e Roberto e  i tanti giornalisti oggi sotto protezione potranno tornare a vivere una vita normale”.

21/06/2018 - 18:39

Oggi, 21 giugno, si apre in Italia e in Europa l’edizione edizione della festa della Musica”. Lo dichiara Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico.

“Tutto questo – continua - accade a pochi giorni dall’insediamento di un governo oscurantista che non solo non ne parla nemmeno ma tra i primi atti ha tagliato le risorse per la cultura.  Tuttavia, grazie al ministro Franceschini la Festa della Musica anche quest’anno potrà esserci.  E questa volta sarà ancora più estesa e ricca rispetto alle edizioni precedenti:  9000 artisti suoneranno ogni genere di musica in piazze aeroporti, stazioni, strade, carceri e ospedali di oltre 600 città italiane.  Alle note italiane faranno eco quelle suonate in molte altre città d’Europa. Nell’evento di apertura a Parigi Macron ha aperto le porte dell’Eliso alla musica elettronica”.

“Se da oggi molti più italiani rispetto al passato potranno divertirsi e godersi tanta buona musica, lo si deve agli investimenti in cultura dei governi Renzi e Gentiloni e al lavoro di Franceschini, a detta degli esperti del settore, tra i ministri più sensibili e più fattivi per il settore della musica. Ora non resta che il servizio pubblico faccia il suo dovere, dando il giusto risalto all’iniziativa”, conclude.

21/06/2018 - 18:00

“Le politiche fiscali che sosterrà il Partito Democratico saranno opposte a quelle del governo gialloverde”. Lo dichiara Silvia Fregolent, capogruppo Pd in Commissione Finanze alla Camera.

“Invece che su condoni e la flat tax – spiega - che penalizzano i cittadini onesti, le imprese innovative, i lavoratori dipendenti e i pensionati, noi punteremo su provvedimenti che mireranno a una graduale della tassazione, maggiormente equa e semplificata, in continuità con quanto fatto dai governi a guida Pd negli ultimi anni. Il nostro obiettivo sarà anche quello di aumentare tutele e diritti per i lavoratori autonomi e le partite iva; sostenere l’accesso al credito e l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese; promuovere azioni efficaci di fiscalità ambientale; proseguire nell’incentivazione di strumenti di supporto anche finanziario per le start-up e le Pmi innovative sul modello dei Pir, ed andare avanti con i processi di semplificazione per gli adempimenti tributari a partire dalla fatturazione elettronica”.

“Si tratta di proposte concrete, in parte già avviate nella scorsa Legislatura, e non di slogan ad effetto come quelli utilizzati dagli attuali ministri che continuano ad annunciare, come per gli studi di settore, la soppressione di strumenti già aboliti per legge e che non saranno più a regime dal 2019”, conclude.

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