19/06/2018 - 15:39

“Impegnato nella sua propaganda, Matteo Salvini non trova il tempo per occuparsi della lotta alla criminalità e della sicurezza dei cittadini. Gli abitanti di via Padova a Milano stanno aspettando una decisione per l’assegnazione ad usi sociali della palazzina in via Mosso 4 confiscata alla mafia. Come previsto dalla legge, l’assessore Pierfrancesco Majorino ne ha ripetutamente chiesto la destinazione al Comune, per liberarla dai topi e dallo spaccio e per includerla nel progetto di riconversione dell’adiacente ex convitto del Trotter. Ho presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno anche per valorizzare la petizione che gli abitanti di via Padova hanno lanciato per sostenere la richiesta del Comune di Milano. Spero di riuscire a smuovere Salvini dalla sua ossessione sull’immigrazione che gli impedisce di preoccuparsi dei veri problemi e degli allievi che presto frequenteranno la scuola proprio accanto alla palazzina di via Mosso”. Lo afferma Lia Quartapelle, dopo avere depositato un’interrogazione al ministro dell’Interno Matteo Salvini, volta a un sollecito trasferimento dell’immobile confiscato in via Mosso 4 a Milano e alla sua conseguente destinazione ad usi sociali.

19/06/2018 - 14:09

“Il ministro della Cultura è evidentemente confuso. Prima parla di eliminazione di 18App, poi di un uso distorto da parte dei giovani che spendono i soldi del bonus “ per feste a base di alcol o usi simili”, e infine torna sui suoi passi parlando della riattivazione della misura, ma con non ben definiti correttivi”.

- Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico -

“Bonisoli non sa di cosa parla. Il bonus permette di ottenere 500€ da spendere in prodotti culturali decisi dal dibattito parlamentare e – spiega la deputata Dem - inseriti in un apposito decreto della presidenza del consiglio. Quindi non “festini”, ma cinema, concerti, eventi culturali, libri, musei, monumenti e parchi, teatro e danza”.

“Le dichiarazioni del ministro rientrano in una strategia complessiva di tutto il governo, volta a  inaridire la cultura nel Paese e gettarci in un regime sicuritario.  Di fronte al terrore e alla paura, noi abbiamo reagito investendo in sicurezza e in cultura, perché ogni euro speso in cultura corrisponde a un investimento sulla nostra identità e sullo sviluppo dei nostri giovani. Davanti a un governo che vuole i suoi cittadini ignoranti e spaventati – conclude Rotta - forse il ministro ha solo paura, perché il sapere rende liberi”

19/06/2018 - 13:22

“Orban cambia la costituzione per vietare l’accoglienza. Intanto Salvini lo propone come modello e alleato principale.  Alleati nel disprezzo della civiltà”.

- Lo dichiara Gennaro Migliore, deputato del Partito Democratico -

“E pensare che c’è chi ha dato la vita, in Italia come in Ungheria, in tutta Europa, per conquistare la libertà dal fascismo e dai pregiudizi. È un altro giorno triste per l’Europa. – conclude Migliore - Sempre più con la testa rivolta al passato. Quello più buio”.

 

19/06/2018 - 11:21

Bonafede, Di Maio e Fraccaro in Parlamento per spiegare

"Più passano i giorni, anche per la tendenza delle persone coinvolte a scaricare sugli altri le responsabilità, e più cresce la confusione sul ruolo di Lanzalone all'interno del Movimente 5 Stelle". Lo dichiara Franco Vazio, deputato del Partito democratico, a proposito dell'inchiesta sullo stadio della Roma.

"Il ministro Bonafede - spiega - dice di aver presentato, insieme a Fraccaro, Lanzalone alla Raggi, che l'avrebbe scelto. Per la Raggi è stata lei a incaricarlo, ma solo su suggerimento di Bonafede e Fraccaro. Di Maio dice che la presidenza dell'Acea era addirittura un premio a Lanzalone per l'aiuto prestato alla Raggi. Casaleggio lo trova 'per caso' a cene organizzate dalla sua stessa azienda e lo saluta. Dunque, nel Movimento 5 Stelle tutti conoscono Lanzalone, ne danno giudizi lusinghieri, lo invitano a cene segrete, gli affidano incarichi delicatissimi, ne fanno il crocevia di nomine anche di ministri e sottosegretari. E noi dovremmo credere che fosse lì per caso? È chiaro che su tutta questa rete di rapporti deve essere fatta chiarezza. Chi fino a ieri ha vantato il monopolio della trasparenza non può cavarsela con un  'Chi sbaglia paga': ci mancherebbe anche che i colpevoli la facessero franca. Casaleggio si dice fiducioso. Vorrei capire se il cambiamento per lui significa in realtà insabbiamento, trasformismo e gestione delle inchieste con il minimo danno politico".

"Chiederò per questo che i ministri Bonafede, Di Maio e Fraccaro vengano in Parlamento, per spiegare subito e senza omertà quale sia davvero il ruolo di Luca Lanzalone", conclude.

19/06/2018 - 11:15

"Il braccio destro del Sindaco di Roma Lanzalone viene arrestato per corruzione. La Raggi dichiara: mi è stato messo accanto da Bonafede.

Il Partito Democratico chiede formalmente spiegazioni in Aula, il ministro dice di no". Lo scrive su Facebook Luciano Nobili, deputato del Partito democratico,  proposito dell'inchiesta sullo stadio della Roma.

"‪La domanda è: in quale democrazia al mondo davanti ad un’accusa pubblica così infamante il ministro della Giustizia si rifiuta di riferire in Parlamento?

‪Evidentemente è un ministro in #Malafede", conclude.

19/06/2018 - 11:09

“Da Bonafede a #Malafede il passo è breve. Il campione della trasparenza scappa a gambe levate dal confronto in aula sui rapporti con Lanzalone. L’era geologica dell’ #honesta è morta e sepolta. #StadioRoma”.

Lo scrive su Twitter Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico.

18/06/2018 - 20:02

“Sui Rom nessuna distinzione tra buoni o cattivi, rispettosi legge o criminali. Unico tratto: diversi! Ci risiamo. Salvini si inventi almeno un falso pretesto scientifico per la sua riedizione della ‘Difesa della razza’”.

Lo scrive su Twitter Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, in risposta alle parole di Matteo Salvini sui Rom.

18/06/2018 - 19:22

"E adesso i Rom. Salvini senza ritegno. Sta usando tutti, proprio tutti, gli strumenti indecenti e disumani della propaganda razzista e xenofoba”. Lo dichiara in una nota la deputata Pd, Rosa Maria Di Giorgi, in risposta alle parole di Matteo Salvini sui rom.

“Potrebbe proporre – continua - la fascia di un particolare colore da mettere al braccio, dopo aver fatto l'illegittimo censimento. Con le sue trovate propagandistiche sta facendo strame della Costituzione”.

“I 5 Stelle sono d’accordo anche su questo? Fateci sapere in Parlamento e nel Paese. Noi vi chiederemo conto anche del vostro ‘alleato’”, conclude.

18/06/2018 - 17:56

“Lo aspettavamo, lo sapevamo. Matteo Salvini ha il vento in poppa. Quello dei sondaggi perlomeno. Ha lasciato a Luigi Di Maio le partite che costano, e per sè quelle fortemente simboliche. Che separano l’estrema destra europea dalle forze democratiche. Respingere una nave di disgraziati, una pistola per tutti, asili solo agli italiani e ora il censimento dei Rom”. Lo scrive su Facebook Emanuele Fiano, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, in risposta alle parole di Matteo Salvini sui rom.

“Per me i sondaggi contano – continua - ma ci sono limiti umani che non possono essere valicati. Il censimento per razza non possiamo permetterlo. In questo paese lo abbiamo già avuto e allora c’era di mezzo anche la mia famiglia. Le persone si possono dividere per le loro condotte, per il loro comportamento, per le loro scelte, non per la loro nascita”.

“Non è andata a finire bene, 80 anni fa, non riprovateci”, conclude.

 

18/06/2018 - 16:45

“A Di Maio hanno suggerito di uscire dall'angolo parlando della dignità del lavoro. Benissimo, parliamone. Esiste un problema legato ai diritti dei nuovi lavoratori? Sì, non c'è dubbio. Il modo per risolverlo è quello proposto da Di Maio? No, non c'è dubbio”.

- lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico -

“Il Ministro ha incontrato i riders che gli hanno raccontato i problemi legati alla professione che svolgono: infortuni, incidenti, copertura assicurativa, sicurezza stradale, dipendenza e controllo da app. Ma Di Maio ritiene che l'unico modo per risolverli sia la subordinazione e insiste nell’introdurre addirittura una nuova forma contrattuale. La propone nonostante gli stessi riders lo considerino un lavoro flessibile:  solo il 10 per cento di loro lo considera un lavoro stabile, il 50 per cento – spiega la deputata Dem - sono studenti, il 25 lo esercita come secondo lavoro e un altro 10 lo considera un’attività di transizione. La durata media è 4 mesi, non di più. Si tratta del nuovo mercato del lavoro che ha logiche diverse da quelle del passato. Logiche che vanno regolamentate, tenendo insieme futuro e innovazione con le tutele e i diritti dei lavoratori”.

“E' del tutto evidente che infortuni, malattie, coperture, sicurezza siano tutte imprescindibili, ma non possono essere collegate ad un tipo di contratto che non coglie in alcun modo il senso di quelle richieste. Molti riders lavorano per due datori di lavoro, quindi, più che subordinazione, vogliono tutele, che non devono essere correlate al tipo di contratto, ma al fatto stesso di prestare un’attività lavorativa: i diritti sono del lavoratore, non del tipo di lavoro che svolge. – conclude Rotta - Ma Di Maio non se ne accorge”.

18/06/2018 - 16:44

“In questo Paese tira una brutta aria, alimentata dai ‘governanti del cambiamento’. Salvini tira la volata in una corsa molto pericolosa: si lasciano in mare persone, bambini e donne incinte che fuggono dalle sofferenze; si lanciano censimenti etnici come verso i rom; si vogliono dedicare strade a estensori delle leggi razziste del 1938. E altro ancora... .É una escalation che va fermata. Cominciò così anche ottanta anni fa e sappiamo come andò a finire”.

Così il deputato Pd Walter Verini.

18/06/2018 - 14:49

“Il Piemonte e l’Italia hanno bisogno di infrastrutture moderne, efficaci e capaci di coniugare sviluppo e tutela dell’ambiente rispettando la volontà e l’autonomia delle comunità locali come la Tav ed il Terzo valico. Per questi motivi sosterremo le iniziative della Regione e del Presidente Chiamparino sulla mobilità, attivandoci in Parlamento per promuovere ogni atto utile che possa permettere ai nostri territori di dotarsi di assi viarie per passeggeri e merci integrate con le vie di comunicazione comunitarie e funzionali alle esigenze ed alle necessità di cittadini ed imprese”. È quanto riporta una nota congiunta di deputati e senatori del Partito democratico Silvia Fregolent, Enrico Borghi, Giacomo Portas, Davide Gariglio, Francesca Bonomo, Chiara Gribaudo, Alberto Losacco, Andrea Giorgis, Stefano Lepri, Mauro Maria Marino, Anna Rossomando, Roberta Pinotti, Mino Taricco, Mauro Laus, sulla riunione sulle infrastrutture che si è svolta oggi, lunedì 18 giugno, a Torino presso la Regione Piemonte.

18/06/2018 - 14:22

“Grave l’assenza di Lega e 5 Stelle oggi al tavolo sulle infrastrutture in Regione Piemonte". Lo dichiara Chiara Gribaudo, vice capogruppo Pd alla Camera, a proposito dell’incontro tenutosi oggi a Torino convocato dal presidente Sergio Chiamparino per discutere di infrastrutture
"Il Presidente Chiamparino - spiega -aveva chiesto la presenza e il contributo dei parlamentari di tutte le forze politiche per fare il punto sui cantieri aperti e da aprire nella nostra regione. Chi oggi è al governo continua a comportarsi da opposizione con una grave scorrettezza istituzionale, mettendo a rischio miliardi di euro di investimenti, posti di lavoro e lo sviluppo della nostra regione. Ci sono autostrade, ferrovie, collegamenti da completare per rilanciare il nostro territorio penso all’A33 Asti-Cuneo, alla ferrovia Cuneo-Nizza, a circonvallazioni, raddoppi ferroviari non potranno capire e dirigere tutto dall’ufficio romano di Toninelli che da due settimane non risponde alla richiesta di incontro del Presidente Chiamparino. Purtroppo per loro e soprattutto per noi non si governa così la complessità, opere e progetti si fermano e a pagare sono i cittadini".
"Per risolvere i problemi c’è bisogno di preparazione e partecipazione agli incontri. Anche qui le forze di governo fanno mostra della peggiore arroganza, che si mescola con il vuoto assoluto del 'contratto'di governo sul capitolo infrastrutture. Un vuoto che rende ancora più grave l’assenza dal tavolo di oggi", conclude.

18/06/2018 - 12:37

"Spero che il governo non tolga la 18 app, che si sta dimostrando uno strumento utile ed efficace. Si può fare di più e meglio, ma senza cestinare gli strumenti che stanno producendo risultati concreti sul piano dei consumi culturali”.

Lo dichiara Flavia Piccoli Nardelli, deputata del Partito Democratico.

“Nella scorsa legislatura, da presidente della commissione Cultura, ho riscontrato, dati alla mano, risultati positivi nel funzionamento della 18 app. Dai dati, infatti, emerge che l’80 per cento dei soldi stanziati sono stati spesi in libri. È quindi incredibile pensare che consentire ai 18enni di comprare libri sia un problema. Un Governo che vuole investire sui giovani – conclude Piccoli Nardelli - dovrebbe rendere questo strumento permanente anche per i futuri 18enni, non cancellarlo".

18/06/2018 - 10:51

Conferenza stampa Pd con Martina, Delrio e Marcucci

Domani, martedì 19, Sala stampa di Montecitorio alle 14,30

Domani, martedì 19 giugno, alle ore 14,30 presso la sala stampa di Montecitorio, il segretario reggente del Pd Maurizio Martina e i capigruppo del Pd alla Camera e al Senato Graziano Delrio e Andrea Marcucci, insieme ai parlamentari democratici Elena Carnevali e Tommaso Nannicini, presenteranno la proposta di legge del Partito democratico per potenziare ed estendere il reddito di inclusione, introdotto nel 2017 dal governo Gentiloni.

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