21/06/2018 - 17:59

"Ricapitoliamo i passi in avanti in Europa del governo sull’immigrazione.  Gli alleati di Salvini, i paesi di Visegrad, si presentano al vertice europeo con un documento unitario che accantona la solidarietà per la redistribuzione dei migranti in Europa e invece favorisce la chiusura dei confini. Il Primo ministro Conte presenta come una vittoria una telefonata con la Merkel, nella quale si è deciso che il summit di domenica si concluderà senza un documento che sostiene l’Italia. Per fortuna che questo governo Lega-M5S doveva far valere le ragioni dell’Italia in Europa".

Lo afferma Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri della Camera.

21/06/2018 - 17:24

“Perché non si parla più di Consip? Se è vero che il super-testimone Vannoni fu indotto ad accusare Luca Lotti con il solo scopo di colpire lui, Matteo Renzi e il Pd, sarebbe un fatto per il quale tutti dovrebbero indignarsi. Chiamiamo le cose col loro nome: questa è eversione”. Lo scrive su Twitter Marco Di Maio, deputato del Partito democratico, a proposito dell’udienza di Filippo Vannone davanti alla Sezione disciplinare del Csm.

21/06/2018 - 17:21

“Quello che è successo oggi alla Camera nei confronti dei cronisti parlamentari è di una gravità inaudita”.

Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, dopo l’allontanamento dei cronisti dai corridoi delle Commissioni parlamentari.

“Il Parlamento doveva essere aperto come una scatoletta di tonno e diventare una casa di vetro. Ora che sono al governo, invece, - spiega la deputata Dem - lo stanno trasformando in qualcosa di molto opaco. Viene impedito di raccontare lo svolgimento dei lavori a chi cerca di dare informazione ai cittadini svolgendo correttamente il proprio lavoro”.

“Che si cerchi di imbavagliare l’informazione è evidente, ma che si arrivi a farlo con una vera e propria interposizione fisica all’interno dei palazzi istituzionali, dove svolge quotidianamente un ottimo lavoro di informazione l’Associazione Stampa Parlamentare, è un precedente pericoloso  - conclude Rotta - che attenta al dettato costituzionale”.

21/06/2018 - 17:20

“Al Senato la montagna ha partorito un topolino. Tutti i proclami pre e post elettorali si infrangono nel primo vero banco di prova di questo governo: la questione terremoti. E questo sarebbe il ‘governo del cambiamento’? Prima delle elezioni ascoltavamo annunci fuoco e fiamme e ora? Solo tanti, troppi, rinvii. L’impianto del decreto rimane quello iniziale di un governo che operava solo per funzioni ordinarie. Le proroghe vanno benissimo, ma bisogna entrare nel merito. In particolare sulla questione della restituzione delle tasse sospese nel post 2009 in Abruzzo. Facile sollecitare paure sui rifugiati e fare la voce grossa in Europa. Mentre invece per i terremotati del 2009 in questa fase non si è fatto ancora nulla. Non va bene. Non c’era una parola sui terremoti nel discorso di insediamento del presidente Conte e la questione delle imprese aquilane che rischiano di soccombere non è stata presa nella giusta considerazione. Infatti questo governo appare forte con i deboli e debole con i forti. La verve anti europeista si squaglia per i terremotati aquilani. Il de minimis va alzato a 500mila euro. La proroga è insufficiente. Se nemmeno in Aula l’emendamento dovesse passare, mi batterò qui alla Camera. Occorrerà un’azione decisa per cambiare verso a queste scelte. Nel ringraziare i senatori che si sono battuti dai banchi dell’opposizione, a cominciare da D’Alfonso e Verducci, annunciamo che riprenderemo la battaglia a Montecitorio”.

Così la deputata Dem Stefania Pezzopane, dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo Pd.

21/06/2018 - 14:37

“Ringrazio il mio gruppo per la fiducia accordatami. Per me è un grande onore, poiché sono consapevole che si tratta di temi strategici per lo sviluppo del nostro Paese. Su questa materia così centrale si gioca l’efficacia dell’azione di governo e parlamentare; pertanto svolgerò questo compito con il massimo impegno e  con il coinvolgimento costante del Gruppo garantendo un lavoro serrato di “vigilanza” e proposta". Lo dichiara la deputata del Pd, Sara Moretto, nominata capogruppo Pd in commissione Attività produttive di Montecitorio.
"Le priorità sono molte e mi limiterò a citarne solo alcune - aggiunge Moretto -: in primis la necessità di una seria politica industriale che contribuisca al rilancio di poli che hanno fatto la storia del nostro paese. Non dimentico la partita chiave della green economy e il sostegno al settore del turismo, fondamentale per la nostra economia. E poi il commercio, con il dibattito sulle aperture domenicali che richiede una riflessione attenta e una presa di posizione politica. Non mancherà una particolare attenzione da parte mia alle piccole medie imprese, per individuare strumenti di supporto concreti: nella mia attività parlamentare ho avuto modo di parlare con molti imprenditori e tutti chiedono solo che sia consentito loro di crescere e investire. Farò il possibile per ascoltare le loro richieste e trasformarle in opportunità", conclude la neo capogruppo Pd.

21/06/2018 - 14:33

Inchiesta finita in nulla, come sa bene ex ministra Guidi

"Il procuratore di Tempa Rossa Francesco Basentini premiato dal ministro Bonafede con una super poltrona al Ministero della Giustizia? Lo scrive il Giornale, se fosse confermato sarebbe clamoroso: quell’inchiesta di Potenza, uscita proprio nelle settimane del referendum sulle Trivelle, è poi finita in nulla, come sa bene l’ex ministra Guidi". Lo scrive su Facebook il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi.

21/06/2018 - 14:14

Nè Saviano ne' il Paese si lasciano intimidire

"Salvini sembra avere in odio tutto ciò che potrebbe togliere le persone da condizioni di paura, insicurezza, sopraffazione, marginalità. Tutte le cose che dice e fa vanno in questa direzione. Su questi stati d'animo lui lucra. Dicono che sia abile (in questo) : a me sembra un politico cinico, che specula sulle paure e sulle emarginazioni, e non vuole aiutare le persone a superarle. Se fosse davvero il Ministro degli Interni della Repubblica e non solo un capopolo leghista installato al Viminale, ringrazierebbe Saviano, per il suo impegno contro la criminalità, contro le inaccettabili condizioni sociali e di vita di tante realtà del Paese, contro l'emarginazione di tanti ragazzini che diventano baby criminali e spesso vittime della mattanza tra gang. Ma, invece di ringraziarlo, vuole intimidirlo.

Non ci riuscirà, è evidente. Ma sappia, Salvini, che al di là dei sondaggi, c'è la coscienza di un Paese che non si lascia intimidire dalla sua felpa di ricino".

Così il deputato Pd Walter Verini, della Commissione Giustizia della Camera.  

21/06/2018 - 13:34

"Le parole di Salvini su Saviano non ci meravigliano. Non siate sorpresi, non ci saranno più limiti. In un Paese che ha dovuto piangere l’assassinio del prof. Biagi da parte delle BR e sulla cui drammatica mancata scorta tutti ricordiamo la vicenda, un ministro dell’Interno dovrebbe avere timore e rispetto prima di parlare di cose che non gli competono, prima di lasciare intendere sue scelte soggettive sulla scorta di una persona minacciata come Saviano, a cui va la nostra solidarietà. Prima di lasciar intendere che lui decide al di là delle norme. Ma questo non è che l’inizio. Salvini considera ormai il governo e lo Stato cosa sua. E questo è il pericolo maggiore che abbiamo di fronte. Ed è la fotografia più emblematica di cosa sia oggi il populismo di destra della Lega".

Lo afferma Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

21/06/2018 - 13:20

“Stamane ho depositato un’interpellanza urgente al ministro dell’Interno, Salvini, sulla questione dei fenomeni di insicurezza e di ordine pubblico derivanti dalle attività e dalla presenza dei Rom sul territorio nazionale. Fino ad oggi, il ministro ha proseguito ad oltranza la sua campagna elettorale omologando la complessa realtà delle popolazioni Rom ad una lettura negativa e foriera di sentimenti xenofobi, arrivando a teorizzare un improbabile censimento. Anche oggi, si apprende, il capo della Lega avrebbe in programma un ennesimo show al quartiere Romanina, salito recentemente alle cronache per l’aggressione violenta al Roxy Bar di via Barzilai ad opera di elementi criminali legati ai clan Casamonica e Di Silvio. Su quei fatti e in particolare sul ‘muro dell’omertà’ costruito a protezione della proprietà di una delle suddette famiglie, simbolo del controllo che esercitano su quel territorio, il 17 maggio scorso inviai una lettera ufficiale alla sindaca Raggi, al prefetto Basilone e al procuratore Pignatone. Quel muro va abbattuto”.

Così il deputato Dem, Roberto Morassut, che aggiunge: “C’è poi l’incancrenita questione dei campi Rom, che non si può risolvere con roboanti annunci e con qualche foto su Fb. Nella scorsa legislatura, con la Commissione di Inchiesta sul degrado delle Periferie, abbiamo effettuato dei sopralluoghi, abbiamo stilato una dettagliata relazione e proposto soluzioni concrete su problemi che affliggono la cittadinanza, primo fra tutti quello dei fumi tossici. Invocare la ruspa e fotografare l’abbattimento della baracca di una donna di 70 anni malata di cancro può servire ad accumulare like e condivisioni, ma non risolve alcun problema. Il ministro attivi immediatamente tutte le procedure previste dai decreti Minniti e coordinandosi con prefetti ed enti locali, intervenga concretamente per stroncare il fenomeno dei roghi tossici e delle reti criminali che proliferano dentro e fuori i campi, con danno dei cittadini e delle stesse famiglie Rom, sul traffico illegale dei rifiuti e dei materiali ferrosi. E si adoperi per abbattere non le case dei deboli, ma i muri abusivi delle ville delle famiglie e dei clan criminali, come a Romanina. Salvini - conclude il deputato Dem - smetta di fare la soubrette e si occupi dei problemi in modo serio. Scoprirà che risolverli è assai più complicato che postare foto su Fb o lanciare hashtag xenofobi su Twitter”.

21/06/2018 - 12:55

Oggi sono stato confermato in Commissione Giustizia ed eletto Vice Presidente. Ora inizia un duro lavoro ed un confronto serrato". Lo scrive su Facebook Franco Vazio, deputato del Partito democratico.

 

"Di fronte a un contratto di Governo M5S-Lega - spiega - che in tema di Giustizia mina alla radice le garanzie del 'giusto processo' e le 'conquiste di legalità', patrimonio ormai del nostro Paese, mettendo a repentaglio diritti fondamentali, ho accolto con grande entusiasmo la proposta di fare nuovamente parte della Commissione Giustizia. Il lavoro da fare sarà complesso, anche in ragione del fatto che il confronto con la maggioranza e il Governo sarà duro e serrato.

Essere però anche rieletto Vice Presidente con tanti voti, oltre il doppio a disposizione del partito di mia appartenenza, mi riempie di orgoglio e mi assegna anche compiti istituzionali di garanzia e di attenzione rafforzati.

Metto a disposizione di tutti, a partire dalle Associazioni professionali e da quanti operano nel mondo della Giustizia, la determinazione, la voglia di ascoltare e la responsabilità istituzionale di sempre".

"Il tempo delle parole e delle promesse elettorali è finito; cominciamo a camminare, la strada da percorrere è lunga e impegnativa", conclude.

21/06/2018 - 11:20

“Poter partecipare ai lavori della commissione Ambiente è per me motivo di grande soddisfazione. Da questa importante postazione potrò occuparmi con determinazione a questioni molto rilevanti per la mia Regione, l’Abruzzo. Non solo il tema ancora così centrale della ricostruzione post terremoto, ma anche di parchi, autostrade, del metanodotto e di tutte quelle tematiche strettamente connesse alle questioni ambientali strategiche per un territorio come quello da cui provengo. Un ringraziamento speciale va, ovviamente, al Gruppo della Camera del Partito democratico, che ha voluto scommettere sul mio impegno anche con la mia presenza nell’Ufficio di presidenza”.

 

Così la deputata Dem Stefania Pezzopane, componente della commissione Ambiente e della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

21/06/2018 - 10:35

“Minacce inaccettabili per un uomo che ha contribuito a far luce su un sistema criminale pervasivo e pericoloso. Salvini continua ad interpretare il ruolo di ministro in modo arrogante e per le sue campagne personali. La scorta a Saviano, come lui stesso raccontò, non è una concessione ma la protezione che lo Stato deve garantire a chi minacciato per avere combattuto mafia e camorra”.

Lo dichiara il vice presidente della Camera Ettore Rosato.

21/06/2018 - 10:34

“Il ministro Salvini, nella sua furia propagandistica, sceglie di giocare con la vita delle persone. Anche solo ipotizzare di togliere la scorta a Roberto Saviano, a più riprese minacciato dalla camorra, suona come una ripicca per le dichiarazioni dello scrittore in merito alle posizioni assunte dal governo sui migranti”.

- lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico -

“Ancora una volta Salvini mostra di non avere alcuno scrupolo nel mettere a repentaglio vite umane, e questa volta si tratta di un cittadino italiano. Il ministro dell’interno non ha alcun rispetto delle istituzioni che rappresenta - conclude Rotta - faccia un passo indietro e chieda scusa”.

20/06/2018 - 19:39

Il gruppo Pd a Montecitorio ha oggi eletto i propri capigruppo nelle 14 commissioni permanenti.

Il capogruppo della Commissione Affari costituzionali sarà Gennaro Migliore, David Ermini lo sarà della Commissione Giustizia, Lia Quartapelle della Commissione Esteri, Alberto Pagani della Commissione Difesa, Luigi Marattin della Commissione Bilancio, Silvia Fregolent della Commissione Finanze, della Commissione Cultura Anna Ascani, della Commissione Ambiente Chiara Braga, della Commissione Trasporti Luciano Pizzetti, della Commissione Attività produttive Sara Moretto, della Commissione Lavoro Debora Serracchani, della Commissione Affari sociali Vito De Filippo, della Commissione Agricoltura Maria Chiara Gadda e della Commissione Politiche Ue Piero De Luca.

20/06/2018 - 19:16

“Luigi Di Maio e Virginia Raggi si confermano ogni giorno degli spudorati bugiardi”. Lo dichiara Luciano Nobili, deputato del Partito democratico, a proposito dell’inchiesta sullo stadio della Roma.

“No, a differenza loro, siamo e restiamo garantisti – continua anche quando potremo scatenare contro i nostri avversari, di fronte agli scandali che travolgono M5S e Campidoglio la violenza giustizialista che conoscono bene. Ma c’è un limite alla pazienza di chiunque. Nei giorni in cui la magistratura sta indagando sulle vicende di corruzione che avrebbero per protagonista Lanzalone, figura centrale del sistema M5S, Di Maio e la Raggi dovrebbero solo chiedere scusa ai romani. E invece non solo lo difendono ma hanno l’ardire di continuare a mentire sostenendo che l’inchiesta non riguarderebbe esponenti a cinque stelle e che loro ‘non hanno preso un euro’. Non è nostro costume emettere anzitempo condanne ma basta una rapida lettura delle carte dell’inchiesta per osservare che sono numerosi gli esponenti grillini coinvolti a partire dal capogruppo in Comune Ferrara fino agli addebiti rivolti a numerosi esponenti del M5S come Vaglio e Piva”.

“Di Maio e Raggi smettano di mentire e chiedano scusa ai romani per averli fatti passare dalle grida ‘onestà, onestà’ alle inchieste per corruzione, se  vogliono evitare il ridicolo”, conclude.

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