14/06/2018 - 15:51

“Non vorremmo che i paladini della trasparenza (a parole)siano proprio quelli che, con accordi in stanze segrete, violano uno dei principi della democrazia parlamentare. Non può mai spettare alla maggioranza scegliersi l’opposizione che preferisce, come sembra vogliono fare Lega e 5 Stelle con le commissioni di garanzia, le cui presidenze, per il compito specifico che devono svolgere, spetta alle opposizioni indicare. Anche in questo caso, l’annunciato cambiamento sembra decisamente in peggio”.

Lo dichiara Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo Pd della Camera.

“Chiediamo quindi ai Presidenti delle Camere che si facciano garanti per l’assegnazione  delle presidenze delle commissioni di Garanzia alle minoranze – aggiunge l’esponente dem - e che queste vengano assegnate alle minoranze senza interferenze sulla scelta da parte della maggioranza”.

14/06/2018 - 15:49

“Nelle sue prime uscite pubbliche il neo sottosegretario ai Beni culturali, l’esponente M5s Gianluca Vacca, unico esponente abruzzese del governo, si è limitato a semplici dichiarazioni generiche. Nell’augurargli buon lavoro, vorrei ricordargli che l’Abruzzo ha alcune importanti specificità che ruotano intorno alla ricostruzione dai due terremoti. Da Vacca, finora, non ne abbiamo avuto alcuna menzione. Tutti i rappresentanti abruzzesi dei governi della scorsa legislatura hanno invece sempre dedicato particolare attenzione a questo tema. Già nel decreto Terremoto, in questi giorni in discussione al Senato, ci sono questioni molto rilevanti collegate all’Abruzzo e ai suoi cittadini, auspico che il sottosegretario sia in prima fila in questa battaglia”.

Così la deputata Dem Stefania Pezzopane, dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

14/06/2018 - 15:24

Oggi abbiamo approvato all’unanimità un importante decreto del governo Gentiloni con misure urgenti per risolvere le crisi aziendali sarde. Misure che ci forniscono la possibilità di rivendicare con orgoglio il lavoro svolto dai governi Renzi e Gentiloni sulla delicata gestione dei tavolo di crisi. Due parole d’ordine hanno orientato la nostra politica: investimenti e protezione.  Un caso emblematico  è stato proprio la vicenda di Alcoa, una delle operazione più complicate degli ultimi decenni, frutto della determinazione dei governi a guida Pd che hanno lottato per evitare la desertificazione di una delle aree più fragili del Paese e la perdita di centinaia di posti di lavoro.  Ma ci sono molti altri casi di crisi risolte positivamente dai nostri governi, solo per citarne alcuni: Electrolux nel 2014, Whirpool nel 2015, Meridiana 2016, Embraco nel 2018. Queste vicende dimostrano come si possa riuscire a mantenere la produzione di qualità e l’occupazione in Italia a fronte delle minacce di delocalizzazione. Ricordiamo tutti come proprio la lotta alla delocalizzazione sia stato un cavallo di battaglia del ministro Di Maio in campagna elettorale.  Peccato che le elezioni sia passate e oggi sorprende molto l’assenza in Aula del ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, che evidentemente ritiene di avere priorità più urgenti rispetto alla soluzione delle crisi industriali del nostro Paese.

Lo afferma la deputata del Pd Silvia Fregolent, durante la dichiarazione di voto in Aula.

 

14/06/2018 - 15:23

“Raggi parte lesa? Siamo al totale rovesciamento della realtà”. Lo dichiara Alessia Morani, deputata del Partito democratico, a proposito delle parole di Virginia Raggi sull’inchiesta relativa allo Stadio della Roma.

“E’ a causa della sindaca Raggi – spiega -  del suo superconsulente Lanzalone e dei casi di sospetta corruzione nei quali sono coinvolti esponenti di primo piano della sua amministrazione, come il capogruppo Ferrara, se oggi l’iter dello stadio si ferma. E’ colpa della Raggi se i tifosi della Roma rischiano di veder svanire il sogno di un nuovo stadio. E’ colpa della sindaca Raggi, delle procedure e delle persone opache cui si è affidata se oggi la Capitale è travolta da una enorme inchiesta per corruzione.  La sindaca non si era accorta di nulla? Non sapeva che il suo superconsulente invece di fare gli interessi dei romani curava gli interessi propri? E’ ancora più grave, perché a dare all’avvocato Lanzalone le chiavi del potere in Campidoglio è stata lei”.

“Per la seconda volta, dopo il caso Marra, il braccio destro della sindaca è stato portato in carcere per corruzione. Lei non ne sapeva nulla? Si assuma la responsabilità politica di quanto sta accadendo e si dimetta, invece di giocare all’ennesimo scaricabarile sulla pelle della città”, conclude.

14/06/2018 - 14:54

“Purtroppo il triste elenco di vittime sui luoghi di lavoro si allunga quotidianamente. L'informativa svolta quest'oggi alla Camera da parte del neo Ministro Luigi  Di Maio, su  iniziativa di alcuni gruppi di opposizione a partire dal Pd, ha consentito di aprire un dibattito su una delle problematiche più delicate per la nostra società. Non è più tempo di parole”. Lo dichiara Enza Bruno Bossio, deputata del Partito democratico.

“In avvio di legislatura – continua - ho depositato,  a seguito della tragedia avvenuta in un cantiere a Crotone dove hanno perso la vita due operai, una proposta di istituzione di una commissione d'inchiesta sulla sicurezza e la tutela della salute nei luoghi di lavoro. L'obiettivo è quello che il Parlamento analizzi in profondità il tema e sottoponga proposte di nuovi strumenti di contrasto degli infortuni e prevenzione a tutela delle persone che lavorano”.

“L'auspicio è che tutte le forze politiche possano convergere sulla proposta di questo strumento che ha già raccolto l'adesione di 60 deputati e può diventare presto operativo. Vanno coinvolti tutti i soggetti sociali e istituzionali e va promossa una nuova cultura della sicurezza del lavoro”, conclude.

14/06/2018 - 13:36

“Nelle sue prime uscite pubbliche il neo sottosegretario ai Beni culturali, l’esponente M5s Gianluca Vacca, unico esponente abruzzese del governo, si è limitato a semplici dichiarazioni generiche. Nell’augurargli buon lavoro, vorrei ricordargli che l’Abruzzo ha alcune importanti specificità che ruotano intorno alla ricostruzione dai due terremoti. Da Vacca, finora, non ne abbiamo avuto alcuna menzione. Tutti i rappresentanti abruzzesi dei governi della scorsa legislatura hanno invece sempre dedicato particolare attenzione a questo tema. Già nel decreto Terremoto, in questi giorni in discussione al Senato, ci sono questioni molto rilevanti collegate all’Abruzzo e ai suoi cittadini, auspico che il sottosegretario sia in prima fila in questa battaglia”.

 

Così la deputata Dem Stefania Pezzopane, dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

14/06/2018 - 13:31

“Abbiamo chiesto al governo perché abbia deciso di esercitare i poteri speciali con riferimento alla società Reti Telematiche Italiane s.p.a, al fine di escludere qualunque ipotesi di utilizzo discrezionale di tale facoltà in favore di una delle parti coinvolte e se sia verificato un possibile conflitto di interessi per il ruolo recentemente svolto dal Presidente del Consiglio dei Ministri in qualità di consulente della cordata Fiber 4.0” Lo chiedono i deputati Pd, Michele Anzaldi e Carmelo Miceli in un’interpellanza al Presidente del Consiglio e al Ministro dello Sviluppo economico.

 

“E’ di tutta evidenza – spiegano i deputati dem - che le delicate decisioni di esercizio dei poteri speciali, che possono esprimersi nel divieto di operazioni societarie o nell’imposizione di prescrizioni e condizioni alla loro realizzazione, assumono particolare rilevanza non soltanto dal punto di vista politico-strategico ma anche per il loro impatto sulle imprese coinvolte, le parti in causa, e sui mercati stessi, e dovrebbero dunque essere fondate quanto più possibile su criteri oggettivi, in base ad un processo valutativo che non può rischiare di essere considerato discriminatorio”.

14/06/2018 - 13:14

"Sin dalle sue prime dichiarazioni il neo ministro Gian Marco Centinaio ha manifestato la volontà di tutelare il Made in Italy, e di proseguire la battaglia contro l'Italian sounding. Sono temi che hanno visto in prima fila i governi a guida Pd e questo non può che essere apprezzato. Sono, invece, preoccupanti le dichiarazioni reiterate sulla volontà di cambiare la legge sul caporalato, una legge che, è bene ricordarlo, ha consentito importanti operazioni di polizia rese possibili proprio per la riscrittura del reato, per la possibilità di procedere all'arresto in caso di flagranza, per l'istituto della confisca. Ricordo, inoltre, che la legge prevede anche un potenziamento della Rete del lavoro agricolo di qualità e un riallineamento sulle retribuzioni. Il tema è tanto più delicato all'indomani dei gravi fatti avvenuti nella piana di Gioia Tauro. Tutto si può migliorare, ma occorre molta chiarezza su ciò che si intende in merito e attenzione nel dare messaggi di allentamento su quella che dovrebbe essere una tolleranza zero nei confronti dello sfruttamento in agricoltura di lavoratori italiani e stranieri. Un po' ambiguo risulta anche quanto affermato sugli Ogm. Sul tema vorrei ricordare al Ministro Centinaio che nella XVII legislatura Camera e Senato si sono pronunciati in modo unanime sul divieto di coltivazione e di ingresso, ed eventuali ripensamenti di tale scelta potrebbero mettere a rischio la nostra biodiversità, ricchezza su cui si fonda il nostro Made in Italy. Sarebbe, invece, interessante conoscere le opinioni del Ministro sulle possibili conseguenze dei dazi Usa sulle nostre esportazioni agricole”. Così Susanna Cenni, deputata del Pd, commenta le parole di Gian Marco Centinaio, ministro dell’Agricoltura, su caporalato, Ogm e accordi economici e commerciali internazionali.

14/06/2018 - 12:28

"Oggi il ministro Di Maio spiega candidamente che la scelta di nominare Lanzalone alla presidenza  di Acea fu 'un premio' per aver ben collaborato col Movimento". Lo dichiara Matteo Orfini, presidente del Partito democratico.
"Acea - spiega - è una azienda strategica per la città di Roma ed eroga un servizio fondamentale ai cittadini. Amministrarla non è semplice e richiede persone competenti. Invece, per bocca dello stesso Di Maio, apprendiamo che la  scelta fu fatta da lui (e non dall'inesistente Raggi) non per criteri di merito ma per ripagare un suo uomo. Una pratica piuttosto antica che è una delle ragioni del declino di questa città. Una pratica che Di Maio non solo ha seguito ma ritiene evidentemente di rivendicare".
"La logica è stata quella di occupare il potere e distribuire posti, una logica spartitoria cara al peggio della vecchia politica. Una scelta di cui Di Maio porta in toto la responsabilità politica", conclude.

14/06/2018 - 11:01

“Il governo italiano si sta rendendo complice di un’emergenza umanitaria, contribuendo a rendere il Mediterraneo un cimitero”

- così Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico -

“La nave Trenton della flotta statunitense ha fatto quanto possibile per soccorrere i migranti dispersi in mare. L’indisponibilità italiana all’attacco in un porto certo ha fatto sì che la nave della ong tedesca Sea-Watch non si facesse carico del trasbordo, costringendo così i militari della Trenton ad abbandonare in mare le salme. Non si tratta più solo di scelte di politica estera. - sottolinea la deputata Dem - Salvini, vero dominus del governo, con continui proclami e atti di forza, si comporta come se fosse in campagna elettorale, rendendo tutti complici di una tragedia”.

“Cosa ha da dire il ministro delle infrastrutture, “responsabile teorico” dei porti nazionali. Cosa il vicepremier Di Maio e il presidente del Consiglio? Ora è il momento di smetterla con i gesti muscolari e - conclude Rotta - di riprendere la via del dialogo con l’Europa, perché se veramente hanno a cuore gli interessi del popolo italiano non possono coinvolgerlo in gesti che avranno conseguenze irreparabili”

 

13/06/2018 - 19:31

Oggi a Tg3 Fuori Tg la conduttrice ha difeso i ‘giornalisti entrati in Rai grazie ai concorsi’. Su 1700 giornalisti della Rai, invece solo 139 sono entrati con un concorso. Non pensa Mariella Venditti che o si difendono tutti i giornalisti Rai o meglio non parlare di concorsi?”. Lo scrive su Twitter Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, a proposito della puntata odierna di Tg3 Fuori Tg.

13/06/2018 - 18:21

“Siamo garantisti e le inchieste faranno il loro corso. Ma c’è un fatto politico: è vergognoso che chi a Roma, come la Raggi e il Movimento 5 Stelle era stato eletto al grido di ‘onestà’ e ‘trasparenza’ abbia messa a rischio un investimento importante e cancellato un progetto unanimemente apprezzato". Lo dichiara Luciano Nobili, deputato del Partito democratico, in un video su Facebook, a proposito dell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma.

Questa mattina – spiega – Roma si  è svegliata con la notizia di un’inchiesta molto importante, che ha portato all’arresto di numerosi esponenti politici e imprenditori tra cui Luca Lanzalone. Si tratta di un avvocato legato in modo diretto a Grillo e Casaleggio, inviato un anno e mezzo fa a Roma, davanti ai disastri della Raggi, per gestire i principali dossier del Campidoglio come super consulente del Sindaco. La Raggi l’ha promosso fino a farlo diventare il super pagato presidente di Acea ed era in vista di nuove promozioni all’interno del mondo 5 Stelle. E’ l’uomo che ha accompagnato Luigi Di Maio a Cernobbio, a tutti gli incontri con il mondo finanziario e imprenditoriale. Di fronte al progetto del nuovo stadio, importante, riconosciuto da tutti, capace di dare un grande slancio alla città, la Raggi e M5S prima hanno detto di no. Ma dopo aver detto di no, con l’intervento di Lanzalone cambia la situazione: e il no dei 5 Stelle diventa un sì. Un sì, tuttavia, che non prevede più procedure trasparenti con cui il progetto era stato approvato dall’amministrazione Marino. Ci si è chiusi in una stanza, senza streaming, senza riunioni del consiglio comunale, per intavolare una trattativa privata che ha stravolto il progetto, ha cancellato molte opere di utilità pubblica. La Procura ipotizza che dentro questa trattativa ci siano elementi che abbiano portato alla corruzione”.

“È suo compito accettarlo, noi siamo garantisti. Ma è già certa la responsabilità politica di chi ha scelto di cancellare ogni trasparenza e ora rischia di far saltare un’opera importante e le sue positive ricadute per la città. Il finale della parabola di chi guidava ‘onesta’ è abbastanza ridicolo: sprofondati tra accuse di corruzione e arresti”, conclude.

13/06/2018 - 15:58

“La proposta di Salvini di cancellare qualunque tetto all’uso del contate è molto grave. Addirittura sconsiderata se si considera che proviene dal ministro dell’Interno”. Lo dichiara Marco Di Maio, deputato del Partito democratico, a proposito delle dichiarazioni del ministro dell’Interno Matteo Salvini sul tetto per i contanti.

“E’ un fatto noto a tutti – spiega – che non porre limiti alla quantità di contanti rischia di creare delle voragini nei meccanismi di contrasto ai pagamenti in nero e al riciclaggio di denaro sporco. Non è un caso se i paesi più evoluti dal punto di vista fiscale, l’uso del contante vada sempre più riducendosi. La proposta di Salvini è grave perché rischia di vanificare tutti gli sforzi fatti in questi anni nel contrasto all’economia sommersa, con il risultato di sottrarre risorse alle casse dello Stato. Il fatto che questa idea venga avanzata dal ministro dell’Interno la rende addirittura sconsiderata. Senza alcun tetto al contante, le organizzazioni criminali vedrebbero sparire in un solo colpo uno dei maggiori ostacoli alle loro attività di riciclaggio”.

“E’ dunque importante non solo conservare le riforme approvate del Partito democratico sui pagamenti elettronici ma anzi continuare con decisione sulla strada della ‘smaterializzazione’ dei pagamenti”, conclude.

13/06/2018 - 15:55

"Ogni minuto che passa l’avventurismo e l’approssimazione diventano sempre più i tratti del governo giallo-verde”. Lo dichiara Alessia Morani, deputata del Partito democratico, a proposito delle parole di Grillo e Salvini sui migranti.

“Nelle stesse ore in cui Salvini – spiega - si impunta contro 629 disperati lasciandoli vagare per giorni in mare, il Garante del Movimento 5 Stelle sostiene e argomenta l'opportunità di dare un reddito ai migranti. Il governo è composto cioè da due forze politiche che vogliono variamente tagliare i 35 euro per migrante (il Salvini che guarda a Orban) o dare un reddito ai profughi (Grillo che guarda Varoufakis). Emerge con chiarezza che persino su una questione strategica come questa, ci siauna spaccatura schizofrenica”.

“Da una parte una squallida esibizione di forza sulla pelle degli immigrati,  dall’altro un velleitarismo che rasenta la provocazione. L’unica cosa in comune è il risultato che così facendo rischiano di ottenere presto:  distruggere il buon lavoro di Minniti", conclude.

13/06/2018 - 15:15

"Il ministro Salvini la smetta con gli annunci  ad effetto e ci dica cosa vuole fare per contrastare il commercio illegale ambulante nelle vie del centro storico di Pisa”. È  quanto chiedono i deputati Pd Lucia Ciampi e Stefano Ceccanti, in una interrogazione presentata oggi  a Montecitorio sulla vicenda dei giorni scorsi che aveva visto il ferimento di due carabinieri impegnati in una attività di controllo e sequestro di merce falsa. L’atto è stato sottoscritto anche dalla deputata Pd Susanna Cenni.

“Matteo Salvini – proseguono  i parlamentari democratici -  pensa di poter risolvere tutti i problemi del Paese minacciando ‘rimpatri’. Fa forse finta di non sapere che molto spesso gli ambulanti, anche abusivi, hanno regolare permesso di soggiorno e che dietro il business della contraffazione ci sono le mafie. Evidentemente la lotta alla criminalità organizzata non è una priorità per l’attuale ministro dell’Interno”.

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