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n. 105 - 28 febbraio 2025
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DA SANTANCHÈ FALLIMENTO SU TUTTA LA LINEA, SI DIMETTA
Meloni scappa e sceglie la difesa tribale
Abbiamo votato a favore della mozione di sfiducia contro la ministra del Turismo Daniela Santanché, perché – come sottolineato in Aula dalla Segretaria Elly Schlein durante la dichiarazione di voto – Santanché è la ministra del falso, falsi sarebbero i bilanci delle sue società, lo dicono le inchieste, falsi sarebbero i documenti per i contributi Covid, e falsi i numeri del turismo sotto la sua gestione.
La responsabilità politica di questa situazione è ovviamente della Premier Meloni, Premier Meloni, la quale in passato è stata campionessa mondiale di richieste di dimissioni e qui ancora una volta ha disertato l’Aula. Come fa a non vergognarsi della sua incoerenza, come fa a non rendersi conto di quanto sia vigliacco il suo atteggiamento di continua fuga? Dove si è nascosta la Premier? Forse sta registrando un altro video, un contributo da inviare a una convention tra motoseghe e saluti nazisti.
Meloni continua a dire che non è ricattabile, ma cosa le impedisce di ottenere queste dimissioni? Questa non è difesa nazionale, è difesa tribale.
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L'OPERATO DI NORDIO GETTA DISCREDITO SULL’ITALIA Per affrontare i problemi della Giustizia servirebbe un ministro all’altezza
La liberazione dell'assassino, torturatore e stupratore libico Almasri ha gettato discredito sul nostro Paese, imbarazzo profondo per l'umiliazione delle istituzioni. È bastato così poco per dimostrare come false le dichiarazioni di un pessimo governo che dichiara di non essere ricattabile.
Il ministro Nordio è il principale responsabile e per questo abbiamo posto la questione di sfiducia nei suoi confronti. I fatti sono incontrovertibili e la difesa del governo è stata la fiera delle reticenze e delle omissioni con un maldestro tentativo di auto-assoluzione.
Dopo molti giorni di silenzio abbiamo ottenuto nuove dichiarazioni da parte di Meloni che affermava come la decisione della scarcerazione fosse stata presa dalla Corte d'Appello senza che la richiesta della Corte penale internazionale fosse stata trasferita al ministero: bugie smentite dallo stesso Nordio perché tali informazioni erano state ricevute per il tramite dell’ambasciata dell’Aia.
Nordio ha parlato prima di testo lungo, complesso, incomprensibile anche perché scritto in inglese e poi ha detto di averlo analizzato così bene da trovarne lacune e incongruenze: una contraddizione clamorosa per uscire dal grande imbarazzo e trovare una giustificazione in un errore di date.
L'Italia ha bisogno di un ministro della Giustizia non di un pessimo avvocato difensore di uno stupratore.
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PARTECIPAZIONE LAVORATORI: OCCASIONE PERSA, PROPOSTA SNATURATA
Il Pd si è astenuto
Una scatola vuota, che della proposta della Cisl non conserva nemmeno il titolo. La legge sulla partecipazione appena approvata dalla Camera ha di fatto stravolto quella proposta. Ne sono prova i numerosi articoli stralciati, la cancellazione in ben 14 passaggi del riferimento alla contrattazione collettiva, l’esclusione di ogni riferimento alle società partecipate che saranno libere di svendere asset fondamentali del Paese senza nessun coinvolgimento dei lavoratori.
Si è completamente snaturato il senso della partecipazione, perché tutto è demandato alla volontarietà o alla gentile concessione delle imprese. Solo grazie al nostro impegno abbiamo impedito che passasse una norma che avrebbe aperto le porte ai sindacati di comodo e ai contratti pirata, rappresentando una grave regressione sul fronte della rappresentanza dei lavoratori. Per questo il Pd si è astenuto.
Un’occasione persa; dietro una proposta eterea di partecipazione resta la concreta realtà di un governo che indebolisce costantemente i diritti e le tutele di lavoratrici e lavoratori.
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SÌ ALLA LEGGE PER FINANZIARE I VIAGGI DELLA MEMORIA PER LE SCUOLE SECONDARIE
Il Pd ha votato a favore
La legge che prevede un fondo per finanziare i viaggi della Memoria per le scuole secondarie di secondo grado aggiunge un tassello importante al nostro patrimonio legislativo e storico. Ci auguriamo che questo fondo, per ora temporaneo, possa presto diventare strutturale ed aumentare le risorse a disposizione. Sono esperienze che segnano, viaggi nella storia dell’Europa del Novecento, esperienze di formazione dolorose e traumatiche ma necessarie.
Per ricordare e non dimenticare che in quei luoghi solo 80 anni fa si è perpetrato il crimine più atroce ed impensabile contro l’umanità, contro l’idea stessa di umanità.
Questa legge è uno strumento in più per la costruzione di una coscienza comune europea a partire dalle generazioni più giovani, per la riaffermazione di valori di democrazia, pace e uguaglianza. Contro ogni forma di nazionalismo, razzismo, antisemitismo. Vogliamo farlo per le generazioni più giovani, nel nome di Liliana Segre, Sami Modiano, Tatiana e Andra Bucci, Nedo Fiano, Piero Terracina, Settimia Spizzichino, Primo Levi, di tutte e tutti coloro che sono tornati per trasmetterci qualcosa di cui non vogliamo liberarci: il vizio della memoria.
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RAI: OPPOSIZIONI UNITE, IL SERVIZIO PUBBLICO È IN STALLO
Applicare subito l’European Media Freedom Act
I presidenti dei gruppi parlamentari e i capigruppo della Commissione di Vigilanza Rai delle opposizioni hanno presentato una risoluzione unitaria che impegna il governo a rispettare tempestivamente le scadenze previste dall’European Media Freedom Act (EMFA), entrato in vigore nel maggio 2024 e applicabile in Italia a partire dal prossimo 8 agosto 2025.
PD, M5S, AVS, IV, Azione e +Europa chiedono al governo di rimediare ai ritardi e porre in essere tutte le iniziative utili per la piena applicazione del Regolamento europeo, tutelando il ruolo e la funzione della RAI e la professionalità dei suoi dipendenti, superando l’attuale paralisi dell’attività parlamentare della Commissione di Vigilanza.
In Italia le criticità che si registrano nella governance della Rai, così come l’approccio ostile del governo verso alcuni format e trasmissioni del servizio pubblico, evidenziano la necessità di una rapida applicazione delle misure contenute nell’EMFA, proprio a garanzia della funzione del servizio pubblico e del pluralismo, nonché a tutela del giornalismo d’inchiesta.
L’attuale paralisi nella designazione dei vertici dell’azienda del servizio pubblico, che si riverbera persino sull’ordinario funzionamento dell’organismo parlamentare di vigilanza – considerato che la Commissione parlamentare non si riunisce, ormai, da tre mesi – mostra quanto pesi il condizionamento partitico all’interno della Rai.
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DDL SPAZIO: PROTEGGERE SICUREZZA E SOVRANITÀ DIGITALE
No ai ricatti di un privato
Sul ddl Spazio, abbiamo chiesto al governo di scrivere in maniera chiara norme che, ancor più nello scenario geopolitico che stiamo vivendo, mettano in sicurezza l’autonomia e la sovranità digitale del nostro paese.
L’Italia non dovrà mai essere messa sotto ricatto da un soggetto privato straniero che fornisce le connessioni satellitari: questo provvedimento era nato in un’altra era geopolitica ci auguriamo che le vicende che stanno avvenendo in queste ore in Ucraina aprano gli occhi a tutti sulla necessità di inserire paletti chiari e inequivocabili.
Grazie alle proposte e agli emendamenti del Pd sottoscritti anche da M5S e AVS Azione, nell’articolo 25, quello che definisce la riserva di capacità trasmissiva nazionale, viene introdotto il tema della salvaguardia della sicurezza nazionale e del ritorno industriale per il sistema Paese.
Se si guarda all’interesse nazionale, va data priorità alle imprese alle strategie nazionali ed europee e solo in caso di comprovata impossibilità attraverso il coinvolgimento di paesi appartenenti alla Nato sempre attraverso il coinvolgimento di soggetti pubblici e istituzionali.
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NUCLEARE: PAROLE VUOTE, PROGETTI VAGHI, NESSUNA CHIAREZZA SU LINEA GOVERNO
Dall’audizione di Urso nessun chiarimento
Dall’audizione del ministro Urso nelle commissioni Attività Produttive e Ambiente della Camera ci aspettavamo risposte chiare su costi, tempi del programma nucleare e sull'annunciata joint venture tra Ansaldo, Leonardo e Enel.
Invece non c'è stata alcuna delucidazione, neanche su quello che dovrebbe esserne il piano industriale. Per l'ennesima volta, il ministro non ha fatto alcuna chiarezza sul programma nucleare, il disegno di legge del governo è vuoto, e il ministro di fatto non ha detto niente, perdendosi in riflessioni generali di una banalità sconvolgente.
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PRESENTATE DUE INTERPELLANZE URGENTI AL GOVERNO
Su lavoratori de "La Perla" e su edificio di Via Cerbara nel Municipio VIII di Roma
Ci sono più di 50 lavoratrici e lavoratori dell'azienda 'La Perla' che sono fuori dalla copertura degli ammortizzatori sociali. Mentre è in corso la procedura per individuare la nuova proprietà è fondamentale garantire quelle lavoratrici e quei lavoratori ad oggi non coperti dagli ammortizzatori sociali. 'La Perla' è un presidio produttivo di immenso valore ed eccellenza del Made in Italy. E' indispensabile individuare una modalità tecnica di salvaguardia dei lavoratori e delle lavoratrici interessati, ma purtroppo al momento è arrivata solo una generica dichiarazione di attenzione dalla sottosegretaria Giuseppina Castiello, senza alcun impegno concreto. Il ministero del Lavoro deve mettere in atto tutte le procedure possibili per risolvere il problema e non perdere la grande qualità rappresentata dal know-how di queste lavoratrici e lavoratori.
La seconda interpellanza riguarda il fatto che il governo conferma che l'edificio fatiscente di Via Cerbara nel Municipio VIII di Roma, non verrà rimesso a nuovo e utilizzato come casa e ospedale di comunità come previsto dal piano Pnrr. Perche' la Regione Lazio ha atteso così tanto per definire, insieme all'Asl RM2, un nuovo programma di realizzazione di case e ospedale di comunità per il Municipio VIII?. Oltre alla gravità socio-sanitaria dovuta alla mancanza delle case e ospedali di comunità in una zona periferica di Roma, resta aperta la questione su quale sviluppo avrà l'edificio di Via Cerbara destinato alla demolizione, senza ricostruzione, con conseguente vuoto urbano. I fondi Pnrr del progetto iniziale sono stati perduti o sparpagliati, con rimodulazione, in altri progetti di cui non c'e' alcuna certezza di realizzazione entro la scadenza del 2026. Tutto questo non risolve i problemi dei cittadini del Municipio VIII e la questione è rimandata a data da destinarsi.
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ACCADE ALLA CAMERA
A cura del Gruppo Parlamentare del Partito democratico
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NO AI TAGLI AGLI ALLOGGI UNIVERSITARI
Foti dovrebbe essere il ministro attuatore del piano Pnrr, non il suo commissario liquidatore: in gioco è il futuro dell'Italia. È quanto abbiamo dichiarato in Aula durante il question time.
Sul Pnrr i conti non tornano e per colpa del governo è diventato il Piano nazionale dei ritardi e dei rinvii. La spesa è ferma al 50% delle risorse ottenute, al 30% di quelle complessive e restano ancora 130 miliardi di euro da mettere a terra.
Serve un'operazione verità perché il governo ha fatto disastri utilizzando la teoria Salvini: per eliminare i ritardi, si eliminano i progetti. L'esecutivo ha tagliato centomila posti negli asili nido, 500 case di comunità e miliardi di investimenti nelle periferie. E adesso dalla stampa apprendiamo che c'è la volontà di tagliare anche sui posti letto per gli alloggi universitari.
Questi progetti sono fondamentali e non si possono tagliare: il caro affitti e la carenza degli alloggi sono un'emergenza. Non si tratta di piccoli interventi ma di investimenti strategici per garantire il diritto allo studio a tutti gli studenti in ogni area del Paese.
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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA
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Sistema sanzionatorio Da martedì esame e votazioni sul Ddl di delega al Governo per la riforma organica e il riordino del sistema sanzionatorio nonchè ulteriori disposizioni in materia finanziaria.
Malattie oncologiche Da martedì esame e votazioni sulle disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche.
Ddl spazio Da martedì esame e votazioni sul provvedimento recante disposizioni in materia di economia dello spazio.
Veicoli fuori uso con fermo amministrativo Da martedì anche l’esame con votazioni del provvedimento riguardante le disposizioni in materia di cancellazione dai pubblici registri dei veicoli fuori uso sottoposti a fermo amministrativo.
Mozione Nel corso della settimana all'esame dell'Aula anche la mozione concernente iniziative per contrastare il rincaro dei costi dell'energia per famiglie e imprese.
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