e-letter n. 61 - 12 ottobre 2019

NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL DEF

Misure per la crescita

Cosa abbiamo ereditato dal passato? In tema di crescita, zero. Un peggioramento del quadro internazionale lo ha in parte determinato, ma le maggiori responsabilità vanno a ricadere sui fattori che hanno fatto crollare la fiducia nella metà dell'anno scorso. È chiaro che bisogna cambiare prospettiva. Serve imboccare un sentiero di crescita sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale, oltre che di finanza pubblica. Le spinte di crescita possono arrivare da: il blocco dell'aumento dell'IVA, la riduzione del cuneo fiscale, l'accelerazione degli investimenti della pubblica amministrazione locale, un'ulteriore riduzione di spesa per interessi.

L'elenco delle misure strutturali necessarie a questo Paese è lungo. Alcune particolarmente importanti sono: misure per l'istruzione, il capitale umano è la ricchezza più grande di un Paese, è quella che produce benefici più significativi in termini di crescita nel medio periodo, è quella che richiede più sforzo istituzionale; misure per la famiglia e l'occupazione: l'occupazione femminile, è un driver fondamentale per la crescita; una riforma del sistema fiscale, troppo vecchio ed obsoleto.

• Intervento di Pier Carlo Padoan

LA GRONDA DI GENOVA

Va fatta affrontando le eventuli problematicità del territorio

La città di Genova è stata colpita da una tragedia atroce nell'agosto 2018, una ferita alla città, una ferita al Paese che, oltre ai lutti, ha evidenziato come non ci siano infrastrutture adeguate per quello che è il primo scalo del Paese. Noi abbiamo superato la logica del contratto che animava il precedente governo, tu fai una cosa che va bene a te, io ne faccio un'altra che va bene a me, su quelle su cui non siamo d'accordo le prendiamo e le mettiamo in un cassetto. Questo metodo è abolito: la Gronda si fa, ma si affrontano le eventuali problematicità che emergeranno dal confronto con il territorio e con gli enti locali.

• Dichiarazione di voto di Andrea Orlando

TECNOLOGIA 5G

Sì al suo sviluppo, No a fake news

Il dibattito di questi giorni, in materia di salute in relazione ai campi elettromagnetici, con particolare riferimento al 5G, ha evidenziato come sia necessario un approfondimento in modo da sgombrare il campo su false notizie e consentire all’Italia una posizione matura, capace di saper coniugare progresso, scienza e tutela della salute. Per l'Istituto superiore di sanità l'esposizione delle persone ai campi attualmente utilizzati per le telecomunicazioni sono molto inferiori rispetto ai limiti fissati per prevenire gli effetti termici. E non vi è motivo di ritenere che le esposizioni delle persone aumenteranno significativamente e che siano pericolose; anzi i dati evidenziano che proprio l'avanzamento tecnologico rende meno impattante il 5G rispetto alle altre tecnologie. Non possiamo, dunque, assistere inermi al proliferare di fake news. Noi chiediamo che ci sia un adeguato monitoraggio sull'inquinamento elettromagnetico, ma anche un'adeguata informazione partendo dai dati scientifici. Abbiamo rispetto di chi è preoccupato, ma non possiamo assecondare fobie che penalizzino il Paese. Non possiamo perdere il vantaggio competitivo che l'Italia ha su questa tecnologia: abbiamo assegnato in anticipo, rispetto agli altri Paesi, le bande di frequenza e abbiamo generato per lo Stato introiti pari a 6 miliardi 550 milioni, rispetto ai 2 miliardi e mezzo previsti nella legge di bilancio 2018.

• Dichiarazione di voto di Vincenza Bruno Bossio
• Dichiarazione di voto di Antonello Giacomelli

50° ANNIVERSARIO DELLA TRAGEDIA DEL VAJONT

Conoscere, ricordare, evitare di ripetere quei drammatici errori

In Aula abbiamo onorato la memoria delle vittime della catastrofe del Vajont. Pochi mesi fa, le comunità colpite dal disastro hanno ricevuto la visita del Presidente Mattarella, che riconoscendo le colpe dello Stato, ha portato le scuse della comunità nazionale e ha voluto incontrare i superstiti e le scuole come simbolo, da una parte, della memoria del disastro e, dall'altra, della rinascita dei nostri territori affidata alle nuove generazioni. Il 9 ottobre è diventata la Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali, causati da un incosciente sfruttamento della natura da parte dell'uomo. Tragedie come il Vajont sono per il Paese una grande lezione per continuare a coltivare la cultura della prevenzione. Chi oggi fa parte della classe dirigente di questo Paese ha il dovere di imparare dagli errori e dagli orrori e di pianificare la presenza dell'uomo in armonia con la natura.

• Intervento di Roger De Menech

STABILIZZAZIONE DEI LAVORATORI PRECARI ANPAL

Abbiamo chiesto al governo di mettere in campo iniziative volte alla stabilizzazione per tutti i 654 lavoratori precari di Anpal servizi s.p.a. È la sesta volta che portiamo in Aula, come gruppo parlamentare, il problema dei precari, che viene ovviamente da lontano, ma noi non abbiamo mai smesso di batterci. Sono 654 persone preparate e altamente formate e sono coloro che dovrebbero accompagnare la lotta alla disoccupazione. Saremo pienamente soddisfatti quando insieme avremo risolto il problema.