n. 67 - 23 novembre 2019

CRISI INDUSTRIALI

Rilanciare con competitività, innovazione, investimenti 

Il governo è venuto in Aula per informare il Parlamento sui 150 tavoli di crisi; sulle 400 città inserite nelle aree di crisi non complesse; sulle 19 aree di crisi complesse: la fotografia di un’Italia che da molti anni ha difficoltà industriali. Dal 2014 non siamo stati fermi. Industria 4.0, i bonus per l’edilizia, la nuova Sabatini sono solo alcuni dei tanti interventi che abbiamo messo in campo per dare delle risposte. La globalizzazione ha visto la crescita soprattutto dei Paesi asiatici, grazie anche al raddoppio del Canale di Suez. La stessa Mittal, mentre sta per chiudere Taranto, compra per 6 miliardi di dollari una delle più grandi aziende dell’India. Decide di investire lì, con un risparmio al ribasso sul costo del lavoro, sul costo sociale dell’impresa, sui costi ambientali. Questo è lo scenario nuovo, e noi dobbiamo decidere se competere al ribasso come Mittal e quindi abbassare i salari, abbassare i diritti, abbassare la qualità del lavoro e della nostra produzione oppure decidere di competere al rialzo stando sul tema della competitività, dell’innovazione, della cultura e della crescita delle imprese. Abbiamo un grande progetto per il nostro Paese, si chiama green new deal e Taranto rappresenta il nostro banco di prova: costruire e investire in nuove tecnologie; sburocratizzare; riqualificare e rigenerare delle nostre imprese. Per noi questa è la strada da seguire.

TEMI DELLA SETTIMANA

EMERGENZA VENEZIA

Bel segnale del Parlamento, ora aggiornare legge Speciale

Il Parlamento si è stretto intorno a Venezia e ha votato quasi all’unanimità (solo 3 voti contrari) una mozione a prima firma Pd che prevede misure a sostegno di Venezia e Chioggia, sgravi fiscali, contributi per i danni subiti, la sospensione del pagamento di bollette, tasse e mutui. La mozione impegna, inoltre, il governo a insediare a Venezia un Centro internazionale sui cambi climatici e a definire la ZES (zona economica speciale). La Lega non aveva mai avuto il coraggio di farlo, noi l’abbiamo proposta e approvata in Parlamento. Ora bisogna realizzarla. È solo un punto di partenza. Urge, infatti, finanziare la Legge Speciale e aggiornarla. Affrontare il tema del flusso quotidiano di turisti, le Grandi Navi, il moto ondoso, il problema della residenza e il ripopolamento della città storica, le bonifiche a Porto Marghera. Inoltre non è più rinviabile la pulizia dei suoli inquinati che sversano i veleni in laguna.

 

RIORGANIZZAZIONE DEI MINISTERI

Scelte di buon senso, non demagogia

Una riorganizzazione delle funzioni dei nostri ministeri basata sulla valorizzazione della nostra storia, del nostro patrimonio storico ma anche delle nostre politiche gestionali. Bene dunque l’approvazione di questo decreto legge. Il turismo torna al ministero dei Beni Culturali, il commercio estero al ministero degli Esteri e il ministero dell’Ambiente assume come centrali le politiche di transizione ecologica.

 

COOPERAZIONE AEROSPAZIALE E DI DIFESA TRA ITALIA E USA

Acquisto di velivoli F-35

Dobbiamo sottrarre dalla polemica quotidiana quello che è un tema strategico per il sistema Paese. Continuità e solidità non vuol dire staticità delle decisioni, ma capacità di costruire un impianto di relazioni internazionali che non subiscano oltre misura le logiche del consenso interno. Anche da questo si riconosce l'autorevolezza di un Paese. Il programma relativo all'acquisizione dei velivoli di quinta generazione denominati F-35 è importantissimo per l'Italia e per le nostre Forze armate, in grado di garantire il rinnovamento della nostra componente aerea. Il programma F-35 non è un semplice contratto di acquisizione di sistemi d'arma, ma qualcosa di più impegnativo, perché prevede una partecipazione del nostro Paese nell'ultima e più delicata fase realizzativa del velivolo nello stabilimento di Cameri, in provincia di Novara. Questa attività ci garantisce il ruolo di partner di primissimo piano nel programma.

QUESTION TIME

AUTONOMIE, FINALMENTE DALLE PAROLE AI FATTI

Abbiamo chiesto al governo quale sia lo stato di attuazione del processo di autonomia differenziata e quali iniziative intenda intraprendere per garantire al Parlamento un ruolo centrale. La risposta del ministro Boccia è stata molto soddisfacente e incoraggiante. Finalmente si passa dalle parole ai fatti, da un’autonomia solo sbandierata per i comizi, a un’autonomia praticata. La legge quadro che il ministro Boccia ha annunciato è il primo passo per portare a casa quel risultato che da troppi anni i cittadini di tutto il Paese attendono. Un’autonomia responsabile, un’autonomia dei territori, che torni a dare efficienza al servizio pubblico. Bene dunque la legge quadro, e bene il rafforzamento contenuto al suo interno dell’interazione tra governo, Parlamento e territori. L’autonomia deve basarsi sul principio di sussidiarietà che avvicini il servizio pubblico ai territori, non vogliamo costruire nuovi centralismi.

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Decreto sisma
Lunedì dalle ore 10.30, esame delle disposizioni per l'accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici.

Decreto scuola
Da lunedì, esame delle misure straordinarie in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca.

Decreto fiscale
Da venerdì, discussione generale delle disposizioni urgenti in materia fiscale.

Contro il bullismo
Da giovedì, esame della proposta di legge sul contrasto e la prevenzione del bullismo.

Emergenza climatica
Da lunedì, esame delle mozioni concernenti iniziative in relazione all'emergenza climatica e ambientale.

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