n. 112 - 17 aprile 2025

 UN DECRETO BOLLETTE TARDIVO, SENZA CORAGGIO E INSUFFICIENTE

Mancano misure strutturali

 

Il decreto voluto dal governo è un provvedimento tardivo, perché è un anno che il prezzo della luce e del gas è in costante aumento. Il gas oggi costa il 104% in più rispetto ad un anno fa e l’energia elettrica il 76% in più.

Il Partito Democratico aveva sottolineato l’urgenza del problema anche nel corso dell’esame dell’ultima Legge di Bilancio, ma come sempre da parte del governo non c’è stata alcuna capacità di ascolto.

Solo ora è intervenuto con questo decreto legge, che accoglie alcune proposte del Partito Democratico, come ad esempio sul rinvio delle aste per i clienti vulnerabili, sul rafforzamento del ruolo di acquirente unico e sullo sconto in fattura per il bonus elettrodomestici, ma resta assolutamente insufficiente.

Mancano misure strutturali per ridurre permanentemente il costo dell’energia elettrica, che da noi è il più alto d’Europa ed è cresciuto di più rispetto agli altri paesi. Al governo continua a mancare il coraggio di intervenire sui meccanismi di formazione dei prezzi dell’energia elettrica: la chiave per ridurli è il disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas naturale – che è la fonte più costosa e instabile – come è stato fatto con successo in Spagna e Portogallo.

TEMI DELLA SETTIMANA

MISSIONI INTERNAZIONALI: FERMARE CONFLITTI PER PACI GIUSTE

SÌ del Pd alle missioni in Libano, Iraq, Corno d’Africa, NO a Guardia libica
 

Abbiamo votato sì alla partecipazione italiana alle missioni internazionali di pace. Lo facciamo perché la pace è un bene indivisibile: non esistono più conflitti locali ma conflitti che ovunque accadano minano la sicurezza del mondo intero.

Ogni Paese è chiamato a concorrere per conseguire pace e stabilità e l'Italia lo fa in piena coerenza con l'art.11 della Costituzione che, rifiutando la guerra come strumento di soluzione dei conflitti, impegna il nostro Paese a partecipare alle azioni messe in essere per fermare chi i conflitti li suscita e ricorre alla guerra.

Ciò è tanto più vero oggi di fronte a uno scenario internazionale caratterizzato da conflitti particolarmente acuti, quali la guerra in Ucraina e i molti conflitti che scuotono il Medio Oriente, a partire dal conflitto israelo-palestinese che richiede un impegno molto più determinato per fermare la guerra, ottenere la liberazione degli ostaggi e rimettere in moto un processo di pace e sicurezza per entrambi i popoli. E sono coerenti con questo impegno la partecipazione italiana alle altre missioni in Libano, in Iraq, nel Mar Rosso, come nel Corno d'Africa.

In questo contesto non abbiamo votato a favore degli accordi con la Guardia Costiera Libica e con la Tunisia situazioni caratterizzate da gravi e continuate violazioni dei diritti umani. E ci siamo astenuti sulle misure per il Niger per l'opacità di quella decisione.

 

MOZIONE UNITARIA PD M5S AVS SUL MEDIO ORIENTE

Dal governo solo parole di circostanza

 

Abbiamo presentato una mozione unitaria, Pd M5s e Avs, sul Medio Oriente. Per riaccendere un faro di attenzione. Gaza è ripiombata nel silenzio. Questa mozione vuole suscitare un dibattito in Parlamento e nel Paese.

C'è la chiara e netta condanna del 7 ottobre. Nessuno di noi ha tardato un istante per condannare questa violenza e questo terrore. Ma dal governo non abbiamo sentito una parola di condanna dell'apocalisse umanitaria in corso a Gaza, mai una voce che dall'Ue si sia alzata per chiedere la tregua e il cessate il fuoco, per liberare gli ostaggi e anche per portare a Gaza gli aiuti umanitari.

Se già prima avevamo sentito poche e confuse parole dal governo italiano, da quando è stato eletto Trump non sentiamo più neanche quelle. Chiediamo al governo italiano e all'Europa di riconoscere lo Stato di Palestina. Speriamo che il messaggio arrivi e forte e chiaro e speriamo ci sia una risposta. Chiederemo che la mozione venga calendarizzata quanto prima. Il testo è aperto a tutte le forze politiche ma sin qui dal governo sono arrivate solo risposte di circostanza e di fronte a un massacro non possono esserci risposte di circostanza.

 

SUI CONCORSI PA ZANGRILLO RIFERISCA IN PARLAMENTO

Quello non idoneo è lui

 

Abbiamo chiesto un’informativa urgente del ministro Zangrillo. Vogliamo un momento di confronto sull’azione di rinnovamento della pubblica amministrazione. 

Ci sarebbe l’opportunità di procedere affiancando alla nuova stagione di concorsi anche gli interventi di scorrimento delle graduatorie e le proroghe necessarie per dispiegare tutte le risorse disponibili per servizi migliori ai cittadini. Invece la priorità del ministro è insistere su assurde norme blocca idonei.

È grave questa scelta e ancor di più la motivazione e cioè che per il ministro gli idonei vanno ritenuti bocciati ai concorsi. Un’assurdità dal punto di vista giuridico, politico e della conoscenza della realtà. Si tratta di un pugno in faccia a una generazione che ha fatto sacrifici per studiare e superare i concorsi e di uno schiaffo a chi già lavora nella pubblica amministrazione attraverso lo scorrimento delle graduatorie. L’unico vero non idoneo è il ministro Zangrillo.

 

STOP AL SALASSO DEI FARMACI VETERINARI

Proposta di legge PD per abbattere i costi

Un italiano su tre ha un cane o un gatto in casa. Le spese veterinarie sono molto care e chi ha un animale da compagnia lo sa bene.

Perché le aziende di farmaci veterinari continuano a speculare su questo tema? Perché un farmaco veterinario costa quasi 5 volte di più di quello per umani?

Durante la conferenza stampa alla Camera, abbiamo presentato una proposta di legge, a prima firma Patrizia Prestipino, sui farmaci veterinari per dare una risposta a tutte queste domande. Gli stessi veterinari si trovano in grande difficoltà a causa dell'elevato prezzo dei farmaci. Noi con questa proposta di legge vogliamo dare il via libera alla somministrazione di farmaci umani per animali con lo stesso principio attivo ad un costo fino a 5 volte inferiore e a farmaci veterinari generici ed equivalenti a prezzi più accessibili, con una riduzione di almeno il 20%.

Ci auguriamo che questo governo di centrodestra capisca che è necessaria una normativa in questo senso. Rendere i farmaci veterinari più accessibili è una scelta morale, etica e politica fondamentale.

 

GOVERNO RIFERISCA IN AULA SU BUCO DI BILANCIO INPS

I condoni presentano il conto

I condoni presentano sempre il conto, soprattutto a chi li fa, e a chi si è presentato come l'alfiere dell'abolizione della riforma Fornero mentre non riesce neanche a bloccare l'aumento dell'età pensionabile.

Abbiamo chiesto alla Ministra Calderone di riferire all'Aula se è vero che c'è un buco di quasi 7 miliardi, certificato dal Consiglio d'indirizzo e vigilanza, nel bilancio dell'Inps al netto dei condoni che si sono succeduti nel corso degli ultimi anni.

Non sono numeri strumentalizzabili, sono dati che fanno il paio con l'approssimazione da parte del governo sul tema previdenziale, che aveva fatto tante promesse disattendendole tutte, sabotando Opzione Donna, aumentando l'età pensionabile ed eliminando tutti gli istituti di flessibilità in uscita.

 

PER LA RAI SERVE UNA GOVERNANCE AUTONOMA

 

E una vera transizione digitale. Applicare il Freedom Media Act

 

Le opposizioni, insieme, hanno compiuto un lavoro straordinario, costruendo una proposta di riforma condivisa per garantire l’autonomia e l’indipendenza del servizio pubblico radiotelevisivo. È ora di applicare il Regolamento europeo sul Freedom Media Act, senza ulteriori rinvii. 

Se entro l’8 agosto l’Italia non recepirà pienamente le direttive europee, il rischio è concreto: una procedura d’infrazione che si tradurrebbe in un ulteriore danno economico per i cittadini e in un colpo alla credibilità democratica del nostro Paese.

 La Rai deve tornare a valorizzare le enormi risorse interne all’azienda. Il servizio pubblico deve trasformarsi da semplice broadcaster a digital media company, in grado di competere ad armi pari con gli altri attori del mercato europeo, e di investire davvero nella cultura, nell’innovazione e nell’informazione libera. Quella che proponiamo non è solo una riforma tecnica, ma una battaglia di civiltà e di democrazia, per difendere l’indipendenza dell’informazione e il diritto dei cittadini ad avere una Rai moderna, trasparente e libera.

 

GOVERNO NEL CAOS, DECRETO P.A. FERMO

Lavoratori e amministratori locali ancora senza risposte

Il Parlamento è fermo. Il decreto sulla Pubblica Amministrazione bloccato dal caos di una maggioranza allo sbando. I pareri del governo non arrivano, si continua a perdere tempo, mentre fuori da qui ci sono lavoratori, lavoratrici e amministratori locali che aspettano risposte a problemi reali.

La norma sulla cassa integrazione per le lavoratrici de La Perla? Cancellata, rimossa dal tavolo come se non fosse mai esistita, dopo le tante promesse fatte alle forze sindacali. Altro che attenzione al sociale: qui si stracciano accordi, si ignorano emergenze, si disprezza apertamente il confronto. Al suo posto, emendamenti scritti per accontentare l’esponente di maggioranza di turno: norme senza alcun reale impegno economico da parte del governo che servono solo ad alimentare piccoli interessi e rendite di posizione.

Uno spettacolo indegno, un’umiliazione continua per il Parlamento. Continuare a silenziare le proposte delle opposizioni e delle parti sociali, inoltre, è un insulto al Paese. E su questo, non faremo passi indietro.

 

ZONE MONTANE: DAL GOVERNO SOLO ANNUNCI E NESSUNA RISORSA

Per il Pd il sostegno ai territori montani è una priorità

Per capire l’importanza del ruolo dei comuni montani, non bisogna dimenticare che il 35 per cento del territorio italiano è definito montuoso. Parliamo di 3.538 comuni montani, il 43,7 per cento delle amministrazioni comunali distribuite in tutte le regioni e in particolare al Nord.

L'idea del governo di proporre al Parlamento un testo di legge che ha l'ambizione di occuparsi in maniera organica dei territori montani non poteva che essere accolta con favore dal nostro partito. Di più, la consideriamo una priorità. Purtroppo, però, tra le buone intenzioni del titolo e la realtà dell'articolato, si apre un solco profondo. Anche questo provvedimento rivela i limiti della destra al governo, che svuota di senso gli obiettivi che dichiara. Rivelandosi un'operazione politica che, tra ambiguità e contraddizioni, finisce per illudere proprio quelle comunità che dice di voler sostenere.

Rischia fortemente di essere una legge solo di facciata, che non garantisce un vero contrasto allo spopolamento, illude, crea aspettative che non potrà mantenere e tutte le disposizioni, in assenza di risorse adeguate, rischiano di rimanere sulla carta. Come al solito da questa destra molti annunci ma privi di reale efficacia.

QUESTION TIME

SITUAZIONE DISASTROSA PER IL TRASPORTO FERROVIARIO

Salvini totalmente inadeguato

Il trasporto ferroviario è nel caos. Da mesi cittadini e pendolari sono ostaggio di ritardi, guasti e cancellazioni che condizionano pesantemente la vita quotidiana e la mobilità nel nostro Paese. A tutto questo si aggiunge l’inaccettabile difficoltà per i passeggeri a ottenere rimborsi, mentre il costo dei biglietti aumenta vertiginosamente, fino al 51% in più durante le festività, secondo l’Osservatorio Federconsumatori.

In questa situazione il Ministro Salvini continua a nascondersi dietro annunci generici e ipotesi infondate di sabotaggi, smentite ora anche dalla relazione ufficiale della Polizia ferroviaria. Mentre i cittadini vivono ritardi sistematici e guasti quotidiani, lui preferisce occuparsi d’altro, dimenticando di essere il Ministro dei Trasporti.

Abbiamo chiesto al governo di assumersi la responsabilità politica di quanto sta accadendo. Non è accettabile che i disservizi diventino la normalità. La mobilità è un diritto, e come tale va garantito con un servizio efficiente, sicuro e accessibile.

 

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

 

Funzionalità PA
Da martedì esame e votazioni sul provvedimento recante disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni.

Def
Giovedì, a partire dalle ore 9, esame e votazioni sul Documento di finanza pubblica 2025.

80esimo anniversario della Liberazione Giovedì 24 aprile  celebrazione della ricorrenza dell’80esimo anniversario della Liberazione.

Zone montane                     
Da giovedì votazioni sul disegno di legge in merito alle disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane.

Riduzione orario di lavoro
Da giovedì esame e votazioni sul provvedimento riguardante le disposizioni per favorire la stipulazione di contratti volti alla riduzione dell'orario di lavoro.

Obesità
Da giovedì esame e votazioni sul provvedimento riguardante le disposizioni per  la cura dell'obesità.

Vittime errori giudiziari                                    Da giovedì discussione con votazioni della proposta di legge riguardante l’istituzione della Giornata nazionale “Enzo Tortora” in memoria delle vittime di errori giudiziari.

Mozione
All'esame dell'Aula anche la mozione su monitoraggio e stato di attuazione del PNRR.