Mo: Graziano, mentre Crosetto dice parole di buon senso, Meloni e Tajani si astengono su risoluzioni Onu
Grazie ai nostri militari presenti nelle missioni di pace
Grazie ai nostri militari presenti nelle missioni di pace
“Noi pensiamo che è inaccettabile l’attacco all’UNIFIL, bisogna lavorare per la de-escalation ma soprattutto perché attaccare una missione di pace quella dell’UNIFIL significa attaccare il mondo. Siamo molto preoccupati per lo stato di sicurezza dei nostri militari lì. Il governo venga in aula al più presto per riferire sulla situazione in Libano, lo stato dei colloqui con gli altri paesi europei, e con gli altri paesi internazionali. Tutto questo deve essere fatto velocemente perché l’obiettivo è lavorare per la pace e provare a restare su quel terreno”.
"Se il principio di sovranità territoriale è valido, deve valere per tutti. E quindi se contro Vladimir Putin sono partite le sanzioni e nessuno si sogna di vendergli armi, lo stesso metro deve essere utilizzato nei confronti del governo israeliano, altrimenti il doppio standard ci seppellirà - lo ha dichiarato in un'intervista a Today.it, Laura Boldrini, deputata e promotrice, insieme al professor Massimo Amato e al giornalista Gianni Giovannetti, dell'appello #StopCrimesInPalestine che ha già raggiunto le 30mila firme su Change.org -.
"Il doppio standard ci seppellirà. L'Europa non ha perso tempo, giustamente, ad emettere sanzioni contro la Russia per l'invasione dell'Ucraina. Questo, però, non è successo per quello che da undici mesi accade a Gaza e anche in Cisgiordania. E' una grave perdita di credibilità agli occhi del mondo intero. Come facciamo a chiedere il rispetto dei diritti umani ad altri paesi quando noi per primi usiamo due pesi e due misure a seconda di quale sia lo Stato interessato?
"Quello che da più parti e da diverso tempo si era paventato è successo: il conflitto in Medio Oriente si è ormai allargato. Stupisce chi parla ancora di "evitare l'escalation" perché è già in atto. Lo dimostra la strage di bambini drusi nel Golan, l'attacco di Israele a sud di Beirut nel tentativo di colpire il vice capo di Hezbollah, non è chiaro se riuscito o no, il missile lanciato da Israele a Teheran per uccidere Haniyeh, capo politico di Hamas.
"Non dicano mai più "due popoli e due stati". Tajani, Meloni e qualsiasi esponente del governo e della maggioranza non vengano mai più in Parlamento a dire che sostengono la soluzione "due popoli e due stati", perché non è vero. Oggi la maggioranza ha respinto le mozioni di Pd, Avs e M5S che chiedevano il riconoscimento dello Stato di Palestina, un passo necessario e determinante perché in Medio Oriente si possa riavviare un processo di pace che consenta di vivere in pace, libertà e sicurezza sia agli israeliani sia ai palestinesi.
Interveniamo in quest'Aula, come facciamo ormai da diverso tempo, per chiedere al Governo di attivarsi con urgenza per una condanna netta della strage continua di civili, donne e bambini a Gaza che non hanno più rifugio perché anche nel loro rifugio precario rischiano di essere bruciati vivi; per il rispetto del cessate il fuoco chiesto dalle Nazioni Unite e lo stop all'utilizzo della fame come arma di guerra e lo sblocco degli aiuti umanitari che per i bambini fanno la differenza fra la vita e la morte e per il riconoscimento anche da parte del nostro Paese dello Stato di Palestina, come h
È tempo di fermare il governo israeliano. La strage di Rafah segna l’ennesima violenza contro civili, molti bambini. L’Europa faccia la sua parte per imporre il cessate il fuoco e il riconoscimento dello stato di Palestina. Due popoli, due stati è l’unica strada possibile.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
"Il diritto internazionale e il diritto umanitario internazionale vanno rispettati da tutti, senza eccezioni e chi si macchia di crimini di guerra o crimini contro l'umanità va perseguito. Anche in guerra, infatti, esistono le regole e nessuno può pensare di agire al di fuori della legalità internazionale.