Rai: Giacomell, Cda rispetti legge ed eviti contenziosi legali
Casellati e Fico difendano autonomia servizio pubblico
Casellati e Fico difendano autonomia servizio pubblico
“La convocazione dell’ufficio di presidenza della Commissione di Vigilanza è un atto importante perché riafferma le prerogative del Parlamento rispetto al meccanismo di nomina dei vertici della Rai”. Lo dichiara Carla Cantone, componente Pd in Commissione Vigilanza Rai, a proposito della convocazione dell’ufficio di presidenza della commissione fissato perdomani.
“Se sono vere le dichiarazioni riportate dalle agenzie, il consigliere Foa non ha molto chiare le norme che regolano la Rai ed il servizio pubblico. Non è in alcun modo compito dell’azionista, da cui lui dice di continuare ad attendere indicazioni, entrare nel merito della elezione del presidente della Rai. Il governo indica l’amministratore delegato non il presidente. La legge attribuisce esclusivamente al cda il compito di nominare il presidente (che diventa tale solo con il voto di 2/3 della vigilanza) e non prevede alcun ruolo diretto dell’azionista.
“Il capogruppo grillino alla Camera, on. D'Uva, implora l'aiuto di Forza Italia sulla Rai. E' l'esempio più eclatante della loro principale preoccupazione : occupare più poltrone possibili. L'unico, vero cambiamento di cui sono ormai insuperabili. Sono davvero ridotti male.“ Così su Twitter Emanuele Fiano, deputato del Partito Democratico.
“Il tentativo della maggioranza di giocare ad asso pigliatutto con la Rai è stato fermato in Commissione di Vigilanza. Ora prendano atto della decisione e rispettino le regole”.
Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico-
Non la considero una vittoria. La ritengo comunque una sconfitta. Per la Rai. Perché mai saremmo voluti arrivare al punto di dover bocciare in Commissione Vigilanza un candidato presidente. Ma Foa non poteva essere una figura di garanzia, capace di occuparsi della più grande azienda culturale del paese. Ora Salvini e Di Maio dovranno ricominciare daccapo. Speriamo questa volta lo facciano con meno arroganza e senza avere come unico obiettivo quello di occupare poltrone.
Lo ha scritto su Facebook il vice presidente della Camera, Ettore Rosato.
“Il re delle fake news non può diventare presidente Rai. Un disinformatore che guida l’informazione pubblica. Eccolo il cambiamento gialloverde”.
Lo scrive su Twitter Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico.
Il Presidente del Consiglio revochi la proposta di nomina di Marcello Foa come Presidente della Rai. I suoi pronunciamenti via social sono una vergogna per chi dovrebbe rappresentare tutti i cittadini nella maggiore impresa culturale del Paese, e invece sono zeppi di offese al Presidente della Repubblica e di volgari accuse alle attuali forze di opposizione. Mai nella nostra storia repubblicana le forze di governo avevano osato un tale attacco al pluralismo dell’informazione pubblica con la scelta di un Presidente come Foa, che sicuramente non ha un profilo di garanzia.
“Se questo #Foa è il presidente della Rai, aspettiamoci un servizio pubblico di raro servilismo verso il potere legastellato. Si sciacqui la bocca prima di parlare del presidente #Mattarella”
Lo scrive su Twitter Gennaro Migliore, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, riferendosi a un post di Marcello Foa del 27 maggio.
"Questo è il presidente della Rai? Ma stiamo scherzando? Uno che potrebbe essere imputato per vilipendio? Questa maggioranza ormai non ha più il senso della vergogna".