19/03/2019 - 15:33

"Dal presidente Conte abbiamo sentito le solite parole vuote sul riconoscimento dell’approccio europeo e sulla necessità di avere in Europa unità di intenti e spirito solidale. Peccato che poi nei fatti il governo faccia precisamente il contrario. Sulla Brexit Conte viene in Aula e non dice cosa farà il governo se la Gran Bretagna chiederà una proroga. La domanda non è peregrina, perché gli amici sovranisti di Salvini hanno chiesto di bloccarla. Ma ancora una volta Conte si sottrae e non sa rispondere al Parlamento.

Sulla Cina il governo ha scelto una strada molto lontana dalla coesione europea di cui parla, perché siamo completamenti isolati. Il presidente del Consiglio sostiene che non è un accordo internazionale, che non è vincolante, volendo farci credere che Xi Jinping venga da Pechino per firmare un accordo che non vale niente. È vero che il memorandum non è vincolante, ma proprio quello è il problema: perché il suo valore è esclusivamente politico. I cinesi vengono a mettere una bandierina in uno dei Paesi del G7 e in cambio il governo vorrebbe chiedere più business. Quindi mentre Xi Jinping incassa subito un risultato storico, la nostra utilità è futura e sperata e non è detto si verifichi. Il punto con la Cina è la reciprocità: l’accordo va fatto, ma non bisogna genuflettersi. È il raggiungimento di un fine lodevole nel peggiore dei modi. Perché si sta svendendo la nostra capacità di negoziare e soprattutto la nostra sovranità nazionale, che per essere un governo sovranista è veramente un paradosso".

Lo ha detto il deputato del Pd Ivan Scalfarotto, intervenendo in Aula durante la dichiarazione di voto sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio sul prossimo Consiglio Ue e sul memorandum Italia-Cina.

19/03/2019 - 15:25

“Il problema posto dai sindacati in materia di equo trattamento economico per i dipendenti della ricostruzione dell’Aquila è giusto e va sostenuto. Va affrontata la pluralità di contratti e trattamenti e le diversificazioni tra le due ricostruzioni che in Abruzzo si sovrappongono. Le parti sociali pongono un tema serio e la politica deve dare ascolto e intervenire per sanare ingiustizie create spesso per il sovrapporsi di normative ed ordinanze e perché in questi dieci anni i diversi governi hanno usato volta a volta approcci diversi. Inoltre in questo caso, denunciato da Confsal, ci troviamo di fronte ad una questione aperta ormai da molto tempo ed è necessario attivare tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione. Nella scorsa legislatura questo tema aveva trovato una sponda utile con la costituzione di un tavolo di concertazione al ministero della Funzione pubblica. Un tavolo oggi scomparso nel porto delle nebbie del ‘governo del cambiamento in peggio’. Un dimenticatoio dove sembra essere sprofondata anche la questione delle stabilizzazioni, cavallo di battaglia elettorale adesso scomparso dalle agendine M5s-Lega. Sarà un tema sul quale mi batterò a partire dal prossimo decreto sisma in arrivo”.

 

Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

19/03/2019 - 14:57

“Quando si avvicinano appuntamenti elettorali due cose non mancano mai in questo nostro Paese: una nave da bloccare in mezzo al mare e una promessa insostenibile e costosa da regalare agli italiani. Avanti così facciamoci del male. MareJonio Flattax”.

Lo scrive su Twitter Gianluca Benamati, vice-presidente della Commissione Attività produttive della Camera.

19/03/2019 - 14:12

“Quali iniziative intende assumere il governo per il futuro di Alitalia, quali sono le partnership industriali e quali soggetti ha intenzione di coinvolgere per il rilancio della compagnia aerea salvaguardando personale, rotte e competitività?” Lo chiede la deputata del Pd Raffaella Paita in un’interrogazione ai ministri delle  Infrastrutture, dello Sviluppo Economico e dell’Economia.

“Si apprende dagli organi di informazione – prosegue Paita - che la società EasyJet ha deciso di uscire dal progetto di salvataggio Alitalia, pur confermando il proprio impegno nel nostro Paese con investimenti sulle basi di Milano, Napoli e Venezia. Si ipotizzava per EasyJet un ruolo per rilanciare Alitalia da Milano Linate e Malpensa con il governo che si era impegnato per consentire maggiori libertà di volo da Linate sulle rotte extraeuropee, come verso e da Tel Aviv o Nord Africa, ma la società ha deciso di declinare l’invito. Questo disimpegno preoccupa molto circa le prospettive di Alitalia in quanto in campo al momento rimane solo Delta, che però non andrebbe oltre una quota del 10%. La proroga del prestito ponte risulta quindi non essere accompagnata da una vera strategia industriale e ad oggi, fatta eccezione per il ruolo di FS, non vi sono altre garanzie sul futuro della compagnia aerea. Il prossimo 25 marzo è previsto un primo sciopero del personale Alitalia indetto da tutte le sigle. Siamo molto preoccupati sulle prospettive della compagnia aerea e per il futuro del personale. Per queste ragioni chiediamo al governo di fare subito chiarezza sulle strategie messe in campo per il rilancio di Alitalia”.

19/03/2019 - 13:41

“Quando il ministro dell’Ambiente Costa dice che la raccolta differenziata a Roma è ‘partita con la sindaca Raggi, perché prima su questo tema c’era lo zero assoluto’, le alternative sono due: o il ministro non conosce i dati e non ha neanche letto i rapporti dell’Ispra che dovrebbe conoscere, visto che è l’ente di ricerca vigilato dal suo ministero, oppure è un bugiardo. Nel 2016, secondo l’Ispra, il cosiddetto ‘porta a porta’ nella Capitale raggiunge un romano su tre e, secondo i dati dell’Ama, sempre nel 2016, anno in cui solo a giugno si insedia la sindaca Raggi, la raccolta differenziata tocca quota 43%. La verità è che Roma è ormai paralizzata e questa Giunta M5s non ha né un’idea, né un progetto per il futuro della città”.

Così la deputata Dem, Marianna Madia.

19/03/2019 - 13:40

“Il prossimo Consiglio europeo si occuperà di problematiche estremamente delicate, ma purtroppo il governo vi arriverà impreparato, isolato dai partner dell’Unione e diviso al suo interno. Gli interessi dell’Italia si difendono andando a Bruxelles e Strasburgo e portando forte la nostra voce. L’esatto opposto di quello che questa maggioranza M5s-Lega ha fatto in tutti questi mesi disertando i vertici europei. Con Savona che si vantava di aver partecipato a una sola riunione, Salvini che appare come un semplice turista e Di Maio che ormai sembra più adatto solo alle gite scolastiche propagandistiche. Non si possono affrontare con questa superficialità le sfide fondamentali per il futuro del Paese come, ad esempio, quelle sulla Brexit o sul futuro delle politiche tecnologiche e digitali, soprattutto in tema di cybersicurezza e reti 5G. Al riguardo, lo scorso 12 marzo, ma probabilmente Conte, Salvini e Di Maio neanche lo sanno, il Parlamento Ue ha adottato una risoluzione sulle ‘minacce per la sicurezza legate all’aumento della presenza tecnologica cinese dell’Unione’. I nostri sovranisti si sveglino prima di svendere la sovranità del Paese: un conto è rafforzare le opportunità di investimenti e di sviluppo economico con la Cina, operazione giusta e condivisibile, altro è l’approssimazione, la superficialità e l’inadeguatezza, con cui il governo italiano affronta temi così sensibili per la sicurezza nazionale”.

Così Piero De Luca, capogruppo Dem in commissione Politiche europee alla Camera, in una nota a margine del suo intervento in Aula in occasione dell’informativa del premier Giuseppe Conte sul prossimo Consiglio Ue e sul memorandum Italia-Cina.

19/03/2019 - 13:39

“E’ inaccettabile e gravissimo che venga militarizzata la provincia di Pisa per scortare la campagna elettorale della Lega, tenendo impegnati decine di agenti delle Forze dell’ordine che non potranno quindi essere impiegati per altre importanti e necessarie azioni di pubblica sicurezza”.

E’ quanto denuncia al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, la deputata del Pd, Lucia Campi, in una interrogazione parlamentare depositata oggi.

“Il questore di Pisa su indicazione del prefetto - riferisce la parlamentare Dem - in vista delle prossime elezioni amministrative che riguardano nella provincia ben 26 comuni, ha infatti disposto (a quanto sappiamo per Giuliano Terme e Calcinaia, ma molto probabilmente anche per tutti gli altri territori interessati dal voto) una capillare e continua assistenza soltanto alle iniziative promosse dalla Lega Nord. Volantinaggi, banchetti e gazebo saranno quindi ‘protetti’ da non si bene quale minaccia in luoghi pacifici dove non si sono mai registrati particolari episodi di violenza causati dalle differenti ideologie politiche. Chiaramente un utilizzo così massiccio non solo agenti di Polizia e Carabinieri ma anche di polizia locale e Guardia di Finanza, non potrà essere impiegato in altre operazioni a sostegno dell’ordine pubblico e per assicurare sicurezza e tutela, quelle vere, ai cittadini. Forse Salvini e i suoi seguaci presenti nella nostra provincia - conclude Lucia Ciampi - hanno paura che i presidi della Lega possano essere anche oggetto di civili e pacate contestazioni visti i disastri che il governo nazionale sta causando da mesi e che iniziano a ripercuotersi in ogni territorio. Ed il massiccio uso delle forze dell’ordine, proprio come nei regimi autoritari, viene utilizzato come deterrente per sconsigliare qualsiasi tipo di dissenso”.

19/03/2019 - 13:38

"Il presidente Conte in Aula alla Camera ha parlato di 'princìpi' a proposito del memorandum che firmerà con la Cina. Allora sono sicuro che da presidente del consiglio di uno stato democratico e liberale, porrà al centro della relazione con la Cina anche il rispetto del principio dei diritti umani, sistematicamente violati come dimostrano testimonianze, documenti ufficiali delle Nazioni Unite, testi di organizzazioni internazionali come Amnesty". Lo dichiara Marco Di Maio, deputato del Partito democratico, a proposito delle parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte nelle comunicazioni in Aula in vista del Consiglio europeo.

"Lo sviluppo delle relazioni economiche e commerciali con la Repubblica popolare cinese - continua - è giusto, ma l'Italia sbaglia a muoversi da sola senza rientrare in un contesto europeo che è quello minimo entro il quale si può sperare di contare qualcosa". "Diversamente, viene il sospetto che la fuga in avanti del Governo sottenda altri tipi di accordi (magari sul nostro debito pubblico?) che, nell'interesse del Paese, sarebbe bene esplicitare", conclude.

19/03/2019 - 13:37

“La sede dell’Anpi è quella del Pd di Prato sono state oltraggiate con scritte fasciste. Chiediamo immediatamente al governo e alle autorità locali preposte alla sicurezza della città di rompere gli indugi: vanno individuati e puniti i responsabili e va impedita la manifestazione di celebrazione fascista di sabato. C’è una intera città che si è espressa con chiarezza, nessuno deve avere l’impressione, che so sbagliata, di una sottovalutazione o peggio di una qualche tolleranza da parte di chi è chiamato ad intervenire e ad assumersi le proprie responsabilità. Per quanto ci riguarda, le intimidazioni non ci toccano, questa città non merita lo sfregio di una manifestazione fascista consentita dalle autorità e noi ci batteremo con ancor più determinazione perché questo non succeda”. Lo dichiara il deputato democratico Antonello Giacomelli.

19/03/2019 - 13:35

"Non ci bastavano le 'salvinate', ora anche il ministro 'bluff' Bonafede avanza a suon di 'codici rossi', ma non riesce a uscire dalla propaganda". Lo scrive Alessia Morani, deputata del Partito democratico, in un intervento L'Huffingtonpost a proposito del Codice rosso.

"A cosa servono i bollini segnaletici - continua - se non si fanno vere politiche a favore e in difesa delle donne? Che cosa sta facendo in concreto il Governo giallo-verde per i diritti delle donne e per il contrasto ai femminicidi? Perché sinora abbiamo sentito solo tante chiacchiere, ma nei fatti quello che ci circonda è un imbarbarimento che si fa ogni giorno più grave: foto e filmini privati scambiati come figurine da adulti con evidenti problemi sessuali, femminicidi derubricati a delitti passionali, strane riunioni patrocinate dal Governo sulla famiglia "naturale", pericolosi disegni di legge che usano i figli come merce di ricatto economico nei divorzi, tentativi vari di ritorno al Medioevo antiabortista, zero politiche attive per il lavoro delle donne e sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Questo è quello che sta accadendo adesso nel nostro Paese.

La maggioranza faccia almeno una cosa buona,  accolga gli emendamenti che abbiamo presentato al Codice Rosso: uno sul Revenge Porn e uno sull'impossibilità di bilanciamento delle circostanze attenuanti con le aggravanti nei giudizi sui reati di violenza contro le donne, per evitare sconti di pena basati su improbabili 'tempeste emotive' e similari".

"Abbiamo l'opportunità di risolvere due problemi e sarebbe scandaloso se il Parlamento non si attivasse immediatamente! Dunque, il ministro Bonafede faccia la sua parte dando un parere positivo ai nostri emendamenti", conclude.

19/03/2019 - 13:34

“Salvini lancia #flattax ma gli italiani aspettano ancora la riduzione delle accise sulla benzina. Bufale un tanto al chilo. Fake tax”.

Lo scrive su Twitter Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico.

19/03/2019 - 13:33

“Il decreto sblocca cantieri che sarà approvato domani dal consiglio dei ministri rappresenta un ritorno ad un triste passato: opere realizzate al massimo ribasso, con appalti fino a 1 milione di euro senza gara, con libertà di subappalto e con super commissari per poter gestire tutto in deroga e con nessuna trasparenza. Infine, la ciliegina sulla torta, un nuovo bel condono edilizio. Ancora una volta il cosiddetto ‘governo del cambiamento’ si distingue per un vecchio motto molto in voga: largo a furbi e corruzione”.

Così Chiara Braga, capogruppo Dem in commissione Ambiente alla Camera.

19/03/2019 - 13:32

De Maria: hanno paura che parlamento certifichi la loro incapacità di governo

“La maggioranza ha deciso di bocciare la proposta di legge per l’istituzione di una Commissione bicamerale di inchiesta sulle periferie”. Lo ha detto il democratico Andrea De Maria, primo firmatario della proposta di legge. “Dopo la messa in discussione delle risorse del bando periferie stanziate nella scorsa legislatura - ha sottolineato il democratico - siamo davanti a un altro brutto segnale verso i cittadini delle periferie delle nostre città che, per il Governo, sono una priorità solo in campagna elettorale. Grillini e leghisti evidentemente hanno paura che il parlamento possa verificare l'inefficacia e la pericolosità delle loro politiche che stanno rendendo le periferie italiane più povere e più insicure. Non abbiamo rinunciato a presentare la proposta di legge perché - conclude De Maria - ognuno si assuma le proprie responsabilità. E soprattutto non rinunceremo ad avanzare proposte ed iniziative per le periferie italiane, per promuovere sicurezza, legalità, coesione sociale, qualità urbana”.

18/03/2019 - 18:01

“Questo decreto potrebbe essere chiamato il ‘decreto delle occasioni perdute’”. Lo ha dichiarato in Aula Gianluca Benamati, vice-presidente della Commissione Attività produttive della Camera, nel corso della discussione generale sul Decretone.

“Su un tema essenziale come quello del lavoro – ha spiegato - il reddito di cittadinanza poteva essere l’occasione per un dibattito serio su cosa significa il lavoro oggi e quali sono le sue prospettive per domani, sui cambiamenti del lavoro e, di conseguenza, sul cambiamento del sistema di protezione sociale dei lavoratori. Ma su questo il dibattito non c’è stato. Si è spento sull’ambizioso credo di essere sempre i primi a realizzare le cose e sulla negazione di tutte quello che è stato fatto in precedenza. Eppure, la precedente legislatura dei temi del lavoro e del contrasto alla povertà si è occupata. Nell’assistenza ai lavoratori ci siamo mossi da un sistema di casse integrazioni, basato sul mantenimento del legame tra l’azienda e il lavoratore, alla Naspi, ammortizzatore focalizzato sulla persona. Si è introdotto il reddito di inclusione contro la povertà. Questo decreto non inventa nulla. Gli strumenti c’erano. Allo stesso modo, non si può pensare che solo il lavoro sia una risposta alla povertà. Vi sono fasce di povertà non intercettate dal lavoro. Il reddito di cittadinanza non coglierà gli obiettivi che si prefigge. Innanzitutto per motivi di risorse – raggiungerà al meglio forse la metà dei poveri interessati. Ma soprattutto perché si rivolge a due realtà, come il lavoro e la povertà, che non sono sinergiche e hanno quindi bisogno di strumenti diversi. Un sistema ibrido costituito da un lato, da politiche attive del lavoro e, dall’altro, da misure per il contrasto alla povertà e l’inclusione, con una scorribanda nel settore della previdenza, non è certezza di un ottimo risultato. Dà solo la certezza di raggiungere alcuni cittadini ma non di scalfire il problema. Questo sistema creerà una distinzione tra disoccupati premium e disoccupati affidati al cuore di chi passa”.

“Non è uno strumento efficace di politica attiva del lavoro ma qualcosa che creerà una dipendenza. Se queste misure erano pensate per sostenere una crescita che non c’è, non siamo affatto in questo orizzonte”, ha concluso.

18/03/2019 - 17:55

“Vicino alle famiglie delle vittime di Utrecht. Ancora una volta colpito il cuore dell'Europa, non ci lasceremo spaventare da chi vuole società più chiusa, intollerante e spaventata”. Lo scrive su Twitter Ettore Rosato, vice-presidente della Camera, a proposto dell’attentato di Utrecht.

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