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APPROVATO IL DECRETO RIAPERTURE
Per un graduale ritorno alla normalità
Il provvedimento si iscrive nella sequenza di atti normativi adottati contro la pandemia e tale da configurare una sorta di “terzo” momento della risposta dello Stato. È un decreto che riallarga i diritti, per quanto possibile nella situazione data, consente gli spostamenti da regione a regione e mette come eccezione solo motivata di inserire restrizioni ulteriori; quindi, cambia il rapporto tra regola ed eccezione. Le norme dispongono la cessazione di molte delle limitazioni precedentemente imposte, e riguardano: gli spostamenti dentro la regione, e tra regioni; le misure di quarantena; le riunioni in luoghi pubblici; le funzioni religiose; i servizi educativi e le attività didattiche; le attività economiche, produttive e sociali; i poteri del Commissario straordinario; le sanzioni per chi non rispetta le misure disposte.
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COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CONTE
Il governo difenda Next Generation Eu
Dall’emergenza sanitaria, e da quella economico-sociale conseguente, è emerso un messaggio: nessuno può farcela da solo. Rafforzare l’Europa non vuol dire, quindi, indebolire i governi degli Stati membri, ma rafforzare le tutele e i diritti dei 500 milioni di cittadini europei. L'Europa ha reagito finora alla crisi con misure di portata storica ispirate alla responsabilità e alla solidarietà, aprendo una stagione nuova. Se qualcuno scommetteva sull'esplosione dell'Unione, questa fase ha segnato la definitiva sconfitta invece di ogni cultura sovranista continentale. L'Unione ha adottato, tra gli altri, anche tre strumenti molto innovativi. Il Piano SURE, la BEI e infine è stata attivata la nuova linea di credito sanitaria da 240 miliardi di euro, nell'ambito del Mes. Manca alla conclusione del pacchetto solo il NEXT GENERATION EU da 750 miliardi di euro, che si aggiunge ad un quadro finanziario da 1100 miliardi per un bilancio complessivo di circa 1.850 miliardi di euro. Riteniamo doveroso far arrivare un messaggio forte ai nostri Partner europei. L'Europa è una comunità di valori, di diritti, libertà, progetti di sviluppo condivisi. In questo ambito, l'Italia non chiede assistenza, chiede convergenza, giustizia ed equità. Per questo, invitiamo il governo a difendere con forza gli aspetti più rilevanti del Next Generation EU
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COMUNICAZIONI DEL MNISTRO DELLA SALUTE SPERANZA
Giusta e corretta proroga emergenza fino al 31 luglio
La sfida contro il covid non è affatto vinta, è ancora complessa e pienamente in corso. L'emergenza è ancora attualità con cui fare i conti. La vicenda sanitaria è premessa necessaria e imprescindibile a una rinascita economica e sociale del Paese. Parole e argomentazioni, quelle del ministro Speranza, che ben motivano una proroga giusta fino al 31 luglio di una strategia italiana la cui bontà si è affermata nella realtà. La linea della prudenza e della massima precauzione è corretta e condivisibile, in un quadro epidemiologico globale che desta ancora molte, per alcuni versi, crescenti preoccupazioni e che non può essere osservato con le ennesime lenti nazionalistiche, con una prospettiva autarchica che sarebbe risibile di fronte ad una vicenda pandemica mondiale, se non fosse pericolosa. Nel dare continuità a questa strategia e alle sue misure è necessario adottare anche un principio di proporzionalità, in grado di valutare, in un quadro mutato, tutto ciò che è ancora necessario, cosa eventualmente lo è. È necessario ribadire quel l'alleanza con i cittadini, con il loro diffuso senso di responsabilità che ha consentito l'efficacia delle scelte dei mesi scorsi. Questo chiede di proseguire sulla strada della trasparenza e dell'argomentazione delle scelte. Ciò aiuta a garantire un equilibrio, anche emotivo e comunicativo, fra il duplice rischio di una drammatizzazione, che non è di per sé un fattore protettivo, e, viceversa, il rischio di una sottovalutazione e di un allentamento, che rischierebbe, come è stato detto, di vanificare gli sforzi straordinari e non ripetibili che il Paese ha compiuto.
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MANTENERE UN QUADRO DI ALLEANZA E RELAZIONI STABILI
Votato il rinnovo delle missioni internazionali
Il precetto che impone di discutere a scadenza fissa, e nell'Aula del Parlamento, il rifinanziamento delle missioni internazionali di pace è un precetto assolutamente saggio, che ci consente di articolare la nostra presenza nei vari teatri internazionali anche alla luce del fatto che il contesto politico internazionale si evolve, muta, cambia. È vero che la supremazia occidentale è al tramonto? Con essa è al tramonto anche il nostro sistema dei valori sul piano globale? È vero che stiamo vivendo una nuova guerra fredda fra Stati Uniti e Cina, certamente sul piano commerciale? Qual è il futuro dell'Alleanza atlantica dentro questo contesto? Molti sono gli interrogativi, e dovremmo diffidare di chi ha gli slogan facili in tasca. Noi abbiamo alcuni punti fermi che ci aiutano in questo senso: il punto fermo del multilateralismo, che ci evita un pericoloso ritorno di fiamma del nazionalismo. E il secondo punto fermo è il mantenimento di un quadro di relazioni internazionali stabili, di amicizie e di alleanze, perché è la premessa per risolvere, oggi, quei problemi che sembrano insolvibili.
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IL 5G RAPPRESENTA LA CHIAVE DI VOLTA
L'Italia elabori piano per accelerare i fondi Ue. Mozione approvata
La condizione imprevista provocata dalla pandemia, ha fatto sì che l'adozione di massa di tecnologie digitali sia stata la chiave di volta. Il digitale è diventato di moda, abbiamo resistito, grazie al digitale, a un lockdown tremendo, evitando forse danni maggiori di quelli che purtroppo ha generato. Prima di tutto, l'utilizzo dello smart working, che fino al 2019 riguardava circa mezzo milione di persone, adesso ce ne sono almeno 8; pensiamo alla didattica a distanza, agli acquisti in rete, agli incontri virtuali tra nonni e nipotini. Più in generale, però, anche il cambiamento nell'organizzazione delle imprese e nella pubblica amministrazione. Noi dobbiamo pensare agli investimenti pubblici a supporto alle imprese, ma dobbiamo anche risolvere quello che è definito il mismatching tra domanda e offerta di lavoro, già preesistente prima della pandemia, soprattutto rispetto alla formazione e alle competenze digitali. E’ uno dei temi fondamentali che emerge anche dagli indicatori europei DESI: tre persone su dieci, in Italia, non utilizzano ancora Internet e più della metà della popolazione non possiede competenze digitali di base. Quindi, il cosiddetto digital divide non è solo un problema di infrastruttura, ma anche di cultura digitale. Dobbiamo, quindi, fare un salto di qualità nell'impiego di risorse, il 5G deve rappresentare la chiave di volta del piano che l'Italia deve elaborare per accedere ai fondi che l'Europa metterà a disposizione per la ripresa del post COVID-19, su quattro verticali fondamentali: industria 4.0, sicurezza pubblica, sanità, trasporti e logistica.
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LIBERARE ZAKY
Proseguiremo in tutte le iniziative che facciano pressione sul governo egiziano per il rilascio di Patrick Zaky. E’ quanto abbiamo dichiarato durante il Question time alla presenza del ministro degli Esteri Di Maio.
Si tratta di difendere i diritti civili in un paese che ha solidi rapporti con l'Italia, ma che ha anche un ruolo determinante nell’area del Mediterraneo e del Medio Oriente e tanto più potrà esercitare una funzione stabilizzante quanto più sarà capace di rispettare diritti umani e democratici al suo interno. La liberazione di Zaky, studente all’università di Bologna, è anche una questione di dignità nazionale del nostro paese come lo è la ricerca di verità sulla tragica morte di Giulio Regeni.
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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA
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Assegno unico Si vota da martedì 21dalle ore 15.
Minori Voti su Commissione Inchiesta comunità che accolgono minori.
Proposte di legge All'ordine del giorno: Libertà sindacale del personale delle Forze armate e Istituzione giornata memoria vittime Covid.
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