Migranti: Mauri a Meloni, interesse nazionale non è creare tensioni Ue ma difendere diritti umani
Dichiarazione di Matteo Mauri, deputato Pd
Dichiarazione di Matteo Mauri, deputato Pd
“L’Italia parteciperà al prossimo Consiglio europeo con un ruolo da protagonista grazie ai risultati importanti ottenuti negli ultimi mesi. Il vertice affronterà anzitutto la situazione epidemiologica. L’Unione ha adottato misure straordinarie che hanno evitato pericolose disparità di trattamento o competizioni pericolose tra gli Stati membri, tenendo l’Europa unita nei diritti. Per questo, condividiamo l’esigenza di costruire ormai una vera e propria Europa della Salute, rafforzando il coordinamento sanitario tra gli Stati e continuando a investire nella ricerca.
“Positivo il testo condiviso della risoluzione di maggioranza relativa al prossimo Consiglio europeo. Si parlerà di sanità, sicurezza e cambiamenti climatici. Ma si discuterà soprattutto della riforma del Trattato Mes. Le modifiche sono positive, rafforzano la stabilità dell'Eurozona, creano un nuovo strumento precauzionale per sostenere gli Stati e tutelano maggiormente i risparmiatori in caso di crisi degli istituti di credito. Siamo ad un punto di svolta storico. È in gioco la credibilità del nostro Paese.
“Questa discussione giunge in un momento particolare. Dall’emergenza sanitaria e da quella economico-sociale conseguente un messaggio è emerso: nessuno può farcela da solo, e rafforzare l’Europa non vuol dire indebolire i governi degli Stati membri, ma rafforzare le tutele e i diritti dei 500 milioni di cittadini europei. L’Europa ha reagito finora alla crisi con misure di portata storica ispirate alla responsabilità e alla solidarietà, aprendo una stagione nuova”.
Dichiarazione di Marina Berlinghieri, deputata Pd e vicepresidente della Commissione Politiche dell’Unione Europea
“Il Consiglio europeo di oggi conferma la comune consapevolezza che dalla crisi si esce soltanto con coraggio, unità e responsabilità. Non più austerity o egoismi nazionali, ma investimenti e sviluppo, per modellare un'Unione più equa, giusta e solidale. Lo diciamo ai nostri partner europei, lo promettiamo ai cittadini. Bisogna fare presto e fare bene, confermando le proposte della Commissione sul bilancio pluriennale e sul programma Next generation Eu, per quanto riguarda la quantità delle risorse, la composizione e le modalità di finanziamento e distribuzione.
"Bene che il vertice dei 27 primi ministri europei, rimuovendo il blocco degli scorsi Consigli, abbia dato luce verde all'avvio dei negoziati per l'adesione di Nord Macedonia e Albania. È un segnale di fiducia e di speranza non solo per i popoli dei Balcani occidentali, ma anche per tutta l'UE impegnata a gestire la più difficile crisi che l'Europa conosca dal dopoguerra ad oggi.
“Chi governa ha il dovere di uscire dal piano della propaganda e di decidere cosa vuol fare e con chi può realizzarlo. Sull’immigrazione, ad esempio, bisogna condividere le responsabilità con tutti i Paesi dell’Unione, bisogna arrivare a riformare Dublino. Ci pare assurdo però che, a fronte di questa esigenza, il governo scelga di fare alleanze e dialogare con l’asse sovranista che invece coltiva interessi nazionali e si rifiuta di mantenere gli accordi con le istituzioni europee in tema di ricollocamenti e accoglienza. E sulla manovra di bilancio con chi tratterete?
“Il prossimo Consiglio Europeo costituisce una straordinaria occasione per il nostro Paese di riaffermare una visione dell’Europa e per tracciare la rotta da percorrere per far si che i problemi della contemporaneità possano essere affrontati, così come possano esserne colte le potenzialità.
"60 anni di pace, dopo due guerre mondiali, e 60 di sviluppo economico e sociale, senza precedenti. È l'Europa che nacque con i Trattati di Roma, accordo tra nazioni in perenne conflitto. L'anniversario si celebrerà a fine marzo nelle stesse sale del Campidoglio dove firmarono Segni, Adenauer e Spaak. Sarà quella l'occasione per rilanciare l'Europa dopo Brexit.