Ue. Berlinghieri, fare in fretta, scelte non più rinviabili
Dichiarazione di Marina Berlinghieri, deputata Pd e vicepresidente della Commissione Politiche dell’Unione Europea
Dichiarazione di Marina Berlinghieri, deputata Pd e vicepresidente della Commissione Politiche dell’Unione Europea
“Il Consiglio europeo di oggi conferma la comune consapevolezza che dalla crisi si esce soltanto con coraggio, unità e responsabilità. Non più austerity o egoismi nazionali, ma investimenti e sviluppo, per modellare un'Unione più equa, giusta e solidale. Lo diciamo ai nostri partner europei, lo promettiamo ai cittadini. Bisogna fare presto e fare bene, confermando le proposte della Commissione sul bilancio pluriennale e sul programma Next generation Eu, per quanto riguarda la quantità delle risorse, la composizione e le modalità di finanziamento e distribuzione.
"Bene che il vertice dei 27 primi ministri europei, rimuovendo il blocco degli scorsi Consigli, abbia dato luce verde all'avvio dei negoziati per l'adesione di Nord Macedonia e Albania. È un segnale di fiducia e di speranza non solo per i popoli dei Balcani occidentali, ma anche per tutta l'UE impegnata a gestire la più difficile crisi che l'Europa conosca dal dopoguerra ad oggi.
“Chi governa ha il dovere di uscire dal piano della propaganda e di decidere cosa vuol fare e con chi può realizzarlo. Sull’immigrazione, ad esempio, bisogna condividere le responsabilità con tutti i Paesi dell’Unione, bisogna arrivare a riformare Dublino. Ci pare assurdo però che, a fronte di questa esigenza, il governo scelga di fare alleanze e dialogare con l’asse sovranista che invece coltiva interessi nazionali e si rifiuta di mantenere gli accordi con le istituzioni europee in tema di ricollocamenti e accoglienza. E sulla manovra di bilancio con chi tratterete?
“Il prossimo Consiglio Europeo costituisce una straordinaria occasione per il nostro Paese di riaffermare una visione dell’Europa e per tracciare la rotta da percorrere per far si che i problemi della contemporaneità possano essere affrontati, così come possano esserne colte le potenzialità.
"60 anni di pace, dopo due guerre mondiali, e 60 di sviluppo economico e sociale, senza precedenti. È l'Europa che nacque con i Trattati di Roma, accordo tra nazioni in perenne conflitto. L'anniversario si celebrerà a fine marzo nelle stesse sale del Campidoglio dove firmarono Segni, Adenauer e Spaak. Sarà quella l'occasione per rilanciare l'Europa dopo Brexit.