Dl dignità: Rosato, altro che manina, la destra non sa che fa la sinistra
Di Maio stesso chiede relazione a Inps, ma poi non la legge
Di Maio stesso chiede relazione a Inps, ma poi non la legge
“Il ministro di Maio è intervenuto alla presentazione annuale dell’Inps sulla previdenza dando un contributo più che altro di immagine e non certo di sostanza. Nessuna proposta concreta ma i soliti suoi cavalli di battaglia. Ha parlato di vitalizi e privilegi e questo va bene ma non basta, occorrono proposte complessive. Dovrebbe parlare di previdenza per le future pensioni e di pensionati. Dovrebbe distinguere fra pensione sociale e pensione da lavoro, quello che non fa mai. Le pensioni da lavoro povere sono il 70%, riguardano molte donne, e non superano i 1.000 euro mensili.
“Dopo che il governo per giorni ha cavalcato una finta emergenza migrazione, oggi il vicepremier Di Maio ammette che è in atto una sovrastima dei numeri sui migranti e che la percezione del fenomeno è 10 volte più grande della realtà. Hanno preso in giro gli italiani con la disinformazione”.
Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico.
“Di Maio chiama palliativo uno strumento come il Reddito di Inclusione che non solo è efficace per contrastare la povertà, ma che è già operativo e, inoltre, dallo scorso primo luglio ha anche incrementato la sua platea degli aventi diritto, poiché non servirà più alcun requisito se non quello del reddito per presentare la domanda. Il vicepresidente del Consiglio, anziché proseguire in questa stucchevole propaganda sull’araba fenice del reddito di cittadinanza, senza indicare mai dove reperirà le risorse, incrementi subito la dotazione per potenziare ed estendere il Reddito di Inclusione.
“Una cosa è certa: il quadro macroeconomico che i governi Renzi-Gentiloni lasciano in eredità al probabile esecutivo guidato da Conte è positivo. E lo è anche e soprattutto in materia di lavoro. Lo testimoniano ancora un volta i dati diffusi dall’Osservatorio Inps sull’occupazione. Continua infatti il trend di crescita dei contratti di lavoro stabili (+104mila in tre mesi), diminuisce il ricorso alla cassa integrazione e si riducono le domande di disoccupazione.
I dati dell'Osservatorio dell'INPS su occupazione e pensioni sono molto interessanti e confermano che ci troviamo ancora in una fase di assestamento. Ci sono dati positivi e negativi che potranno essere letti meglio nel medio-lungo periodo.
“Il Paese è in ripresa e non lo certificano solo i dati economici, ma anche l’aumento continuo dei posti di lavoro, con 1,33 milioni di contratti a tempo indeterminato nei primi dieci mesi dell’anno”. Lo dichiara Titti Di Salvo, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico, commentano i dati dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps -
“Da oggi, 1 dicembre, entra in vigore il Reddito d’Inclusione, ovvero un pacchetto di misure personalizzate e finalizzate a ridare dignità ed autonomia a chi è rimasto indietro. Le misure contenute nel decreto povertà costituiscono la prima grande misura di contrasto al disagio sociale ed alla povertà degli ultimi trent’anni. Si tratta quindi di un percorso che vuole accompagnare chi vive in condizione di bisogno a ritrovare la propria autonomia economica”.
Così la deputata Dem Maria Iacono.
Intervenire su cause denatalità
"Il Presidente dell'INPS, Boeri, in una intervista di oggi al Corriere della Sera, definisce 'surreale' la proposta che si sta discutendo al tavolo Governo-sindacati sulla pensione di garanzia per i giovani che hanno il contributivo e sull'anticipo dell'età pensionabile per chi svolge i lavori di cura. Io ritengo invece 'surreale' l'intervista di Boeri". Lo dichiara Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera.