Manovra: Delrio, Fa bene al Paese
Rispecchia programma sottoscritto da tutti
Rispecchia programma sottoscritto da tutti
"Siamo contenti che il Ministero dei Trasporti sia intervenuto a proposito della sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione europa sul caso dell'applicazione dell'Iva alle lezioni di scuola guida, dando seguito ad una nostra interrogazione, scongiurando la retroattività dell'applicabilità della norma. Secondo la Corte di giustizia le lezioni di guida non rientrerebbero nel novero degli insegnamenti scolastici o universitari esenti da Iva, e quindi le autoscuole sarebbero caricate del 22 per cento di Iva, rendendo i costi per conseguire la patente di guida molto maggiori.
"Un megalomane che pensa di poter fare di tutto a spese dello Stato convinto che il clima vacanziero possa distrarre gli italiani dal pericolo: Salvini dopo aver fatto oltre un anno campagna elettorale con lo stipendio da Ministro e promettendo riforme mai attuate sta infatti portando il paese sull'orlo del disastro.
Lo spread che esplode è il primo segnale pericolosissimo di una ondata di speculazioni a danno dell'Italia. Ed a pagare il conto saranno soltanto i cittadini": è quanto dichiara Silvia Fregolent, deputato Pd in Commissione Finanze.
“La verità è che nessuno vuole prendersi la responsabilità dell’imminente aumento dell’Iva al 25 per cento. Non Salvini, non Di Maio, ma neppure i deputati e i senatori di Lega e Movimento 5 Stelle”. Lo dichiara Roger De Menech, deputato del Partito democratico.
“Vi prego fate rifare a M5S e Lega gli esami di terza media. Festeggiano un aumento del 8% di Irpef e Iva sommando semplicemente le percentuali e non i gettiti (in realtà l’aumento complessivo è del 3,5%. È come se le mele salissero da 2 a 3 (+50%), le pere da 100 a 120 (+20%), e io dicessi che la mia frutta complessiva è aumentata del 70% (invece che del 20% effettivo). Sono errori che fanno i bambini alla scuole medie”
Lo dichiara Luigi Marattin Capogruppo Pd in commissione Bilancio.
"Il ministro dell’Economia conferma l’aumento dell’Iva. Il governo toglierà 23 miliardi di euro dalle tasche degli italiani facendo pagare ai bilanci delle famiglie il proprio fiasco. Conte, Salvini e Di Maio sono i principali responsabili del riaprirsi di una gravissima crisi economica e sociale che né selfie, né passerelle, né più o meno finti litigi nell’esecutivo possono nascondere. Serve lavoro e crescono le tasse. Occorrono investimenti e i cantieri restano fermi. C’è bisogno di salari più alti e l’occupazione diminuisce. Fanno l’esatto contrario di ciò che serve.
“Veramente surreale il dibattito nella maggioranza. Oggi il ministro Tria ha informato il Parlamento che l’ipotesi più accreditata per far fronte alle esigenze di bilancio è l’aumento dell’Iva. Mentre fonti della maggioranza in maniera stizzita invitano Tria ad aderire al Pd per aumentare l’Iva.
Da bravo professore alla fine il Ministro Tria ha dovuto ammettere quello che Salvini e Di Maio (pure Conte, ma conta poco) negano da mesi: poiché non sanno trovare alternative, sarà inevitabile l’aumento dell’Iva e delle accise. Ecco quanto ci costerà la loro incapacità di governare, le promesse elettorali a debito e la finta abolizione della povertà. Cialtroni e ipocriti.
Lo ha scritto su Facebook il Vice Presidente della Camera, Ettore Rosato.
"Continueranno a negare aumenti delle tasse, continueranno a straparlare di flat tax ma la verità è che già preparano gli aumenti dell'Iva e altri interventi ai danni di famiglie e imprese, dopo aver già colpito i pensionati e tagliato risorse agli investimenti e al trasporto pubblico". Lo dichiara Graziano Delrio, capogruppo Pd alla Camera.
"Hanno già pronta la stangata. Ma naturalmente lo diranno dopo le elezioni", conclude.
“Se la stima di Fitch (+0,1%) è realistica, il deficit/Pil 2019 sarà almeno al 2,5%. E se il governo intende evitare l’aumento IVA del 2020 col deficit, sarà al 4%. Vuol dire un debito/Pil oltre il 135%. Stiamo andando - a colpi di ignoranza e cialtroneria - verso il disastro”.
Lo dichiara il capogruppo democratico in commissione Bilancio alla Camera Luigi Marattin.