Lavoro: Scotto, governo fermo Meloni convochi parti sociali
Dichiarazione di Arturo Scotto, capogruppo Pd commissione Lavoro Camera
Dichiarazione di Arturo Scotto, capogruppo Pd commissione Lavoro Camera
Bene la convocazione per il 16 maggio prossimo da parte del governo del tavolo su ex Whirlpool con le parti sociali dopo l’assegnazione da parte della Zes Campania a Tea Tek del sito di via Argine. È stata ascoltata la richiesta dei sindacati e del gruppo parlamentare del Pd. Si apra subito il confronto sul piano industriale e si diano certezze sui tempi delle assunzioni, garanzie sugli ammortizzatori sociali e coinvolgimento pieno degli attori istituzionali. Ora che si avvicina finalmente una soluzione alla vertenza di 317 lavoratori bisogna fare più che mai squadra.
La manovra economica non mette le mani nelle tasche degli italiani ma rende più pesanti le buste paga dei lavoratori e dei pensionati, contiene risorse significative per la sanità, compie uno sforzo importante per affrontare il caro bollette, introduce novità sul fronte degli ammortizzatori sociali. E’ una manovra indirizzata a consolidare la ripresa economica, obiettivo tanto più decisivo ora che emergono segnali preoccupanti sul versante dell’inflazione e del costo delle materie prime.
“La commissione Lavoro della Camera ha ascoltato le interessanti audizioni delle organizzazioni sindacali e considera importante l’avvio di un confronto fra i sindacati e il governo. Da questo punto di vista, riteniamo indispensabile che l’esecutivo e le parti sociali raggiungano un’intesa e che questo accordo permetta di trovare una giusta soluzione in materia di pensioni.
“La proposta di Draghi di dare avvio a una nuova stagione che veda al centro un nuovo modello di concertazione fra governo e parti sociali sull’esempio di quanto si realizzò grazie al lavoro di Ciampi ha un enorme valore. Questa è la giusta strada che deve avere come obiettivo un’autentica ripresa in grado di garantire, insieme a un sostenuto sviluppo e alla modernizzazione del Paese, una maggiore giustizia sociale e il contrasto alle troppe differenze che ancora esistono tra fasce sociali e territori”.
“Dalle parti sociali arrivano preoccupazioni legittime rispetto ai contenuti della trattativa per l’ingresso dello Stato nell’ex-Ilva. È indispensabile ribadire che non si può prescindere, soprattutto nell’ambito di un’operazione così importante, dal pieno coinvolgimento delle comunità territoriali e delle organizzazioni sindacali.”
Lo dichiara il deputato del Pd Marco Lacarra, Segretario del PD Puglia, a margine dell’audizione odierna dei sindacati in commissione Lavoro della Camera sulle prospettive industriali, occupazionali e ambientali degli stabilimenti ex-Ilva.
“Con il parere positivo del Governo è stato approvato un mio ordine del giorno (n. 9/2500-AR/81), sottoscritto da tutti i colleghi della Commissione Lavoro, che invita a ripensare alcuni aspetti della disciplina del contratto a tempo determinato in particolare per quanto riguarda le causali. È evidente che norme pensate per una situazione ordinaria debbano essere adattate quando si è in presenza di una situazione straordinaria. E straordinaria è l’attuale radicale incertezza del sistema produttivo ed organizzativo.
" Nella notte tra il 27 e il 28 febbraio, Confindustria, Cgil, Cisl e Uil hanno firmato un accordo intitolato 'Contenuti e indirizzi delle relazioni industriali e della contrattazione collettiva'. Si tratta di un risultato molto rilevante e non scontato, frutto di oltre due anni di confronto. L’obiettivo dichiarato del testo è 'contribuire alla crescita del paese, al miglioramento della competitività delle imprese, all’occupabilità dei lavoratori, alla creazione di posti di lavoro qualificati'.
Buone proposte su lavoro, fisco e politiche sociali
Quando parti sociali e istituzioni si confrontano è sempre positivo. La conferma l’ho avuta anche dalle parole di Anna Maria Furlan nell’incontro di oggi a Roma promosso dalla Cisl. Ne sono uscite buone proposte su fisco, Europa, lavoro e politiche sociali. Una sintonia che in questi anni ha prodotto risultati, ma che merita ancora di più di essere coltivata perché dove c’è dialogo e confronto la società è più coesa e ogni cittadino e lavoratore è meno solo.
Dichiarazione della deputata Pd, già relatrice del decreto di abolizione dei voucher
“I numerosi emendamenti e i tempi ristretti per l’esame della manovrina non consentono di affrontare la discussione sul lavoro occasionale e accessorio come sarebbe necessario e come, Parlamento e Governo, ci eravamo impegnati a fare con l’approvazione in aprile del decreto che ha abolito i voucher”.
A dichiararlo è la deputata Pd Patrizia Maestri, componente della Commissione Lavoro e già relatrice alla Camera prima della proposta di riforma e poi del decreto che ha abolito i voucher.