Rai: Boccadutri, non si facciano discriminazioni nelle chiamate degli idonei
“La Rai non faccia discriminazioni nelle chiamate degli idonei delle ultime selezioni per giornalisti”.
“La Rai non faccia discriminazioni nelle chiamate degli idonei delle ultime selezioni per giornalisti”.
“Presenterò un’interrogazione in Commissione sul perché la Rai non abbia trasmesso, nel giorno del 39esimo anniversario della sua morte, il film su Peppino Impastato ‘I cento passi’”. Lo annuncia Sergio Boccadutri, deputato del Partito democratico e componente della Commissione Vigilanza Rai.
“La risposta dell’azienda alla domanda se non fosse inusuale, da parte della redazione di Report, contattare Roberto Burioni non attraverso il telefono o uno dei suoi due uffici stampa bensì la messaggeria privata di Facebook è del tutto campata in aria”. Lo dichiara Sergio Boccadutri, deputato del Partito democratico e componente in Commissione Vigilanza Rai, che sulla questione aveva presentato una interrogazione parlamentare sulla puntata di Report dedicata ai vaccini.
“Nonostante siano mesi che glielo ripetiamo, Airola non ha ancora capito che le scalette dei tg e il contenuto dei servizi della Rai non rientrano nelle sue competenze di commissario”. Lo dichiara Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in Commissione Vigilanza Rai, per rispondere alle dichiarazioni di Alberto Airola.
“Le dichiarazioni a sproposito dei parlamentari M5s hanno come unico effetto quello di danneggiare una grande professionista come Milena Gabanelli, che non ha certo bisogno di ricevere etichette dai Cinquestelle”. Lo dichiara Sergio Boccadutri, deputato del Partito democratico e componente in Commissione Vigilanza Rai per commentare le parole dei deputati Cinquestelle su Michele Anzaldi.
“Il presidente della vigilanza Rai si è assunto l’onere della difesa d’ufficio di Beppe Grillo, ma, non riuscendoci, attacca per non essere attaccato. Non c’è nulla di grottesco nel chiedere che venga garantita la libertà di stampa, sancita dalla nostra Costituzione, e l’incolumità dei giornalisti, come giustamente ha chiesto Michele Anzaldi”.
Così Sergio Boccadutri, deputato del Partito Democratico e componente della Commissione di Vigilanza Rai, commentando le dichiarazioni di Roberto Fico -
“A forza di prendere lucciole per lanterne, vapori per scie chimiche, Fico confonde realtà e fake news. Non esiste alcun editto Pd contro trasmissioni televisive ”. Lo dichiara Luigi Dallai, deputato del Partito democratico, in risposta alle dichiarazione di Roberto Fico su Report.
“Il Partito democratico – spiega - chiede solo di fare chiarezza: si è abusato o no di uno spazio pubblico per dare informazioni assolutamente discutibili senza i dovuti approfondimenti?”
“Fare chiarezza su quanto accaduto è un dovere che non ha nulla di eversivo”, conclude.
"Nessuno ha chiesto ne' paventato la chiusura di Report, l'unica cosa eversiva è un presidente della Commissione Vigilanza che istiga gli italiani a non pagare il canone Rai". Lo dichiara Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in Commissione Vigilanza Rai, per commentare le dichiarazioni di Roberto Fico su Report.
"Visto che Fico - continua - annuncia per domani presidi davanti alla sede Rai di viale Mazzini, lo immaginiamo impegnato nell'organizzazione dell'ennesima iniziativa di parte e non a ottemperare i suoi doveri istituzionali di presidente".
“Il 7 aprile del 2016 il dg della Rai Campo Dall’Orto, davanti alla Commissione Antimafia, si assunse l’impegno di fare in modo che strafalcioni giornalistici come quelli di Report sui vaccini non si sarebbero più ripetuti e annunciò che dai I settembre avrebbe tradotto in pratica il proposito di prevedere un controllo della direzione informazione su tutti i contenuti giornalistici A oltre sette mesi di distanza, siamo ancora a parlare di propositi”.
“Soddisfazione” per l’approvazione, oggi, da parte della commissione di Vigilanza del parere sullo schema di concessione decennale tra la Rai e lo Stato, è espressa dal capogruppo Pd e relatore del testo, Vinicio Peluffo, che si appella al governo chiedendo “ora di tenerne conto” nel completare l’atto concessorio.