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PD PRONTO A DISCUTERE DELLA MISSIONE ONU A GAZA
Riconoscere lo Stato della Palestina
Dopo aver ascoltato l’informativa alla Camera del Ministro Tajani sulla tregua in Medio Oriente, abbiamo ribadito che noi del PD abbiamo condiviso il sollievo e la speranza, senza illusioni. Questa tregua l'abbiamo attesa a lungo. Dopo avere chiesto per due anni il cessate il fuoco non potevamo che gioirne una volta che è arrivato, chiunque l'avesse portato, senza il problema di ringraziare gli Stati Uniti, che pure hanno coperto le azioni criminali di Netanyahu, o mediatori come il Qatar, che pure aveva finanziato Hamas, o l'Egitto e la Turchia.
Fermare la carneficina è sempre stata la priorità assoluta. È una tregua tardiva, arrivata dopo che ogni crimine è stato consumato, persino quello che una commissione delle Nazioni unite ha chiamato genocidio.
Le opinioni pubbliche si sono mobilitate, una classe dirigente responsabile o priva di sensi di colpa le avrebbe ringraziate non denigrate o criminalizzate.
“Non puoi continuare una guerra contro tutto il mondo”, avrebbe detto Trump a Netanyahu, lui l'ha capito, qualcuno nei banchi del centrodestra ancora no. Se per preservare la tregua servirà una missione internazionale a Gaza di peacekeeping, su mandato delle Nazioni unite, noi non solo siamo pronti a discuterne, ma diciamo che dobbiamo esserci. Si è aperta una breccia, dobbiamo impedire che si richiuda, dobbiamo lavorare con la diplomazia e la politica.
C'è un grande assente nel dibattito di questi giorni: il popolo palestinese. La questione palestinese non può cadere nell'oblio, alla situazione dei due Stati non si arriva per inerzia, se è quella la meta, nel piano di Trump è nella nebbia, c'è un solo modo per diradarla: riconoscere lo Stato di Palestina.
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IL CORDOGLIO DEL PD E DEL PARLAMENTO PER LA TRAGEDIA DI CASTEL D’AZZANO
Tre carabinieri uccisi e quindici feriti
Siamo intervenuti in Aula per manifestare tutto il cordoglio e la vicinanza del Parlamento e delle istituzioni in merito all'immane tragedia che ha strappato la vita a tre servitori dello Stato: tre carabinieri che hanno perso la vita - ci sono stati anche 13 feriti - durante lo sgombero di uno stabile a causa di un'esplosione.
La nostra solidarietà alle famiglie del luogotenente Marco Piffari, del carabiniere scelto Davide Bernardello e del brigadiere capo Valerio Daprà, deceduti durante l’esplosione. Un augurio di pronta guarigione a tutti gli operatori delle Forze di polizia e dei Vigili del fuoco rimasti feriti.
Esprimiamo la vicinanza e il cordoglio non solo alle famiglie e alle persone che sono state colpite ma a tutti i servitori dello Stato, a cui dobbiamo essere grati per l'impegno che ogni giorno portano avanti per servire le istituzioni.
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DDL SERVIZI: GOVERNO TAGLIA DIRITTI E RISORSE AGLI ITALIANI NEL MONDO
Si aggravano le criticità esistenti
La legge sulla revisione dei servizi per i cittadini e le imprese all’estero non solo non risolve le criticità esistenti, ma le aggrava in modo preoccupante.
Dal 2025 le certificazioni per le richieste di cittadinanza dovranno essere presentate esclusivamente su carta: un ritorno all’Ottocento che ignora ogni principio di digitalizzazione e di buon senso amministrativo. Inoltre, il governo svuota di competenze la rete diplomatico-consolare, aprendo la strada a una pericolosa privatizzazione dei servizi, con il rischio di affidare dati sensibili dei cittadini a soggetti privati.
È una legge che conferma la visione del governo Meloni: tagliare risorse, diritti e autonomia ai Consolati e agli italiani all’estero. Basti pensare ai costi ormai insostenibili per i servizi, come i 250 euro per la trascrizione di una nascita o i 600 euro per le pratiche di cittadinanza. Mentre aumentano le spese per i cittadini, diminuiscono gli stanziamenti: 55 milioni in meno nella prima legge di bilancio e nessuna risorsa per rafforzare il personale e l’efficienza consolare.
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IL PD VOTA NO AL RINNOVO DEL MEMORANDUM CON LA LIBIA
Le migrazioni vanno gestite aprendo canali legali
Nella mozione di maggioranza sulla Libia non si è spesa una sola parola per affermare che si tratta di una tragedia umanitaria che produce migliaia di morti nel Mar Mediterraneo diventato un cimitero.
Rivendicare i numeri, come fa la maggioranza dei cosiddetti salvataggi in mare significa rivendicare delle deportazioni. Le persone non vengono rimpatriate in 'centri' come la risoluzione sostiene, ma in lager dove vengono uccise, torturate e stuprate. Addestrare e finanziare la guardia costiera libica, a anni di distanza, non ha funzionato e anche oggi la Libia non è un Paese stabile o sicuro. Anzi la situazione è peggiorata: chi dovrebbe salvare i migranti, spara alla testa delle persone o alle navi delle Ong.
Le migrazioni vanno gestite strutturalmente, con la cooperazione internazionale, con missioni europee e redistribuzione in Europa dei flussi migratori. Lo si fa aprendo canali legali di migrazione e accoglienza diffusa. Lo si fa superando l'orribile legge Bossi-Fini e non liberando il capo dei trafficanti, Almasri, rimandandolo in Libia
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LA DESTRA TAGLIA RISORSE AI COMUNI
Poi scarica le colpe sui sindaci
Con una disinvoltura impressionante, la maggioranza minimizza i tagli che ha fatto ai Comuni e poi ha persino la faccia tosta di vantarsi di piccoli, irrilevanti stanziamenti.
Il governo Meloni ha tagliato un miliardo di euro di spesa corrente ai Comuni con la legge di bilancio 2024 e un altro miliardo e 350 milioni con quella del 2025. Risorse fondamentali per i servizi essenziali. Ha cancellato il Fondo per le piccole opere nei Comuni più piccoli e ha tagliato 1.900 interventi del Pnrr, nonostante siano stati proprio i Comuni a realizzare con maggiore efficacia questi progetti.
C’è poi la presa in giro sul tema della casa, dove il governo ha tagliato il Fondo sostegno affitti e morosità incolpevole.
La destra continua a scaricare i problemi sui sindaci e sulle sindache.
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PIÙ RISORSE PER LA POLITICA AGRICOLA COMUNE
No alla propaganda di Lollobrigida e all’immobilismo di Fitto
Abbiamo presentato una mozione per contrastare il Fondo unico di programmazione della Politica Agricola Comune (PAC) e il taglio delle risorse voluto dalla Commissione. È necessaria una Politica Agricola Comune giusta e finanziata, che rimetta al centro il reddito degli agricoltori, la dignità del lavoro e la lotta al caporalato.
Una PAC che premi chi produce davvero e chi assume con contratti regolari, chi investe nella qualità della produzione e nel benessere animale.
Raffaele Fitto, vicepresidente della Commissione europea, non ha mosso un dito per evitare che le politiche agricole tornassero ai margini delle politiche europee e venissero tagliati 8 miliardi dei fondi destinati all'Italia.
Nel frattempo il Governo continua con la propaganda, mentre la realtà è che non c’è nessun sostegno per gli agricoltori e le aziende in crisi.
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PER I BENI CULTURALI SERVE UNA RIFORMA VERA
Non la pubblicità per il libro del relatore di FdI
Il Partito Democratico chiede che la modifica del Codice dei beni culturali sia l’occasione per un confronto serio e costruttivo su come valorizzare davvero il nostro patrimonio, coinvolgendo il terzo settore, le imprese culturali e creative e tutte le realtà che ogni giorno contribuiscono a rendere viva la cultura italiana.
Il testo in discussione dovrebbe affrontare con concretezza i temi della gestione sussidiaria e della valorizzazione, ma rischia di essere indebolito da un’impostazione più simbolica che sostanziale.
A partire dal titolo stesso, ‘Italia in scena’, che con i beni culturali ha davvero poco a che fare, ma guarda caso è il titolo del libro del relatore, presidente della commissione nonché primo proponente della proposta di legge, Federico Mollicone di FdI. Con prefazione di Giorgia Meloni
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FOLLIA CANCELLARE QUEL POCO DI EDUCAZIONE SESSUALE NELLE SCUOLE MEDIE
Scelta del Governo irresponsabile
Nel giorno dell’ennesimo femminicidio, con una giovane uccisa con venticinque coltellate, la Lega pensa bene di cancellare quei pochi percorsi di educazione sessuale esistenti nelle scuole medie del nostro Paese. È una scelta dannosa e profondamente irresponsabile.
Abbiamo bisogno di andare nella direzione opposta. L’Italia è uno dei soli sette Paesi europei a non avere l’educazione sessuale obbligatoria a scuola. È un vuoto che pesa, perché occorre aiutare le ragazze e i ragazzi a costruire relazioni corrette e rispettose, a superare stereotipi e pregiudizi che troppo spesso sono all’origine della violenza di genere. La scuola pubblica ha una responsabilità fondamentale: non possiamo lasciare i giovani soli, a formarsi un’idea delle relazioni e della sessualità esclusivamente attraverso il web. Serve un impegno serio e strutturale, non passi indietro dettati da ideologia.
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RATIFICHE DI ACCORDI INTERNAZIONALI
Il Pd vota a favore
La Camera ha approvato le seguenti ratifiche di accordi e protocolli internazionali: Protocollo relativo alla Convenzione dell'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) n. 29 sul lavoro forzato e obbligatorio, adottato a Ginevra il giorno 11 giugno 2014; Protocollo di emendamento all'Accordo istitutivo dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino relativo alla localizzazione della sede, adottato a Parigi il 21 maggio 2022; Protocollo sulla gestione integrata delle zone costiere del Mediterraneo, fatto a Madrid il 21 gennaio 2008; Protocollo su acqua e salute della Convenzione del 1992 sulla protezione e l'utilizzazione dei corsi d'acqua transfrontalieri e dei laghi internazionali, fatto a Londra il 17 giugno 1999; Protocollo alla Convenzione del 1979 sull'inquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga distanza, per la riduzione dell'acidificazione, dell'eutrofizzazione e dell'ozono troposferico, con allegati.
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ACCADE ALLA CAMERA
A cura del Gruppo Parlamentare del Partito democratico
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NORDIO INVESTE NELLA SUA SEGRETERIA E LA GIUSTIZIA PASSA IN SECONDO PIANO
La giustizia ha bisogno di investimenti negli uffici giudiziari per ridurre i tempi dei processi o nella digitalizzazione non di certo nell'ufficio del Gabinetto del Ministro. Nordio in Aula non risponde sul perché abbia voluto introdurre nuovi incarichi che non portano benefici alla giustizia ma semmai alla sola Capo di Gabinetto, Giusi Bartolozzi.
Il Ministero della Giustizia, infatti, ha introdotto una nuova figura: il Capo segreteria del Capo di Gabinetto, che percepirà lo stesso compenso del Capo segreteria del Ministro. Un incarico che, da solo, comporta un costo pari a quello di sei posizioni dirigenziali.
Inoltre sono state istituite venti nuove unità destinate agli uffici di diretta collaborazione con il Gabinetto del Ministro; risorse queste sottratte all’Ispettorato Generale, un settore cruciale per il controllo e la vigilanza interna.
Scelte sbagliate che Nordio non ha saputo, né voluto, spiegare.
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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA
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Minori in affidamento Da martedì esame e votazioni sulle disposizioni in materia di tutela di minori in affidamento.
Beni culturali Da martedì esame e votazioni sulle disposizioni concernenti la valorizzazione sussidiaria dei beni culturali e l'istituzione del circuito "Italia in scena".
Comunicazioni del Presidente del Consiglio Mercoledì, alle ore 16,15, il Presidente del Consiglio dei ministri renderà le sue comunicazioni al Parlamento in vista del Consiglio europeo del 23 e del 24 ottobre.
Mozione All'esame dell'Aula anche la mozione in materia di politiche di coesione.
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