n. 166 - 23 aprile 2022

LA CAMERA APPROVA IL DEF

Il documento di economia e finanza registra gli scenari condizionati dalla guerra

L’aggressione a un popolo sovrano, alle porte dell’Europa, scardina violentemente certezze e illusioni e il Def non può che riflettere questa incertezza. Certo ci parla di un Paese che cresce, che ha registrato una performance straordinaria della sua economia; che ha reagito con dinamicità e decisione all’impatto pandemico con scelte nette, rapide ed efficaci, e con la forza di una comunità che sa resistere e persino rigenerarsi. Dunque, ha fatto bene il governo a presentare nel Def diversi scenari condizionati dall’esito e dalla durata del conflitto. I dati che il documento ci presenta sottolineano come dopo la significativa ripresa dei primi due mesi del 2021, il ritmo di crescita del nostro Pil abbia subito un rallentamento legato al rialzo dei prezzi del gas naturale e dell’emergenza elettrica, di cui le tensioni internazionali sono state un terreno fertile. Riteniamo necessario che le principali misure della prossima manovra si concentrino sul taglio contributivo, sui bonus sociali di luce e gas, sull’estensione del tetto massimo dei prezzi dei carburanti, sulla detassazione degli aumenti contrattuali.

TEMI DELLA SETTIMANA

BENE IL DIRITTO DI ASSOCIAZIONE SINDACALE PER LE FORZE ARMATE

Un’ulteriore forma di democrazia

Finalmente anche i rappresentati sindacali “con le stellette” avranno a disposizione lo strumento della contrattazione e, quindi, un tavolo sul quale avviare il confronto con il governo. Lo faranno non più a nome di tutti ma ciascuno in rappresentanza dei propri iscritti. L’approvazione di questa legge delega rappresenta un elemento significativo, che può dare più concretezza e più forza ai più deboli. Rimangono comunque alcuni aspetti discutibili: in particolare la norma che impedisce, o nel migliore dei casi rende difficile e poco trasparente, il rapporto con le organizzazioni sindacali degli altri lavoratori come se il mondo del lavoro, fatte salve le peculiarità di ciascuno, non avesse problemi in comune.

QUESTION TIME

COSTRUIRE UN SOLIDO PIANO INDUSTRIALE PER IL RILANCIO DELL’AUTOMOBILE

I dati ci dicono come drammaticamente sia ancora attiva la crisi dell'automobile. Dopo la pandemia, in questo periodo di crisi dei materiali e nel mezzo della transizione ecologica, abbiamo un calo ancora sensibile delle immatricolazioni. Situazione critica in cui il Parlamento e il governo stanno rispondendo con una rinnovata centralità dell'auto nel panorama industriale italiano. Finalmente ci sono le risorse; potremmo calcolare 12-13 miliardi di euro disponibili fra il decreto Energia e il Pnrr. Ora sta al governo costruire un piano industriale per l'automobile del prossimo futuro. Noi crediamo che incentivi organici per i prossimi anni siano positivi; crediamo anche che investire su ricerca e sviluppo, formazione, transizione del sistema della componentistica siano passi necessari.

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Csm
Da martedì, odg, dichiarazioni di voto e voto finale della riforma del CSM.

Forze Armate
Da martedì, esame della proposta di legge sulla revisione della Forze armate professionali.

Fenomeni eversivi
Da martedì, esame del Testo Unico sulle misure per la prevenzione dei fenomeni eversivi di radicalizzazione violenta, inclusi quelli di estremismo violento di matrice jihadista.

Elezione diretta Presidente della Repubblica
Da mercoledì, esame della proposta di legge costituzionale sulle modifiche alla parte II della Costituzione concernenti l'elezione diretta del Presidente della Repubblica

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