n. 90 - 31 ottobre 2024

DAL GOVERNO MELONI UNA MANOVRA LACRIME E SANGUE, SENZA SGUARDO AL FUTURO

Tagli pesanti anche a scuola e sanità pubblica

Siamo molto preoccupati per la politica economica del governo e per la legge di Bilancio presentata al Parlamento. Non solo è una Manovra che avrà effetti minimi sull’economia reale, ma sembra ignorare il futuro, abbandonando settori strategici in crisi, come l’automotive, che subirà un taglio di 4,6 miliardi di euro, senza alcuna misura per contrastare la riduzione della produzione industriale.

Non solo, questa legge di Bilancio del governo Meloni prevede tagli pesanti a scuola, cultura ed editoria.

Sulla scuola, in legge di bilancio è previsto il taglio di quasi 7 mila posti tra docenti dell’organico, e personale tecnico amministrativo. E sono tagli che andranno ad incidere direttamente sul funzionamento dell’assetto scolastico, in una situazione già di forte difficoltà. Sul fronte della cultura, un ministero ancora alla ricerca di un centro di gravità permanente non fa ben sperare. Abbiamo visto tagli pesanti nel settore del patrimonio culturale; non ci sono risorse per il sostegno al settore delle librerie e dell’editoria

Una manovra lacrime e sangue che peggiorerà le condizioni di vita delle famiglie e dei lavoratori. Ci sono tante tasse come quelle sulla casa o l’aumento delle accise sul diesel e dietro la rimodulazione delle detrazioni fiscali si nasconde un aumento delle imposte, soprattutto, per il ceto medio.

TEMI DELLA SETTIMANA

DL INFRAZIONI: DOPO LE FALSE PROMESSE AI BALNEARI, GOVERNO GETTA SETTORE NEL CAOS

Nessuna visione e investimenti bloccati

La Camera ha approvato il cosiddetto decreto infrazioni, per adeguare l’ordinamento italiano agli obblighi che derivano dalla nostra appartenenza all’Unione europea.

Nel merito il decreto, a fronte delle numerose infrazioni segnalate dall’Unione europea, contiene un insieme di modifiche al nostro ordinamento, ossia non fa altro che recepire, con ritardo, quando andava fatto da tempo.

C’è un solo punto politico in questo provvedimento, ed è rappresentato dalla questione delle concessioni balneari. La destra da anni finge di voler difendere i balneari, si scaglia contro l’Europa, fa promesse che non può mantenere. Ma alla prova dei fatti fallisce su tutta la linea. L’articolo 1 di questo decreto, che si occupa appunto delle concessioni balneari, è frutto di un accordo al ribasso con l’Unione europea, ed è pieno di lacune.  Non fornisce risposte certe alle Regioni, ai Comuni e ai numerosi operatori, che si troveranno nuovamente nell’incertezza. Non ha una visione complessiva, né è in grado di mettere in campo una spinta verso la riqualificazione delle coste e attrarre investimenti per la sostenibilità del turismo balneare. Contiene il rischio altissimo che per i prossimi tre anni l’intero settore rimarrà bloccato da qualsiasi investimento e riqualificazione, perdendo così competitività rispetto alla Francia, alla Spagna, alla Grecia e agli altri paesi dell‘Adriatico.

 

SETTIMANA CORTA: PROPOSTA DELLE OPPOSIZIONI ARRIVA IN AULA

Ma destra fugge dal confronto

Il numero di poveri assoluti è sempre più alto e il ceto medio, a sua volta, tende a scendere sempre più verso il basso: questa è la constatazione della realtà e da qui che si dovrebbe partire per trovare una convergenza tra opposizioni e maggioranza nell'interesse del Paese. Ma così non accade, il governo e la maggioranza non riconoscono alcuna dignità politica alle opposizioni e affossano sistematicamente ogni proposta, soprattutto sul mondo del lavoro, solo per ideologia.

Anche sulla proposta del Pd e delle altre opposizioni rispetto a una riduzione dell’orario di lavoro la maggioranza è sorda a qualunque confronto, preferendo alimentare la paura e lo scontro sociale.

Che la proposta di legge sulla settimana corta è arrivata in Aula è un successo politico delle opposizioni, perché questa legge unitaria di Pd, Avs e M5S secondo Fratelli d’Italia doveva arrivare monca, cancellata da un emendamento soppressivo. Invece la legge è arrivata tutta intera in Aula e senza mandato al relatore. Per noi la contrattazione è sempre stata il centro della proposta di legge. C’è un punto però che non può essere rimosso: il legislatore deve fare il proprio mestiere, non inseguire gli istinti animali del mercato. E fare il proprio mestiere significa anche legiferare sulla settimana corta.

 

STATI GENERALI: SERVE REVISIONE ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

E potenziare gli strumenti di vigilanza

Sulla sicurezza sul lavoro il gruppo del Partito democratico è pronto al confronto con le altre forze politiche a partire dalla discussione e dai risultati emersi dagli Stati Generali che si sono svolti in questi giorni. Certo, i numeri della legge di bilancio non lasciano ben sperare.

Servono risposte concrete ai lavoratori.

I dati ci dicono di un aumento costante degli incidenti e delle morti sul lavoro legato al ciclo economico. Questo è il primo schema da rompere con una revisione complessiva nell’organizzazione del lavoro.

Il punto di partenza è la legge 81 del 2008 che va attuata e non indebolita come si rischia con la legge sull’Autonomia che differenzia nel territorio un tema delicato e strutturale per l’intero Paese.

È necessario potenziare gli strumenti di vigilanza, rafforzando gli organici degli ispettori, soprattutto tra le piccole e piccolissime imprese per le quali la sicurezza non può essere solo un aggravio burocratico.

 

AUTOMOTIVE COMPLETAMENTE ABBANDONATO DAL GOVERNO

Inaccettabile, inoltre, che Elkann abbia rifiutato l’audizione alla Camera

Il settore automotive, cruciale e strategico per l’economia nazionale, è stato completamente abbandonato dal governo che, con l’ultima manovra di bilancio, ha addirittura introdotto un taglio di 4,6 miliardi di euro. Una decisione che avrà effetti devastanti sull’intero comparto produttivo.

Se il ministro Urso non ha ancora compreso il danno che ha causato, siamo di fronte a un problema grave all’interno del governo. Non si tratta di valutare se rivedere il taglio, quella è una scelta obbligata per evitare il crollo del sistema industriale italiano. Urso dovrebbe prendere coraggio e ribellarsi al commissariamento di fatto da parte di Giorgetti oppure fare un passo indietro. La sua permanenza al governo sta mettendo a rischio il futuro dell’intero settore industriale nazionale.

Inoltre riteniamo inaccettabile che John Elkann abbia rifiutato l’audizione alla Camera: noi insistiamo, è fondamentale che partecipi, perché si discute del futuro di Stellantis e dell’intero indotto. La situazione è grave e serve che ciascuno faccia la propria parte, a partire dai vertici aziendali.

 

CYBERSECURITY: DA GOVERNO E AGENZIA NESSUNA PROPOSTA

Le liti paralizzano l’Esecutivo

Dal Cdm un nulla di fatto, così come dalla riunione del vertice dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale sui ransomware.

È inutile che l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale riconosca i ransomware come ‘principale minaccia’ per la sicurezza informatica del Paese, se poi non propone soluzioni concrete. Già nel corso della discussione alla Camera sul ddl sicurezza avevamo segnalato al governo l’urgenza di un intervento legislativo, avanzando due proposte precise e dimostrandoci pronti a un dialogo ampio e costruttivo.

Nonostante questo, il governo, per mano di Mantovano e Frattasi, ha stoppato ogni possibilità di interlocuzione. E ancora oggi, dopo l’ennesimo nulla di fatto del Consiglio dei Ministri, l’esecutivo non propone soluzioni a uno dei problemi più urgenti che riguarda la sicurezza informatica dei cittadini e dell’intero sistema economico italiano.

 

IL DL PAESI SICURI DIVENTA UN EMENDAMENTO AL DL FLUSSI

Dalla maggioranza ennesima forzatura
 

Sul decreto Paesi sicuri non si fermano le forzature della maggioranza. Il decreto era stato assegnato al Senato, mentre adesso il governo intende trasformarlo in un emendamento al Dl flussi che è alla Camera, significa che non potremo esaminarlo. Forse perché vogliono in un certo qual modo nasconderlo.  È una gravissima forzatura che mortifica il Parlamento. Abbiamo chiesto al Presidente della Camera di intervenire contro questa forzatura inaccettabile e ci ha risposto sostenendo che è una scelta del governo e che ci sono dei precedenti. È una maggioranza procede con forzature su forzature, nel tentativo di nascondere la mano dopo il disastro fatto.

Vai alla pagina dei comunicati: #Paesisicuri

 

RAI: MAGGIORANZA IN CONFUSIONE, SERVIZIO PUBBLICO BLOCCATO

Chiesta convocazione urgente vigilanza per completare iter nomina

Maggioranza ancora in confusione sulla Rai: nessun passo avanti sulla procedura di nomina della Presidenza. È inaccettabile che il servizio pubblico sia, nei fatti, bloccato.

Abbiamo formalmente richiesto alla Presidente Floridia di convocare con urgenza l'ufficio di presidenza della vigilanza per includere nell'ordine del giorno il completamento dell'iter istituzionale di nomina della governance Rai.

Non era mai accaduto, che a un mese dall’insediamento del nuovo CdA, non fosse ancora stato votato il Presidente di garanzia. Siamo davanti a un atteggiamento irresponsabile e di totale disprezzo verso le regole e verso i cittadini che pagano il canone e che hanno diritto a un servizio pubblico indipendente e trasparente

 

SULLA GIUNTA PER LE AUTORIZZAZIONI MAGGIORANZA DISERTA DI NUOVO

Intervenga il Presidente della Camera

Per la terza volta, la maggioranza ha disertato la Giunta per le autorizzazioni a procedere, che avrebbe dovuto votare il presidente. Si tratta di un altro grave strappo istituzionale che determina un grave stallo istituzionale.

Chiediamo al presidente Fontana di intervenire di fronte a questo atteggiamento della maggioranza che non rispetta le regole e le prerogative delle opposizioni

  • Vai alla pagina dei comunicati: #Giunta
 

 

ACCADE ALLA CAMERA

 
A cura del Gruppo Parlamentare del Partito democratico

 

QUESTION TIME

PERCHÉ I FONDI PER IL REDDITO DI LIBERTÀ ANCORA NON ARRIVANO?

Siamo a un anno dall'approvazione dell'ultima legge contro la violenza sulle donne, una norma condivisa da tutte e tutti. Nel 2024 le opposizioni hanno scelto di assegnare tutti i 40 milioni del 'tesoretto’ di bilancio per combattere questa piaga sociale, che troppo spesso è accettata e che fa parlare di sé solo quando c'è l’ennesima vittima.

Ma è un problema prioritario e serve un cambio di passo che porti ad organizzare meglio la gestione e la prevenzione.

Ancora oggi, dopo le promesse che ha fatto in agosto, sul reddito di libertà la ministra Roccella, con molto ritardo, ci dice che il finanziamento della norma sta per arrivare. Oggi, le risorse non sono ancora distribuite e la ministra dichiara nuovamente che il provvedimento di riparto alle regioni è in arrivo. Ma le donne non possono aspettare i tempi lunghi del governo per avere il sostegno economico indispensabile ad intraprendere una nuova vita per sé e i propri figli e non essere costrette a tornare dai propri aguzzini.

E i Centri anti violenza devono poter lavorare con la certezza del finanziamento e con operatori pagati e non volontari, serve la formazione obbligatoria effettiva per i vari professionisti, le forze dell’ordine, la magistratura.

 

 

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

 

Ricostruzione post-calamità
Da martedì discussione con votazioni sul disegno di legge riguardante la Legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità.

Pnrr
Martedì, dichiarazione di urgenza della proposta di legge sull'istituzione di una Commissione parlamentare per l’indirizzo, la vigilanza e il controllo dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Piano nazionale degli investimenti complementari.

Ratifiche
Da lunedì discussione e votazioni di alcune ratifche riguardanti: Accordi Italia-Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo-Ucraina; Accordo Italia-Cina per eliminare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni e le elusioni fiscali; Accordo di sede tra la Repubblica italiana e il Tribunale unificato dei brevetti.

Mozioni
Da lunedi discussione  della mozione in materia di politiche per il clima e impegni per la 29^ Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico (Cop29) .     

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