Europa: Graziano, Salvini destabilizza, Meloni che fa?
Dichiarazione di Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa della Camera
Dichiarazione di Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa della Camera
“Si è svolta oggi l’audizione della Ministra Calderone, che ci ha consentito di avviare un dialogo più approfondito e speriamo proficuo sulle nuove norme in materia di sicurezza sul lavoro, ed in particolar modo su quelle contenute nel nuovo decreto sul PNRR.
La risoluzione presentata dal Gruppo del partito democratico autorizza la partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali Aspides in Mar Rosso, Levante in Medioriente e il proseguimento della missione civile dell'Ue in Ucraina e impegna il governo “a farsi promotore di una azione diplomatica volta a favorire la consegna del materiale di natura umanitaria anche attraverso la creazione di corridoi marittimi verso porti nella Striscia di Gaza e a sostenere un’azione diplomatica, nel quadro di un forte impegno europeo per la de-escalation nel Medio Oriente, il cessate-il-fuoco a Gaza e
Un’Europa per i molti e non per i pochi, che si batte per un salario dignitoso, per una sanità e un’istruzione universali, per la giustizia climatica, per i diritti e la pace. È questa la strada tracciata oggi al congresso del PSE da Elly Schlein per l’Europa che vogliamo e per costruire anche in Italia un’alternativa possibile alla destra degli egoismi e dei nazionalismi.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
“Un passaggio politico di grande importanza alla vigilia delle Europee. Il Pse ha eletto all’unanimità Nicolas Schmidt - a cui faccio gli auguri - come candidato dei socialisti e democratici alla presidenza della Commissione europea e ha definito con chiarezza il perimetro delle alleanze. Non staremo mai con le destre estreme e con chi pensa di risolvere in modo nazionalista i grandi temi dell’agenda politica internazionale.
"Le elezioni europee di giugno sono elezioni in cui l'estrema destra ha molte aspettative e l'Italia è un punto di riferimento per le ultradestre d'Europa. Giorgia Meloni è infatti la leader dei Conservatori e riformisti, partito in cui sono confluite formazioni come Vox di Abascal, Reconquête di Zemmour, il Pis di Morawiecki e il Fidesz di Orbàn.
“Trovo positivo il confronto che si è svolto oggi in direzione. Condivido l'impegno a continuare ad assicurare pieno sostegno alla resistenza ucraina, al fine di giungere quanto prima ad una pace giusta e sicura. Così come l’unanime consapevolezza della necessità di costruire un'Europa sempre più forte, solidale e coesa per affrontare al meglio le sfide e le problematiche del nostro tempo. Oggi abbiamo confermato anche la nostra ferma e convinta opposizione al patto scellerato della destra tra Premierato e Autonomia differenziata secessionista che distrugge l'unità nazionale.
“Con l’esenzione Irpef sotto ai 10mila euro, che aveva colpevolmente tolto e poi maldestramente rimesso, Giorgia Meloni crede di aver risolto tutti i problemi dell’agricoltura. Purtroppo non è così e le responsabilità non solo soltanto dell’Europa come la destra vuole farci credere. Uno dei maggiori problemi degli agricoltori è infatti la liquidità che è stata compromessa dall’inflazione e dai continui ritardi dei pagamenti della Pac ed in particolare dell’ecoschema 1 (il cosiddetto Classyfarm).
“Come ribadito giustamente dalla segretaria Schlein, il Governo è stato fermo e ha taciuto per mesi sulla vicenda di Ilaria Salis. Eppure, la normativa europea richiede il rispetto di standard minimi di civiltà e dignità per le condizioni di detenzione negli Stati membri. Ma non solo.
Abbiamo chiesto al Governo di mobilitarsi per Ilaria Salis. La donna, ieri a processo con un guinzaglio e lucchetto a piedi e mani, è detenuta in un Paese guidato da un amico della premier Meloni. È in gioco la civiltà giuridica dell’Europa. E la dignità di una donna italiana.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.