Giustizia. Bazoli a Costa: meno battute e studiare di più
Dichiarazione di Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in commissione Giustizia
Dichiarazione di Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in commissione Giustizia
“Caro Enrico Costa, evidentemente Ti è sfuggito quello con cui (noi del PD!) proponiamo che, nella fase delle indagini, all’inerzia del PM (e della P.O.) consegua l’estinzione per procedimento.
PS: Ci confrontiamo serenamente sul merito, senza sterile gara a chi è più garantista?”. Lo scrive su Twitter il deputato dem Carmelo Miceli, componente delle commissioni Giustizia e Antimafia, rispondendo al deputato di Azione Enrico Costa”.
“Si sbaglia l'avvocato di Cesare Battisti. La decisione di oggi sugli ex terroristi latitanti in Francia non rappresenta ‘una vendetta di Stato’, ma un atto di giustizia. Una giustizia sancita non dai ‘tribunali del popolo’ che decidevano chi colpire e chi no, ma dai Tribunali della Repubblica Italiana, che applicarono le regole dello stato di diritto. Con le quali si valuteranno oggi anche le attuali condizioni dei condannati e l'applicabilità delle pene residue, secondo i principi della giustizia propri di una democrazia, non quelli della vendetta o della giustizia del popolo”.
“La commissione insediata dalla ministra della Giustizia sulla crisi di impresa, di cui i giornali danno notizia oggi, è certamente autorevole e qualificata. Gli obiettivi che le sono stati assegnati mi paiono condivisibili: correggere il codice della crisi alla luce della nuova direttiva europea, valutare il differimento di alcune parti in ragione dell'attuale crisi economica.
“L’auspicio del sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, è condivisibile. Basta processi mediatici. Le indagini non sono uno show e il diritto di cronaca deve fare i conti con il limite invalicabile del principio di non colpevolezza”.
Così su Twitter il deputato dem, Carmelo Miceli, componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia, rispondendo positivamente alla proposta del sottosegretario Sisto di creare un'alleanza contro il processo mediatico con la collaborazione e il supporto del Consiglio nazionale forense.
“L’ennesimo tragico episodio, il secondo in pochi mesi, avvenuto lunedì scorso nel carcere di Uta, ci obbliga a riflettere e ad intervenire sulla difficile situazione che vivono i detenuti. Per questo, sarebbe opportuno implementare le misure di supporto psicologico e di sicurezza delle carceri.
"L’ approvazione della legge di conversione del decreto legge di modifica delle modalità di svolgimento dell'esame per l'abilitazione all'esercizio della professione forense è la
migliore delle risposte a quei ventiseimila giovani professionisti che attendono da mesi di potere provare completare il loro percorso formativo.
“Non si è mai vista una commissione di inchiesta parlamentare con il compito di indagare su un altro potere dello stato. Il Parlamento non può fare un'indagine sul lavoro fatto dalla magistratura in questi anni, come invece stanno ora proponendo alcune forze politiche del centrodestra in commissione Giustizia e Affari costituzionali, chiedendo di calendarizzare le loro proposte di legge che vanno in questa direzione. A meno che Forza Italia, Lega e FdI non vogliano che deputati e senatori rifacciano i processi dell'ultimo ventennio.
“Nell'ambito dell'esame alla Camera della legge di delegazione europea, un grande spirito unitario ha caratterizzato il confronto e in particolare l'approvazione degli emendamenti relativi al recepimento della direttiva 2016/343 sul rafforzamento di alcuni aspetti della presunzione di innocenza nei procedimenti giudiziari, tra cui quello presentato a nostra prima firma”.
Così in una nota congiunta Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in commissione Giustizia, e Piero De Luca capogruppo Pd in commissione Politiche europee.
“Do una valutazione nel complesso positiva dell’esperienza del governo Conte bis e credo anche che in materia di Giustizia si siano compiute delle scelte importanti che mi auguro vengano portate a realizzazione. Da questo punto di vista ho molto apprezzato la relazione della ministra Cartabia alla commissione Giustizia della Camera, nel corso della quale ha valorizzato le scelte che sono state compiute dal precedente governo e si è impegnata a proseguire su quella strada.