Manovra: Girelli, su sanità vero e proprio definanziamento, governo fermi questa deriva

  • 04/11/2025

“Le analisi Gimbe confermano ciò che denunciamo da mesi: dietro l’apparente aumento delle risorse per la Sanità contenuto nella prossima legge di Bilancio si nasconde un vero e proprio definanziamento strutturale. Il gap di 17,5 miliardi tra quanto sarebbe necessario per mantenere il livello di finanziamento al 6,3% del Pil e quanto realmente stanziato nel periodo 2023-2026 certifica una scelta politica chiara: continuare a indebolire il Servizio sanitario nazionale”.

Manovra: Pagano, Confindustria conferma fallimento Meloni, senza Pnrr Italia in recessione

  • 04/11/2025

“Confindustria conferma ciò che il Partito Democratico denuncia da settimane. La manovra è a saldo zero, nessun impatto sulla crescita del Paese. Il Governo parla di “responsabilità” e “prudenza”, la realtà è che non c’è un euro per la competitività, per gli investimenti, per il lavoro e per l’innovazione. Come ha ricordato Tarquini in audizione, la crescita allo “zero virgola” non garantisce il futuro dell’Italia, e infatti senza le risorse del PNRR oggi il nostro Paese sarebbe già in recessione.

Manovra: Scarpa, governo penalizza nuove generazioni, basta annunci serve un vero piano casa

  • 03/11/2025

“Il costo delle case continua a crescere più dei salari e per tanti studenti e giovani lavoratori affittare o comprare casa è diventato impossibile. Sempre più famiglie vivono in spazi troppo piccoli o in condizioni difficili. Serve dunque una risposta immediata per aiutare le nuove generazioni  a costruirsi un futuro e per rendere gli affitti più accessibili. L’Europa si sta muovendo contro la crisi abitativa, e anche l’Italia deve fare la sua parte. Il Governo deve passare dalle parole ai fatti, con un piano casa reale e finanziato, che in questa manovra purtroppo non si vede.

Manovra: Malavasi, Sanità pubblica in crisi. Il governo continua a indebolirla

  • 03/11/2025

“Il Governo indebolisce la sanità pubblica. Quest’anno la spesa sanitaria sarà intorno al 6% del PIL, il livello più basso degli ultimi decenni, e secondo le previsioni scenderà ancora, tanto da raggiungere il 5,93% nel 2028.

La riduzione dei fondi si traduce in meno investimenti negli ospedali, nel personale sanitario e nei servizi territoriali, con conseguenze che graveranno sui cittadini. Sempre più persone sono costrette a rivolgersi al privato o, peggio, a rinunciare alle cure, e ampie aree del paese vivono grandi difficoltà, con servizi tragicamente sotto pressione.

Manovra: Ricciardi, Assenza relatore maggioranza conferma debolezza e divisioni governo

  • 03/11/2025

“Il governo vive nel caos. L’assenza di un relatore di maggioranza è la conferma della debolezza di una manovra da cui tutto i partiti che sostengono Meloni, in un modo o nell’altro, stanno prendendo le distanze. Siamo davanti al fallimento delle politiche economiche del governo Meloni che si confermano  modeste, sbagliate e prive di visione e capacità di incidere sulle emergenze sociali. Mentre il Paese chiede risposte su salari, servizi e welfare, il governo si limita a misure tampone e ad annunci propagandistici.

Trasporti: Casu, governo corregga manovra e rispetti accordi che ha firmato su rinnovo contratto TPL

  • 31/10/2025

“Il 20 marzo è stato firmato un accordo chiaro tra governo, imprese e sindacati per garantire tutte le risorse necessarie a finanziare il rinnovo del contratto del Trasporto Pubblico Locale che riguarda oltre 100.000 lavoratori ogni giorno in prima linea per garantire il diritto alla mobilità di tutti noi. Ma come hanno denunciato le imprese del settore, la copertura attualmente prevista nella manovra economica è stimata in circa 150–180 milioni annui, a fronte di un costo complessivo pari a 270 milioni di euro nel 2025, 370 milioni nel 2026 e 510 milioni annui a regime dal 2027.

Moda: Bonafè, da governo nessuna misura concreta in legge di bilancio per Made in Italy

  • 29/10/2025

“Nel settore della moda, uno dei pilastri del made in Italy con 100 miliardi di fatturato, 80mila PMI e 600mila lavoratori, il governo Meloni continua a non intervenire. In legge di bilancio non c’è traccia di misure concrete per difendere e sostenere una filiera che oggi soffre l’impatto dei dazi e di una crisi che mette a rischio competenze e occupazione. L’unico risultato ottenuto finora dal ministro Urso è stato il rebranding del suo dicastero: ha cambiato nome al ministero, ma non si sta occupando davvero di made in Italy”.

Manovra: Evi-Prestipino, maggioranza fa blitz sulla caccia e inserisce parti del ddl Malan in legge di bilancio, iniziativa lesiva dei principi costituzionali

  • 29/10/2025

“Come denunciato dalle associazioni animaliste sembra che sia in corso l’ennesimo blitz sulla caccia da parte della maggioranza che, con una forzatura delle procedure, vorrebbe inserire parti del DDL Malan, oggi arenato in commissione da oltre 2.000 emendamenti e fortemente criticato da parte dell'opinione pubblica, sotto forma di emendamenti alla legge di bilancio.

Manovra: Roggiani, non incide sulla vita delle persone e penalizza città e lavoratori

  • 29/10/2025

“La manovra del governo Meloni non incide né sulla vita delle persone né sulla crescita del Paese. È una legge di bilancio che non risponde ai bisogni reali di lavoratrici, lavoratori e famiglie. Gli aumenti promessi con il taglio dell’Irpef, tra 138 e 440 euro l’anno, sono irrisori rispetto ai 25 miliardi sottratti con il fiscal drag. Anche sulle pensioni, dopo tanta propaganda, l’aumento di 3,7 euro al mese per le minime si commenta da solo”. Così Silvia Roggiani, deputata del Partito Democratico e componente della commissione Bilancio.

​​​​​Manovra: Orfini, Giuli si vanta di ciò che sta tagliando. Sforbiciata anche sui fondi per il cinema a scuola

  • 29/10/2025

“Oggi il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha promosso con enfasi i progetti del bando “Il cinema e l’audiovisivo a scuola”, parte del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola. Peccato che proprio le risorse di cui si vanta siano state cancellate dalla manovra di bilancio che porta la sua stessa firma. I dieci milioni di euro di cui oggi Giuli si vanta non esistono più: sono stati sforbiciati dall’articolo 110 della Legge di Bilancio depositata al senato, che interviene sui fondi previsti dalla lettera i) del secondo comma dell’articolo 27 della Legge Cinema.

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