Calcio: Berruto, Abodi surreale, smetta di fuggire dal parlamento
In difficoltà perché maggioranza ha preso distanze da sua azione
In difficoltà perché maggioranza ha preso distanze da sua azione
"Siamo contrari alla riforma delle Autonomie così come l'ha in mente Calderoli. Ma, almeno, oggi il ministro riscopre che esiste un Parlamento e che deve essere anche ascoltato. E' già un passo avanti" così il deputato Pd Emiliano Fossi.
“Essere eletti alla Camera comporta un onore ma soprattutto una enorme responsabilità nei confronti dei cittadini, anche in relazione al contesto nazionale ed internazionale che stiamo vivendo”.
È quanto dichiara il neo deputato del Partito Democratico Marco Simiani, nel primo giorno di insediamento a Montecitorio in svolgimento oggi, giovedì 13 ottobre.
Il Parlamento ha dato al governo un indirizzo chiaro ed un sostegno convinto confermando la linea scelta all’indomani dell’invasione russa dell’Ucraina. Aiutare con tutti gli strumenti la resistenza di Kiev, rendere il sistema delle sanzioni sempre più efficace e stringente, agire perché si creino le condizioni per il cessate il fuoco, evitare una crisi alimentare globale: su queste direttrici il governo proseguirà, nell’ambito dell’intesa euroatlantica, per arrivare quanto prima a far tacere le armi e cessare la tragedia della guerra.
"A quattro mesi dall’inizio della guerra, l'Italia deve continuare a sostenere la resistenza ucraina con aiuti umanitari, economici, sociali e militari. Ma dobbiamo continuare a fornire anche segnali di supporto politico.
“La via maestra per le riforme istituzionali su argomenti così complessi, come quello della giustizia, è quella di un intervento parlamentare perché consente di affrontare le problematiche sollevate con soluzioni di sistema, coordinate e ragionevoli. Ed evita il rischio di azioni inefficaci e controproducenti. Su questo tema la posizione espressa dal segretario Letta oggi durante la direzione è molto equilibrata e condivisibile: riconosce le varie sensibilità in campo e propone un approccio critico e di merito.
"Siamo in una situazione tragica di una guerra folle. E’ la centralità del Parlamento, che non viene meno anche nei momenti di emergenza assieme alla riaffermazione dell’importanza del dialogo costante tra Camere e governo il senso dell’emendamento, a mia prima firma, oggi approvato in Commissione al “Dl Ucraina”.
L’aggressione militare della Russia ai danni dell’Ucraina segna uno dei momenti più drammatici della recente storia europea. E’ inaccettabile che si pensi di invadere uno Stato, di riscrivere con le armi i confini, di calpestare la libertà di un intero popolo. La reazione non può che essere all’insegna della fermezza e della chiarezza. Bene che Draghi venga alle Camere a riferire, il Parlamento sarà certamente unito nella condanna della Russia e nel dare il massimo supporto al governo.
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.
“Molto grave l’annessione del Donbass annunciata da Putin. La storia dell’Europa è costellata da milioni di morti creati ogni volta che qualcuno ha pensato di cambiare i confini per via militare. Lo Stato di diritto non è un optional, è il futuro. Si convochi subito il Parlamento”.
Lo scrive sul suo profilo Twitter il deputato dem Enrico Borghi, responsabile nazionale Sicurezza del PD.
“Deve arrivare immediata, netta e forte una condanna unanime del Parlamento alla grave e pericolosa scelta di Putin di riconoscere l’indipendenza del Donbass. Non c’è un minuto da perdere per chiarire il nostro ripudio più forte verso questo odioso modo di trattare i territori, i confini e, quindi, di mettere in pericolo la pace e far crescere ancora di più la spirale che può portare a un conflitto. Per questo abbiamo appena chiesto una convocazione straordinaria del Parlamento tramite la nostra capogruppo Debora Serracchiani in aula”.
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