Violenza donne: Pd, Parlamento voti nostra proposta su consenso
Come Partito democratico abbiamo voluto presentare una norma che individua l'assenza di consenso come elemento caratterizzante della violenza sessuale.
Come Partito democratico abbiamo voluto presentare una norma che individua l'assenza di consenso come elemento caratterizzante della violenza sessuale.
La maggioranza impedisce alla Camera l’esame delle mozioni che impegnano il governo in iniziative concrete di contrasto alla violenza contro le donne. Vogliono nascondere le parole indecenti del Ministro Valditara e la copertura da parte della Premier Meloni e al tempo stesso oscurare i loro ritardi sull’attuazione degli impegni che servirebbero per contrastare il fenomeno orribile del femminicidio che solo nel 2024 ha fatto 96 vittime, donne uccise da mariti, fidanzati e conviventi della stessa nazionalità.
“Il mancato obiettivo di una mozione bipartisan è un’ulteriore ferita che rallenta il già faticoso percorso verso l’adozione di efficaci azioni di contrasto alla violenza di genere”. Così Antonella Forattini, deputata Pd e componente della commissione di inchiesta sul Femminicidio, commentando la mozione sulle iniziative in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, depositata da Pd, AVS, IV e Azione.
La violenza contro le donne è un fenomeno strutturale, una ferita aperta nel tessuto della nostra società perché ogni volta che una donna subisce violenza, è la nostra collettività a perdere. Eppure, non possiamo ignorare quanto sia ancora fragile la coerenza istituzionale: è inaccettabile che si verifichino atteggiamenti e dichiarazioni, come quelle di Valditara, che sembrano voler spostare il focus del dibattito o di cercare nemici su cui riversare la colpa”.
Le parole del ministro Valditara sono inaccettabili. Nessun dato conferma la correlazione tra casi di abuso e immigrazione illegale. Si tratta solo di razzismo e si chiama propaganda, la stessa della peggiore destra nel mondo. Si sta superando il limite, dai detenuti che si vorrebbero privare del diritto di respirare alle deportazioni nei campi in Albania. Non c’è alcun interesse a affrontare un tema epocale come l’immigrazione.
"Il caso di Elisa Aiello è spaventoso e da oggi penso sia arrivato il momento per le istituzioni di dare un segnale forte e deciso. Siamo di fronte ad una ragazza di 26 anni che riceve minacce di morte pubbliche, da parte del suo ex fidanzato, tutti i giorni. Minacce e maltrattamenti iniziati a febbraio 2023. A nulla sono valse le denunce partite ai carabinieri di Latina. Nel frattempo è stata costretta a spostarsi di domicilio, rivolgersi a un centro antiviolenza e aspettare che le direttive del Codice Rosso vengano applicate.
“La proposta di Fratelli d’Italia che limita alle sole donne sfregiate le agevolazioni per l’inserimento lavorativo è incomprensibile e offensivo perché compromette radicalmente le ragioni di un intervento legislativo volto a garantire l’autonomia alle donne vittime di violenza” così i deputati democratici della commissione bicamerale d’inchiesta sul femminicidio, Sara Ferrari, Antonella Forattini, Valentina Ghio, Cecilia d’Elia, Valeria Valente, Filippo Sensi.
Ferrari: parole Bandecchi vanificano lotta contro violenza di genere
Dichiarazione di Sara Ferrari, dell’ufficio di presidenza del gruppo Pd alla Camera
“Dobbiamo trasformare la tragedia in una spinta per il cambiamento”. Sono le parole che abbiamo ascoltato ieri a Padova da Gino Cecchettin. Lo ha detto anche a noi che siamo parte delle istituzioni e abbiamo il potere di creare le condizioni per il cambiamento. Il PD ha ottenuto la formazione degli operatori nella nuova legge a contrasto della violenza sulle donne: ma la norma è senza risorse e la Ministra si era impegnata a trovarle.