Trasnova: Pd, bene ritiro licenziamenti, salvi 400 posti per il 2025
Sarracino e Scotto, irresponsabile taglio fondi automotive da parte del Governo
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“Consiglio dei ministri e vertice di maggioranza non hanno sciolto i nodi del confronto al loro interno, se non per confermare le strategie che accontentano i soliti noti di questo Paese. Il problema dei 21 mesi di calo ininterrotto della produzione industriale resta purtroppo solo sullo sfondo. Ogni giorno registriamo nuove crisi aziendali e nuovi posti di lavoro a rischio, ma nella legge di bilancio presentata dalla destra non c’è alcuno strumento per invertire la rotta”.
Così il capogruppo Pd in commissione Bilancio alla Camera, Ubaldo Pagano.
Nel corso dell’audizione del Commissario Falco in Commissione Parlamentare d’inchiesta sulle condizioni del lavoro in Italia di questa mattina la Presidente Chiara Gribaudo ha dichiarato: “Continuo a leggere le ricostruzioni dei giornali di queste ore. È doloroso, perché ancora una volta sembra si tratti di una tragedia annunciata. Sarebbero stati ignorati gli appelli e gli allarmi, esponendo così lavoratori e lavoratrici a rischi altissimi. Rischi che poi, puntualmente, si sono verificati.”
“Un botto enorme come se a esplodere fosse stata una bomba. Così raccontano i cittadini di Calenzano e dei paesi vicini che hanno vissuto l'esplosione del deposito di carburanti dello stabilimento dell'Eni. Un botto enorme che ha causato la morte di 2 persone e il ferimento di altre 9. A nome del Pd esprimo il nostro più sentito e commosso cordoglio alle famiglie delle vittime, augurando una pronta guarigione alle persone ferite, nella speranza che vengono ritrovate presto le persone adesso disperse.
“Sono arrivate oggi le lettere di licenziamento per 101 dipendenti della Logitech, azienda in subappalto della Transnova. La motivazione è semplice: la cessazione della commessa di Stellantis non consente di andare avanti e dunque altri posti di lavoro saltano a Pomigliano, Cassino, Melfi e Mirafiori. Siamo a duecento, dopo le procedure di licenziamento avviate ieri con Transnova per 97 operati, e il rischio è che non si fermi qui lo scivolamento verso la dismissione dell’indotto Stellantis.
“Grazie alla battaglia del Pd siamo riusciti in Commissione lavoro a incrementare i fondi per la cassa integrazione ai lavoratori e le lavoratrici del comparto moda. Con un allargamento degli ammortizzatori sociali anche ad altri settori connessi. Non siamo soddisfatti perché non è una risposta strutturale alla crisi enorme che investe le imprese della Toscana, ma continueremo a batterci anche nel passaggio in aula per un ulteriore allargamento temporale di strumenti che possono dare sollievo a migliaia di persone”.
“La scelta di Stellantis di non rinnovare la commessa a Trasnova, pregiudica il futuro di oltre 400 lavoratrici e lavoratori. Chiediamo al governo di convocare urgentemente al tavolo istituzionale previsto per il 17 dicembre al ministero delle Imprese e del Made in Italy, anche Stellantis. Non si può continuare così: occorrono politiche industriali, piani di rilancio e non dismissioni e licenziamenti. Continueremo a essere al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori che da lunedì sono in presidio per difendere il proprio futuro”.
"Abbiamo assistito al tavolo convocato al ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla vertenza Dems. Siamo estremamente preoccupati per quello che sta avvenendo. Viene annunciato un piano industriale assolutamente non concordato con i sindacati, vengono annunciati numerosi esuberi, spacciati per 'efficientamento della produttività' per lo stabilimento di Somma Vesuviana e viene anche paventato il mancato rinnovo della cassa integrazione che per questi lavoratori scade il 31 dicembre.
“Su un semplice parere in commissione Lavoro alla Camera sulla magistratura onoraria oggi la destra ha dato uno spettacolo indecente. Senza numeri, in quello che si può definire il mercoledì nero della maggioranza, ha applicato una tecnica dilatoria facendo auto ostruzionismo per ritardare i tempi del voto e garantire attraverso le sostituzioni dei commissari numeri sufficienti. Il punto parere infatti è passato con il voto decisivo della presidenza. Si tratta dell’ennesima dimostrazione di una maggioranza che è andata in frantumi”.