n. 106 - 23 ottobre 2020

 

IL PAESE NON CHIEDE POLEMICHE MA OPEROSITÀ

 

Informativa urgente del Presidente del Consiglio

Al termine dell'intervento del Presidente Conte in Aula abbiamo espresso l'appoggio convinto del Pd alle iniziative del governo. Questo è il momento dell'unità nazionale, della solidarietà e della responsabilità collettiva, non è il momento delle polemiche. Saremo costretti a chiedere ai cittadini ancora una volta sacrifici e rinunce alla loro ordinaria condotta di vita. Abbiamo apprezzato che Conte abbia pronunciato queste parole in Parlamento, perché sono parole di verità. Abbiamo bisogno di agire con grande prudenza perché siamo ancora, di nuovo, in un'emergenza sanitaria. Abbiamo quindi espresso il nostro sostegno convinto, ma anche ribadito che non è pensabile dimenticare la fragilità, l'angoscia, l'impazienza e persino la rabbia che sta montando nel Paese. E’ necessario che questo ascolto sia un ascolto operoso, capace poi di organizzare meglio i trasporti, i tracciamenti e l'organizzazione sanitaria; di snellire il sistema, di consentire tempi di prenotazione dei test, tempi di refertazione e tempi di lavoro adeguati all'emergenza sanitaria. Nella prima fase il governo si è sentito più forte perché ha vissuto la solidarietà della nostra comunità nazionale. Il Paese si è stretto intorno al governo e alle Istituzioni. Attenzione però perché sta montando un sentimento diverso in questa seconda fase, guai se portasse a una sfiducia nelle Istituzioni, a un minore senso di affidamento e senso di protezione da parte dei nostri cittadini. Per scongiurarlo, dobbiamo quindi mettere in campo uno sforzo ancora maggiore. Il Paese non ci chiede polemiche, ma speranza e operosità.

QUESTION TIME

E’ CAMBIATO IL MODO STESSO DI VIVERE LA CULTURA, BENE LE MISURE DI PROTEZIONE E DI RILANCIO

 

Il 9 marzo ha precipitato il Paese in una situazione di grandissima difficoltà, per le attività produttive, per la scuola, per il mondo della cultura e per quello del turismo. Durante il Question time con il ministro Franceschini abbiamo messo l’accento sulla cultura, perché questa pandemia ha toccato il modo stesso di vivere e di fare cultura. Sono stati chiusi i cinema, i teatri, le biblioteche, interrotte le rappresentazioni lirico sinfoniche e si è fermato lo spettacolo dal vivo, chiusi i musei statali e quelli locali, chiuse le biblioteche e gli archivi, ferme le industrie culturali e creative, annullate o rinviate le mostre, bloccata l'editoria, ferma la musica dal vivo, migliaia di lavoratori fermi e senza prospettive. Bene dunque che il ministro abbia illustrato le numerose misure messe in campo a sostegno del mondo della cultura. Significativa risulta l'ampiezza degli interventi effettuati che hanno toccato categorie diverse di lavoratori, intervenendo su situazioni contrattuali tra le più variegate e fragili con l'obiettivo di non lasciare indietro nessuno. La complessità di quanto si è fatto è frutto anche di un lavoro di ascolto che ha coinvolto tutti i soggetti del mondo della cultura. Oltre ai provvedimenti di salvaguardia, inoltre, sono state messe in campo anche misure di rilancio, che dovranno essere potenziate nel corso dei prossimi mesi.

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Covid e ciclo dei rifiuti
Lunedì dalle ore 15.00, Relazione sull’emergenza epidemiologica Covid-19 e il ciclo dei rifiuti, approvata dalla commissione parlamentare d'inchiesta sugli illeciti ambientali

Pdl contro l'omotransfobiaa
Mercoledì dalle ore 9.30 esame della proposta di legge contro la discriminazione e la violenza legati al sesso e al genere, previo esame delle questioni pregiudiziali.

Settore florovivaistico
Da mercoledì, esame della proposta di legge per la promozione e la valorizzazione del settore.

Settore ittico
Da mercoledì, esame del Testo unico concernente interventi in materia di politiche sociali nel settore della pesca professionale.

Mare territoriale
Da giovedì, esame della proposta di legge per l’istituzione di una zona economica esclusiva oltre il limite esterno del mare territoriale.

Mozioni
Da lunedì, esame delle mozioni riguardanti: l'emancipazione giovanile; l'indice Desi; il ponte sullo stretto di Messina; la cultura italiana negli Stati Uniti; il ruolo del Mef nel processo di vendita della società della Borsa italiana. 

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