n. 17 del 17 marzo 2023

CONTRO IL LAVORO POVERO E LA PRECARIETÀ

La destra si dimostra incapace e approssimativa

Il Partito democratico ritiene prioritaria l'approvazione della legge sul salario minimo per dare una risposta ad oltre tre milioni di lavoratori poveri. Lavoratori che la presidente Meloni e la destra non vogliono vedere, perché credono possano migliorare la loro condizione di sfruttamento con un taglio delle tasse sul lavoro che, su stipendi così bassi, non incide quasi nulla. Proseguiremo la nostra battaglia per il salario minimo con una legge presentata a inizio legislatura alla Camera e che tiene conto del dialogo sociale con i sindacati avviato la scorsa legislatura. Vogliamo ridurre la precarietà andando a sfoltire la giungla dei contratti pirata e precari, per un lavoro dignitoso e di qualità. La destra, come sempre e come ci ha confermato la presidente Meloni alla Camera, sarà dall'altra parte, come dimostra anche l’annunciata deregulation dei contratti di lavoro a tempo determinato. Sul piano sociale l’azione di questa destra al governo si definisce con le parole incapacità, approssimazione e insensibilità che hanno ispirato le scelte compiute fino ad ora, a partire da una legge di Bilancio pensata per colpire i poveri e i più fragili.


 

TEMI DELLA SETTIMANA

NORME IN MATERIA DI PROCEDIBILITÀ D’UFFICIO E ARRESTO IN FLAGRANZA

Bene la conferma della riforma Cartabia ma maggioranza sorda a modifiche

Questo disegno di legge del governo è stato presentato per realizzare un duplice intervento: il primo, in materia di procedibilità per alcune tipologie di reati efferati, peraltro aggravati da circostanze speciali, delimitando e ridisegnando il perimetro già tracciato con la Riforma Cartabia; il secondo, in tema di arresto obbligatorio in flagranza di reato, anche per reati perseguibili a querela in assenza della persona offesa dal reato e quando quest’ultima non sia facilmente rintracciabile. Il disegno di legge del Ministro Nordio conferma sostanzialmente l’impianto della riforma Cartabia sul processo penale, dapprima rinviata dal governo Meloni con l’approvazione del decreto legge Anti-rave e poi invece confermata, dopo il rinvio alla fine dell’anno 2022, e ora entrata in vigore. Gli emendamenti del PD presentati per migliorare il testo, però, non sono stati ascoltati. Abbiamo scelto quindi di astenerci sul provvedimento e di non votare a favore, nonostante sia stata confermata l’impostazione della Cartabia, per il rifiuto ad ogni contributo offerto dalle opposizioni, anche su temi molto sensibili e delicati.

 

 

SUL PROCESSO PENALE MAGGIORANZA SPACCATA

Per amministratori locali separare responsabilità politiche e amministrative

Abbiamo presentato una mozione, approvata dalla Camera, per impegnare il governo a dare piena attuazione, investendo le necessarie risorse economiche ed organizzative, alle riforme del processo penale, civile e dell'ordinamento giudiziario, nonché a velocizzare e sbloccare le procedure concorsuali in corso. E ad adottare iniziative normative che, al fine di limitare le responsabilità degli amministratori locali, separino nettamente le responsabilità politiche da quelle amministrative. In Aula abbiamo nuovamente evidenziato che sul tema della giustizia penale maggioranza e governo sono divisi, spaccati.  Noi pensiamo che non servano approcci muscolari e divisivi ma occorra lavorare per dare piena attuazione alle riforme Cartabia, per una giustizia veloce e nell’interesse dei cittadini.

 

AGEVOLAZIONI FISCALI PER IL SETTORE EDILIZIO E PER L'EFFICIENZA ENERGETICA

Superbonus e cessione del credito non hanno creato nessun buco, governo mente.

L'Istat ha chiarito definitivamente che Superbonus e cessione del credito non hanno creato un buco aggiuntivo nei conti pubblici. L'Istituto di statistica ha infatti certificato quello che dicevamo da tempo. Se gli italiani non potranno beneficiare di incentivi per avere case sicure, antisismiche ed efficienti dal punto di vista energetico sarà a causa di precise scelte politiche del governo. La destra si prenda, almeno una volta, le proprie responsabilità. Abbiamo presentato questa mozione, purtroppo bocciata dalla destra, per impegnare il governo: a risolvere il problema dei cosiddetti crediti «incagliati», ossia quelli comunicati all'Agenzia delle entrate e non ancora utilizzati; a riaprire almeno selettivamente l'opzione dello sconto in fattura e della cessione del credito; a procedere al riordino degli incentivi.

 

MARCHIATURA DI OGGETTI IN METALLI PREZIOSI

Approvata la Convenzione

In Aula abbiamo espresso il nostro voto favorevole alla ratifica della Convenzione sul controllo e la marchiatura di oggetti in metalli preziosi perché presenta evidenti ricadute positive sull'export di una filiera di assoluta eccellenza, quale quella orafa, e consentirà ai nostri produttori di far parte del sistema di libera circolazione dei prodotti in metalli preziosi istituito nell'ambito della stessa Convenzione.

 

IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Comunicazioni della Presidente del Consiglio
Mercoledì, a partire dalle ore 9.30, comunicazione della Presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo.

Persone anziane
Da martedì, esame e votazioni sul disegno di legge riguardante politiche in favore delle persone anziane.

Diritto d'autore
Da martedì, esame e votazioni sulla proposta di legge in materia di diritto d'autore.

Commissioni d'inchiesta
All'esame dell'Aula le proposte di istituzione di commissioni d'inchiesta: una sulla morte di David Rossi; una sulla scomparsa di  Emanuela Orlandi una sul tema delle periferie.

Mozione
L'Aula procederà inoltre all'esame delle mozioni concernenti il cosiddetto  "Qatargate" .

 

Vai al Calendario