n. 24 - 5 maggio 2023

DECRETO CUTRO: RISPOSTA DISUMANA A QUESTIONE EPOCALE

Il governo pianta l’ennesima bandierina senza affrontare il fenomeno immigrazione

 

Il 26 febbraio del 2023 un'imbarcazione partita dalla Turchia, con a bordo 200 persone, si è spezzata in due, a pochi metri dalla riva del litorale di Steccato di Cutro, in provincia di Crotone. In quel terribile naufragio morirono quasi cento persone (94 le vittime accertate), un terzo delle quali erano bambini. Una tragedia che ha colpito e commosso l’Italia.

In questo provvedimento, ribattezzato dalla maggioranza decreto Cutro con una dose impressionante di cinismo, non ci sono norme per migliorare e potenziare i salvataggi in mare, non interviene per creare nuovi canali legali, regolari flussi (la programmazione triennale, spacciata per novità, c’era anche prima), non ci sono norme che incidono sul contesto che ha portato al naufragio. Niente di tutto ciò. 

Questo decreto contiene, invece, l’ennesimo approccio emergenziale per un problema che non è emergenziale ma strutturale; dispone l'abrogazione di molte norme relative ai permessi di soggiorno per protezione speciale, che spingerà nella irregolarità persone che si stanno integrando nel nostro Paese, col rischio di cadere preda del caporalato e della criminalità; stabilisce l’impossibilità per i richiedenti asilo di essere inseriti nei circuiti della Rete SAI (il sistema di accoglienza e integrazione costituito da piccoli centri che favoriscono l'integrazione); prevede per i richiedenti asilo la possibilità di essere trattenuti negli hotspot e addirittura nei CPR, che sono luoghi di reclusione.

Un provvedimento che ha il chiaro disegno di indicare nel migrante l’ennesimo capro espiatorio, che serve a sventolare l’ennesima bandierina, una prova di forza contro i più fragili, che genererà solo più insicurezza, aumentando il numero di irregolari e clandestini.

 

 

TEMI DELLA SETTIMANA

RATIFICA DI ACCORDI INTERNAZIONALI CON LA SVIZZERA
Evitare doppie imposizioni per i lavoratori frontalieri

Abbiamo votato a favore della ratifica degli accordi riguardanti le imposizioni fiscali dei lavoratori frontalieri, delle norme per evitare le doppie imposizioni e per regolare il tema delle imposte sul reddito e sul patrimonio.
La ratifica riguarda una platea di 100.000 persone, delle quali circa 80.000 in Ticino e la restante parte suddivisa tra Grigioni e Vallese. A questi, però, vanno aggiunti coloro, donne e uomini, che negli ultimi anni si recano al confine con la Confederazione per lavorare in special modo a Basilea o a Ginevra e che nelle statistiche risultano tedeschi o francesi di provenienza.

 

 

QUESTION TIME

SU CRISI JSW GOVERNO IN STATO CONFUSIONALE
Sulla vertenza delle acciaierie Jsw di Piombino il ministro Urso non solo non ha spiegato come mai il governo Meloni abbia concesso 1,4 miliardi di euro di commesse pubbliche alla proprietà senza alcuna rassicurazione sui livelli occupazionali e sul rilancio dello stabilimento, ma ha addirittura addossato la colpa della situazione ad altri accusando però direttamente esponenti di primo piano dell'attuale maggioranza. Urso non sapeva infatti che era stato l'allora viceministro della Lega allo Sviluppo Economico, Dario Galli, nel 2018 a firmare proprio a Piombino gli accordi con azienda ed enti locali oggi disattesi e che l'ex Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti nel 2022 (oggi titolare del Mef) aveva promesso in Parlamento che non sarebbero state affidate ordinativi pubblici senza il rispetto degli accordi assunti. Questo governo rinnega se stesso ed è incapace di qualsiasi politica economica ed industriale.

 

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Criptovalute
Da Lunedì, a partire dalle ore 10, esame e votazioni sul provvedimento riguardante le emissioni e la circolazione di determinati strumenti finanziari in forma digitale e di semplificazione della sperimentazione FinTech.

Ponte sullo stretto
Da Martedì, a partire dalle ore 15, esame sul provvedimento riguardante disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria.

Mozioni
Da Lunedì, in Aula anche l'esame delle seguenti mozioni: materia energetica; Piano Repower EU; Opzione Donna.

 

 

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