INFRASTRUTTURE BLOCCATE LEGALITÀ SOTTO ATTACCO
Lo chiamano SbloccaCantieri ma questo decreto non farà ripartire nessuna delle infrastrutture bloccate da divisioni e incapacità del governo. Centinaia di cantieri fermi: la Tav è l’emblema. È in realtà solo un attacco a legalità, trasparenza, lotta alle mafie e corruzione e ai diritti dei lavoratori. Se c’è un problema di accelerare e semplificare la realizzazione dei lavori pubblici, questo decreto non contiene nessuna norma utile ad “aprire” i cantieri. Lega e 5 Stelle stravolgono le regole vigenti sugli appalti ma poi approvano una norma che prevede di nominare Commissari straordinari per le opere prioritarie (che non si sa quali siano!) e questi Commissari agiranno in deroga a tutte le norme sugli appalti che loro stessi hanno scritto!
Ci riportano alla regola del massimo ribasso, al subappalto senza controllo anche nei settori a maggiore infiltrazione criminalità organizzata: il criterio del minor prezzo farà ricadere sulla tutela dei lavoratori e sulla qualità dei materiali la ricerca del massimo risparmio per accaparrarsi lavori. Indeboliscono e svuotano di ruolo dell’Anac che ha rappresentato un presidio nella tutela della legalità e della lotta alla corruzione. Non è possibile avallare l'idea che l’unico modo per fare le opere pubbliche in questo Paese sia quello di non rispettare le regole. In tutto ciò, il ministro Toninelli non pervenuto nella discussione di questo decreto, commissariato di fatto da Salvini.
Queste norme riportano l’Italia indietro di 20 anni: ai tempi delle grandi opere senza controllo del ministro Lunardi. Riguardo al terremoto, i sindaci venuti in audizioni hanno detto parole durissime perché il governo e il Commissario non stanno dando nessuna risposta alle promesse fatte sulla ricostruzione.
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