Siccità: Pd, in Sicilia intervenga la Protezione civile nazionale
“Ministro lei l’ha chiamata emergenza, calamità.
“Ministro lei l’ha chiamata emergenza, calamità.
Autonomia differenziata aumenterà differenza
“Dei quattro impegni proposti dal Pd sulla continuità territoriale di Sicilia e Sardegna e più in generale tutto il tema dell’insularità il governo ne riformula uno e ne boccia tre; siamo molto delusi. il governo non stanzia un euro per l’insularità e restano i nodi che hanno determinato questa grande condizione di svantaggio del sud ed in particolar modo di Sicilia e Sardegna, la mancanza di risorse, la mancanza di progetti esecutivi, la mancanza di concretezza sia sui temi delle rotte da finanziare con fondi pubblici e sia sul tema del costo dei biglietti aerei.
"Chiediamo al ministro Musumeci una informativa urgente sulla grave emergenza in Sicilia non solo relativa ai rifiuti e alla siccità, ma ora anche legata alle eruzioni in contemporanea dell'Etna e dello Stromboli. Le misure messe in campo dal governo regionale e dalla protezione civile regionale sono assolutamente insufficienti e inadeguate. Le eruzioni vulcaniche stanno creando danni gravi in molti comuni dove l'aria è diventata irrespirabile a causa della cenere. Gli esperti dicono che il fenomeno non è cessato e rischia di ripetersi nei prossimi giorni.
“Per il governo siccità e approvvigionamento dell’acqua non sono un problema. A Salvini, Lollobrigida e Fitto interessa nulla se, quale conseguenza di questa grave situazione, in Puglia e in Sicilia sono ormai dimezzate le produzioni di olive e di grano, se i contadini della Basilicata nemmeno provano a trebbiare per non sostenere inutili costi aggiuntivi, se in Abruzzo non ci sarà il necessario raccolto di mais per l’alimentazione degli animali.
"Vista la drammatica e urgente problematica di carenza idrica di Pergusa mi sarei aspettata che il Sindaco del Capoluogo, si fosse attivato con tutti i canali istituzionali dal commissario libero consorzio, ass. Regionale Territorio e Ambiente, Protezione Civile, Presidente delle Regione Siciliana e Presidente del Consiglio dei Ministri e quant’altro per affrontare la questione con urgenza.
“La provincia di Caltanissetta e tutta la Sicilia sta vivendo uno stato di siccità estrema. Verrà il momento in cui affronteremo le gravi responsabilità del governo Regionale e tutta l’inadeguatezza del governo nazionale, che a maggio ha deciso di stanziare appena 20 milioni di euro. Ora, però, dobbiamo agire con urgenza e chiediamo al governo fondi straordinari per mitigare gli effetti di questa crisi sui cittadini e sulle imprese”.
“Alle prime ore di questa mattina, con l’approvazione dell’autonomia differenziata, si è consumato l’ennesimo scempio nei confronti del Meridione, da parte di una destra che ci ha costretti ad una ‘seduta fiume’ infliggendo uno sfregio alla democrazia e alle opposizioni. Il concetto stesso di autonomia differenziata viola innumerevoli articoli della nostra Costituzione, oltre che gli irrinunciabili principi di sussidiarietà, perequazione, solidarietà tra regioni e unità nazionale.
Stanno per trascorrere quasi 3 anni dall’emissione del bando per il potenziamento del personale dei Centri dell’impiego della Sicilia. Smaltita la sbornia elettorale le promesse stanno a zero e vogliamo sapere dal Governo Meloni quali iniziative intende attuare, anche in collaborazione con la Regione Siciliana, per completare celermente lo scorrimento delle graduatorie, in modo da risolvere definitivamente la carenza di personale nei centri per l’impiego siciliani”.
“Il disastro della sanità in provincia di Catania è senza limiti. A dispetto di quanto proclamato da Giorgia Meloni per tagliare le liste d’attesa, in alcuni ospedali della provincia è stata disposta addirittura anche la sospensione di tutta l’attività chirurgica, tranne quella d’urgenza, fino al 30 giugno. Una sospensione che si aggiunge al congelamento, adottato nei giorni scorsi, di 'qualsiasi attività ordinaria e di recupero delle liste d'attesa' motivata dall’assegnazione dei medici nei Pronto Soccorso sguarniti dalla mancata proroga del personale.