Autonomia: Pagano, centrodestra calabrese inizia a rinsavire
“Speriamo presa di coscienza sia contagiosa”
“Speriamo presa di coscienza sia contagiosa”
“Sull’autonomia FdI non ha proferito verbo nel corso del dibattito parlamentare, sono sotto schiaffo della Lega che pretende l’autonomia in cambio del premierato. Stanno mercanteggiando sulla pelle degli italiani e soprattutto delle regioni meridionali che avranno solo svantaggi dall’approvazione di questa scellerata riforma che è uno sfregio alle speranze di una Patria che viaggi alla stessa velocità.
Da Pagano fastidì surreali a modalità dibattito
“Abbiamo chiesto più tempo per poter esaminare questo disegno di legge che arriverà in Aula il 29 aprile, giusto in tempo per poter sventolare la bandierina della Lega durante la campagna elettorale per le europee. Questo testo, pericoloso, va contrastato in ogni modo, perché mina la stessa unità nazionale, creando, di fatto, venti staterelli in maniera irreversibile.
“L’art.116 della Costituzione parla di “forme e condizioni particolari di autonomia” in un quadro di unità del Paese, non di cessione integrale di materie”. Così Silvio Lai, deputato del PD nella discussione generale in commissione sulla autonomia differenziata. “Ciò che sarà l’effetto dell’autonomia differenziata lo si vede già oggi nella sanità, nel trasporto pubblico locale e nella formazione professionale. Tutte le Regioni hanno iniziato a esercitarle insieme ma con risultati molto differenti che rendono profonde le differenze dei diritti dei cittadini.
"Con l'autonomia differenziata, ministro Calderoli, lei vuole realizzare il sogno di una vita: spaccare l'Italia. Del resto, la Lega Nord nasce come un progetto secessionista che non ha mai rinnegato le sue origini, nonostante gli opportunismi politici, ed ha sempre considerato il meridione come una zavorra di cui parlare con espressioni razziste e violente.
“L’autonomia differenziata che il governo vuole imporre al Paese, nonostante le diffuse contrarietà, a cominciare dai sindaci, non solo è sbagliata perché si determineranno evidenti disparità nei servizi, nelle opportunità e nei diritti dei cittadini italiani, ma sull’ambiente rischia di produrre una vera e propria catastrofe che pagheremo in termini di salute e di benessere”.
Una lettera per chiedere di ridefinire i tempi di esame del ddl sull’autonomia differenziata, firmata da tutti i gruppi di opposizione, è stata inviata al Presidente Fontana. Nella lettera si esprime preoccupazione per la decisione del presidente della I Commissione di comprimere drasticamente i tempi di discussione e di presentazione degli emendamenti su temi delicati e decisivi per i diritti di cittadinanza, per approdare in Aula entro la fine di aprile. Si rammenta inoltre che il provvedimento non è sorretto da alcuna ragione di necessità o di urgenza.
“Il cronoprogramma serrato dei lavori in commissione Affari Costituzionali sull’autonomia differenziata è una grave forzatura e un profondo strappo della dialettica democratica.
Anche oggi nel corso delle audizioni stanno emergendo tutte le criticità relative al ddl Calderoli sulla autonomia differenziata. La Svimez ancora una volta in maniera analitica e con argomentazioni supportate da elementi di fatto ha smontato pezzo per pezzo l'impianto di una riforma che pregiudicherebbe l'unità sostanziale del Paese partendo dai diritti che la Costituzione garantisce. Vanno garantite le risorse per il Lep su sanità, istruzione e trasporto pubblico. Se così non fosse ci troveremmo in un Paese in cui i diritti dipendono dal luogo di nascita ed è inaccettabile.