GIGAFACTORY: Pd, per Mirafiori tutto il nostro sostegno
Dichiarazione dei parlamentari piemontesi del Pd
Dichiarazione dei parlamentari piemontesi del Pd
“Facciamo fronte comune per modificare il testo del decreto Sostegni al Senato. Al Piemonte, secondo i parametri con cui verrebbero assegnate le risorse, legate non al calo di fatturato degli impianti ma alla presenza di strutture turistico-alberghiere, andrebbero appena 35 milioni di euro, poco meno addirittura della Valle d’Aosta. La nostra Regione merita di più». A lanciare l’appello sono i deputati piemontesi del Pd Francesca Bonomo ed Enrico Borghi.
"La scelta della regione Piemonte di privilegiare le associazioni pro-vita nell'accesso ai consultori è gravissima e viola i diritti delle donne alla propria autodeterminazione. Di fronte a una scelta difficile come quella dell'aborto le donne hanno bisogno di un sostegno imparziale: mettere i pro vita nei consultori è come privilegiare le assunzioni dei medici obiettori di coscienza”.
“Velocizzare la realizzazione del tratto ferroviario Biella – Novara, come da progetto già presentato dalla Regione Piemonte; completare le tre stazioni del servizio ferroviario metropolitano di Torino: Dora, Zappata e San Paolo; e finanziare e progettare in tempi brevi il collegamento di Alta Velocità in Val Susa, tra la Città di Torino e il tunnel di base”: queste le priorità per il Piemonte che il capogruppo Pd in Commissione Trasporti della Camera, Davide Gariglio, ha sottoposto a Vera Fiorani, amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, nel corso dell’audizione che si è tenut
“La decisione di riprendere il percorso per collocare il deposito nazionale delle scorie nucleari è importante soprattutto in Piemonte, dove oggi sono conservate temporaneamente scorie nucleari pericolose in modo non totalmente sicuro. La ricerca dei potenziali siti, peraltro, non potrà prendere in considerazione territori che per varie ragioni, ad esempio vocazioni agricole riconosciute, tutela di ambienti di pregio, danni ambientali già subiti, appaiono fin da subito, con assoluta evidenza, non adatti”.
“Nonostante la zona arancione, per la seconda e la terza media in Piemonte su decisione della Regione si continua con la Dad. Possiamo dirlo che c’è qualcosa che non va se si ritiene che la priorità siano le sciate piuttosto che la scuola, o qualcuno a Torino si offende?”. Lo scrive su Twitter il deputato dem Enrico Borghi, della presidenza Pd a Montecitorio.
“Ringrazio il Prefetto di Torino Claudio Palomba per aver chiarito, in merito agli spostamenti all’interno delle zone rosse, che i clienti di saloni di barbieri e parrucchieri di esercizi situati fuori dal Comune di residenza, sono legittimati a recarvisi nei casi in cui non sia disponibile nel Comune di residenza un servizio analogo o nell’ipotesi in cui nei Comuni vicini vi sia una maggiore offerta, anche in termini di migliore convenienza economica, al fine di assicurare pari opportunità e motivati margini di scelta dei consumatori, ovviamente con il vincolo della ragionevole congruità t
“Credo sia giusto dar seguito alla richiesta di Confartigianato Piemonte e di altre associazioni di categoria, affinché si arrivi ad un’interpretazione del Dpcm del 3 novembre, che, su base nazionale, permetta agli abitanti dei Comuni compresi nelle zone rosse, di avvalersi di servizi alla persona e attività artigianali (parrucchiere, lavanderia, autofficina, carrozzeria, gommista) aperti ma ubicati al di fuori del Comune di residenza e/o domicilio”. Lo dice in una nota la deputata dem Francesca Bonomo.
“La Regione Piemonte chieda aiuto allo Stato per il Covid. Tutte le categorie dei medici e degli operatori sanitari, i sindacati, i media, le associazioni e i cittadini ci stanno dicendo che qui in Piemonte non ce la fanno più. Serve allora un veloce aiuto da parte dello Stato. Che siano l’esercito, la protezione civile, medici e infermieri da altre regioni o nazioni, o altro: vanno tutti bene. Però lo Stato interviene solo se le Regioni glielo chiedono. Ecco, questo è il tempo di mettere da parte l’orgoglio, i colori politici e di chiedere sostegno.
Mentre c’è chi si trastulla ancora con l’illusione dell’isola felice, lisciando il pelo alle categorie più colpite alla spasmodica ricerca di un quarto d’ora di notorietà e di un facile consenso, la realtà si sta imponendo con una rapidità e una pericolosità che solo gli stolti non possono cogliere.