Autonomia: Pd, dittatura maggioranza, votato solo 2% degli emendamenti presentati
Bonafè: Ma quale mandato al relatore, hanno mandato a quel paese l’unità d’Italia_*
Bonafè: Ma quale mandato al relatore, hanno mandato a quel paese l’unità d’Italia_*
“La maggioranza si fermi. Altrimenti opera uno strappo, una violazione gravissima delle regole di svolgimento democratico delle commissioni parlamentari. È stato un incidente politico, in cui la destra è stata battuta. Per questo abbiamo chiesto con forza che ci venga fornito il processo verbale della precedente seduta. È sconvolgente che ancora venga negato. La verità è che il Presidente avrebbe il dovere di prendere atto e riconoscere semplicemente il risultato del voto sull'emendamento 1.19, non di stravolgere la realtà per alterarne l'esito, solo perché sfavorevole alla maggioranza.
“Il cronoprogramma serrato dei lavori in commissione Affari Costituzionali sull’autonomia differenziata è una grave forzatura e un profondo strappo della dialettica democratica.
Dem votano ‘no’ a proposta maggioranza che silenzia opposizioni
“La maggioranza è salva per miracolo. Per un solo voto hanno ottenuto il numero legale” lo sottolinea il responsabile d’aula del Pd, Andrea Casu, che segnala quanto “la scelta delle opposizioni di ritirare la tessera, e quindi di non partecipare al voto, è stata una decisione per protestare contro i pareri del governo, tutti negativi, alle proposte di emendamento del primo articolo del nuovo codice della strada. Su 400 deputati la maggioranza – conclude - ha ottenuto solo 103 voti”.
Non lasciamo i comuni e i sindaci alle battaglie interne alla destra; a una maggioranza che in un solo anno di governo ha scaricato sui Comuni responsabilità e problemi senza riconoscere loro le risorse per affrontarli. Per questo mettiamo in campo una riflessione sul ruolo dei sindaci e dei comuni anche alla luce dei tentativi di stravolgere la Costituzione. Bene dunque la creazione del gruppo di lavoro sulla riforma complessiva degli Enti locali proposto oggi dalla Segretaria.
“Volano gli stracci nella maggioranza?” Se lo chiede in un tweet il capogruppo democratico nella commissione di vigilanza Rai, Stefano Graziano, dopo le indiscrezioni emerse sulla volontà dei gruppi parlamentari di maggioranza di chiedere conto alla Rai di quanto andato in onda nella seconda serata del Festival di Sanremo. “Forse non si sono accorti – prosegue Graziano – che al governo del Paese e della Rai ci sono loro.
Passa emendamento che permette agli enti locali di sperimentare azionariato popolare, Governo era contro
Dichiarazione di Nicola Zingaretti, deputato Pd
Con il voto sul Mes, per rincorrere la Lega, Giorgia Meloni ha perso, se l'aveva , tutta la credibilità accumulata in questi mesi e portato l'Italia in un vicolo cieco. Alla faccia della difesa della "patria" . Senza politica europea prendiamo atto che esiste una maggioranza parlamentare numerica ma non esiste più una maggioranza politica al governo. Questo e' un grave danno per l'Italia.
Nel passaggio alla Camera le opposizioni hanno ottenuto nella riunione dei capigruppo che non venga messa la fiducia sulla legge di Bilancio. Ora maggioranza e governo dovranno prendersi la responsabilità di votare in Aula i nostri emendamenti, di dire no all’aumento delle pensioni, no ai finanziamenti sulla sanità, alla proroga del superbonus, al fondo affitti. Non potranno nascondersi dietro un voto di fiducia, dovranno prendersi la responsabilità davanti al Paese.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.